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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Jimi Hendrix

MessaggioInviato: 8 ottobre 2009, 14:13
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49

3rd International Jimi Hendrix Festival Budapest






17 October 2009, 18.00
Fonó Music House, 3. Sztregova sreet, Budapest, Hungary.



Visto il gradimento avuto in passato dalla manifestazione, a Budapest, quest'anno si terrà la terza edizione del Festival Internazionale di Jimi Hendrix.
I due precedenti eventi sono stati un grande successo grazie anche alla elevata qualità musicale
ed intrattenimenti varii.

Già nelle edizioni passate è stato dimostrato che la musica di Jimi Hendrix può essere interpretata in vari modi e stili musicali, come ad esempio le versioni tradotte in ungherese o una gamma molto ampia di musica jazz.
Nelle precedenti edizioni, in aggiunta ai musicisti ungheresi locali, si sono esibite band e musicisti
provenienti da Italia, Olanda, Svezia, Turchia e Polonia

Quest'anno ci saranno due band provenienti dall'estero:
Dalla Slovacchia parteciperà la René Lacko Downtown Band.
Il nome di Lacko è molto conosciuto tra i fans rock blues ungheresi. Negli ultimi dieci anni è stato in tour in Ungheria molte volte. L'ultima volta ha suonato al Mediawave festival.
Nel corso di una manifestazione commemorativa patrocinata dalla Famiglia Hendrix, egli ha vinto il premio come migliore interprete europeo .



Ospite speciale del festival è la band svizzera Electric Jimiland.
La band insieme da quasi 10 anni, è considerata come una delle migliori hendrix/tribute band nel mondo.
La band interpreta molti brani tra i meno conosciuti del repertorio hendrixiano e li suona con grande sensibilità e sentimento autentico.

Tra le band locali, parteciperanno Egon Poka e la sua band, Egon è un musicista di spicco della musica rock ungherese da oltre 30 anni.
Parteciperà anche Jack Cannon Blues Band, un talentuoso trio acustico che suonerà anche come ospite della Jimi Hendrix Memorial Band..

L'ospite esclusiva della manifestazione è la pianista ungherese Szilvia Karaszy,artista di fama mondiale
ed inventrice della campana tubulare ungherese
(Szabados bell).


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2009, 12:15
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Live 1967/ 68 Paris / Ottawa Fan Pack



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Jimi Hendrix

Formato: CD / LP

84.50 €



CD / LP / Maglietta XL o L. Tre concerti molto rari editi dalla famiglia Hendrix, in qualità audio eccellente.(Parigi ed Ottawa 68). Il box contiene anche la versione in LP Picture di un altro concerto di Parigi ( 1967), maglietta XL o L Hendrix- Woodstock, spille, cartoline, Pass all access ed altre leccornie. Un collector's item unico, packaging superbo. Ezione limitata.


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MessaggioInviato: 20 ottobre 2009, 14:03
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=v7yPRYL_Oq0&feature=player_embedded[/youtube]


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MessaggioInviato: 24 ottobre 2009, 17:18
Messaggi: 2142Località: trevisoIscritto il: 24 febbraio 2006, 0:28
great <sg


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MessaggioInviato: 26 ottobre 2009, 20:41
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
John McDermott che lavora per la Experience Hendrix ha annunciato di aver trovato la registrazione di alcuni dei concerti romani.

La Jimi Hendrix Experience suonò quattro concerti al Teatro Brancaccio (due il 24 maggio e gli altri il giorno successivo)

John dice che la qualità della registrazione è discreta e la voce di Jimi è ben distinguibile.
Il nastro è della durata di circa 50 minuti e comprende la quasi totalità del primo show e parte del secondo... la data dovrebbe essere il 24 maggio 1968.

Questa la track listing:

PRIMO SPETTACOLO
Intro;
I Don't Live Today;
Hey Joe;
Stone Free;
Manic Depression;
Foxy Lady;
Red House;
Wild Thing

SECONDO SPETTACOLO
Intro;
Fire;
Stone Free;
Red House [incompleta finisce quasi subito dopo l'inizio del brano].

Grazie a Roberto Crema.


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MessaggioInviato: 26 ottobre 2009, 21:03
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Grande Olia, magnifico!!!!!!!!!! Hendrix devastante!!!!!!!!!

ROSSO57


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MessaggioInviato: 26 ottobre 2009, 23:09
Avatar utenteMessaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40
Grazie Olia delle informazioni su Hendrix, ma la registrazione del concerto Romano dove si può ascoltare?


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MessaggioInviato: 28 ottobre 2009, 17:18
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Billy Gibbons degli ZZ Top racconta di Hendrix


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Con i Moving Sidewalks hai fatto un album e diversi singoli, guadagnandoti lo status di eroe nel Texas.
Con loro hai fatto da spalla ai Doors e anche a Jimi Hendrix durante il suo primo tour americano.
Si dice inoltre che in quell'occasione Jimi ti regalò la sua Stratocaster rosa perchè secondo lui suonava troppo bene per essere bruciata.
Dopo quella tournè, Jimi in un'intervista televisiva dichiarò anche che eri il miglior chitarrista in America.

Ci puoi allora raccontare qualcosa della tua esperienza con Jimi?

Una sera, quando stavamo facendo da spalla a Jimi, ero nella mia stanza d'hotel e stavo strimpellando la chitarra, così, per esercitarmi un po', quando un tizio mise la testa dentro — era Jimi Hendrix! Mi sentii paralizzato e senza parole.
Lui entrò, prese una chitarra che era in terra e mi chiese se anch'io sapessi fare cose simili e con noncuranza si mise a suonare alcuni incredibili licks.
In seguito mi mostrò numerosi trucchi con la chitarra, imparai molto da lui quella sera.


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Durante quel tour ci fu un'altra serata che non dimenticherò mai.

Dopo un concerto, non ricordo dove, eravamo così carichi e ancora pieni di adrenalina che nessuno di noi poteva dormire.
A quei tempi non era come oggi che ad un certo punto c'è il "coprifuoco", finito un concerto potevi restare quanto volevi, nessuno ti mandava via.
Dovevano essere già le tre di mattina, i Marshall stacks di Jimi erano ancora sul palco, quando uno dei roadies portò dei grandi fogli di carta, dei barattoli di vernice fluorescente e due spugnette. I fogli di carta furono appesi sullo sfondo e attaccammo le spugnette in cima alla paletta di due chitarre.
Jimi accese gli amplificatori, collegò la chitarra e iniziò con un furioso assalto di suoni e feedback. Egli intinse la sua chitarra più volte nella vernice e in maniera estatica, mentre suonava, spandeva il colore fluorescente sulla carta.
Mi disse che era uno sballo, di provare anch'io e non me lo feci ripetere due volte.
Suonammo finò a che non fummo esausti e ci girava la testa.
Era tutto così bizzarro e stravagante, potevi sentire fluire l'energia...
Inutile dire che alla fine quella notte non andammo a dormire.

.. E fu probabilmente quella notte che Jimi regalò a Billy Gibbons la Stratocaster rosa.

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Grazie a R. Crema

PS Jim ancora sono in fase di montaggio.


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MessaggioInviato: 8 novembre 2009, 10:30
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=c1YOvOQF34A&feature=player_embedded[/youtube]


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MessaggioInviato: 8 novembre 2009, 17:50
Avatar utenteMessaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40
grazie per il video , aspetto che finisci il montaggio del concerto di roma ;)


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MessaggioInviato: 13 novembre 2009, 11:47
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
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La sesta edizione del Jimi Hendrix Birthday si presenta più ricca che mai!
40 anni fa a Bethel, una piccola comunità a nord dello stato di New York, si tenne un festival destinato a diventare leggenda.
Furono invitati tutti i migliori artisti dell’epoca tra cui ovviamente lo stesso Hendrix che si presentò con una nuova e affollata formazione chiamata Gypsy Sons and Rainbows.
Con questi zingari della musica, nella pallida alba di un lunedì mattina Jimi presenta al pubblico superstite quello che sembra a tutti un nuovo viaggio artistico, una nuova direzione di fare musica e di esprimersi con la chitarra elettrica. Il suo suono è più impregnato di funky e blues che mai. Durante questo concerto Jimi.fa anche riferimento alle vicende dell'epoca con l'esecuzione di Star Spangled Banner con la quale Hendrix ricorda a tutti, nonostante i tre giorni di pace e amore, che c’è sempre una guerra in corso. La sua versione lacerata e sofferta dell’inno nazionale americano resterà per sempre impressa nella memoria collettiva.

E’ questa l'atmosfera che si vuole ricordare con il 6th Jimi Hendrix Birthday, in programma per venerdì 27 novembre 2009 (esattamente nel 67° anniversario della nascita dell'eroe mancino della sei corde) presso il Jameika Happy Pub di Verona.

In apertura il chitarrista ed esperto musicista Adalberto Zappalà.
Adalberto è un hendrixiano della prima ora e un musicista eclettico che vanta numerose esperienze artistiche significative e in questa serata renderà omaggio a Jimi con le sue raffinate interpretazioni acustiche di alcune delle più belle pagine della musica hendrixiana.

Saliranno poi sul palco i Voodoo Groove – Italian Jimi Hendrix Tribute band (Silvio Grando, Nicola Rigetti e Francesco Salandin). La ormai nota band di origine veronese ha nell’ultimo periodo conquistato i palchi di alcuni dei più importanti locali live del nord Italia dove sempre più è ormai apprezzato lo stile interpretativo ispirato principalmente all’ultimo periodo della produzione del rivoluzionario chitarrista afroamericano.
Per la serata eseguiranno in particolar modo alcuni brani estratti dalla set list che fu presentata proprio al glorioso festival del 1969.

Da Firenze invece arriveranno i Roselyn Club e il loro tributo agli eroi di Woodstock.
La formazione, capitanata dalla bellissima e bravissima cantante Tara Degl’Innocenti, è ormai riconosciuta in tutta Italia nel reinterpretare con fedeltà e grande passione i brani più coinvolgenti tra quelli proposti da tutti i musicisti intervenuti al mitico festival con un particolare occhio di riguardo per l’indimenticabile Janis Joplin.


A completare la serata una mostra fotografica su Jimi Hendrix a Milano e la proiezione di alcuni rari filmati a cura di Roberto Crema ideatore e autore di “jimihendrixitalia.blogspot.com” seguitissimo e aggiornato punto di riferimento on line per tutti gli appassionati hendrixiani d’Italia e non.

Immancabile la presenza del grande artista e amico Franco Ori e delle sue opere dedicate ad Hendrix e agli altri grandi musicisti e cantanti di quell’epoca. In particolare sua è la bellissima locandina dell’attuale edizione e sua è l’immagine che verrà stampata sulla maglietta celebrativa, realizzata per l’occasione.

Il Jameika Happy Pub si trova in Via Ciro Ferrari, 11 a 5 minuti dal casello autostradale di Verona SUD.
Ingresso gratuito. Si inizia per le 22.


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MessaggioInviato: 27 novembre 2009, 1:54
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In casi di totale emozione o dolore come questo.... si fa fatica a radunare il vortice di pensieri che esplodono nella mente e riportarli scrivendo.
In un momento di pausa chiudendo gli occhi provo a osservare quel che il mio cuore suggerisce alle mie dita.
Oggi è uno di quei giorni speciali, quelle ricorrenze(poche) che amo rispettare nel corso della mia vita, oggi 67 anni fa nasceva l’uomo che con la sua musica mi è stato accanto costantemente nel bene e nel male, l’uomo che ha scritto poesie lasciandole libere nelle mie fantasie, l’uomo che meglio ha saputo tracciare un sentiero nella mia spiritualità.
Grazie Jimi

Olia


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Il 27 novembre 1942 nasce a Seattle Jimi Hendrix registrato all'anagrafe con il nome di Jimi Marshall Hendrix. La chitarra diventa la sua compagna di vita a undici anni quando, persa la madre, trova in quelle corde sottili uno sfogo per il dolore e la rabbia che sente dentro. La musica pian piano prende il posto degli affetti fino a divenire la sua unica ragione di vita tanto che decide di farne la sua sposa iniziando un vagabondaggio musicale al servizio di chiunque sia disponibile a pagarlo per suonare, anche soltanto per una sera. Ha sedici anni quando sceglie di non andare più a scuola e di iniziare a camminare sulle strade della vita. La rottura con l'ambiente scolastico non è indolore. La ferita della separazione traumatica, frutto della scelta radicale di un sedicenne, gli peserà dentro per tanto tempo, almeno fino a quando, il 12 febbraio 1968, torna da trionfatore nella sua città natale e si toglie lo sfizio di esibirsi in concerto proprio nei locali della Garfield High School, la scuola abbandonata. Niente nella sua vita è indolore, neppure il lungo periodo passato a prestare il suo genio ad altri per qualche dollaro e molte pacche sulle spalle. Probabilmente il suo talento sarebbe rimasto nascosto e inespresso negli Stati Uniti, se la sua strada non avesse incrociato un giorno quella dell'ex Animals Chas Chandler, un tipo rude dal grande fiuto, che lo convince a lasciare la sua terra per seguirlo nella lontana Gran Bretagna. Il resto è storia conosciuta, dai deliri del pubblico britannico all'apoteosi di Woodstock, alle incomprensioni, alla scoperta della politica, alla consapevolezza lucida di un destino che sta per concludersi. «È strano come la gente finisca per essere affascinata dai morti. Chissà, forse devi morire perché gli altri si convincano che valevi qualcosa…». Oggi c'è chi ne esalta l'intuito e l'istintività, più che la tecnica, quasi per ridimensionarne la figura e la portata. È un'operazione che comincia quando ancora è in vita, per depotenziarne la carica eversiva. Si badi bene, non è la sua carica sensuale il pericolo («tenete a casa le vostre sorelline»), ma il suo essere un nero di successo, con saldissime radici nella musica nera, in uno showbusinnes dominato da bianchi. È la sua simpatia per il Black Panthers Party, unita alla decisione di formare il primo complesso rock di soli neri, la Band Of Gypsys, con Buddy Miles alla batteria e Billy Cox al basso a creare "disordine" in un ambiente in cui si incoraggia il ribellismo, ma la presa di coscienza fa paura. Non è un segreto che, a partire dal 1969, il suo management dedica gli sforzi maggiori a smussare gli angoli più "neri" del personaggio, piuttosto che a valorizzarne l'estro creativo e le potenzialità. Un episodio su tutti è quello di Mark Jeffrey che "consiglia" i percussionisti di colore ingaggiati per l'esibizione a Woodstock di rimanere sullo sfondo del palcoscenico per non caratterizzare in senso "razziale" l'esibizione. Il risultato è che, ancora oggi, le percussioni sono quasi inascoltabili nella registrazione dal vivo del concerto. Le sue simpatie per il Black Panthers vengono "censurate" fino a quando è possibile per non "alienargli la simpatia del pubblico bianco". Una tale compressione finisce per diventare insopportabile e tutti abbiamo ancora fisso in mente Jimi che, tre mesi prima di morire, abbandona il palco del festival dell'Isola di Wight stanco e deluso da un pubblico che vuole da lui solo la ripetizione dei vecchi successi. Hendrix è stato un genio d'oro zecchino capace di aprire nuovi orizzonti alla chitarra elettrica nel rock proprio partendo dalle radici nere di questa musica. La sua vena creativa sperimenta oltre i limiti conosciuti fino a quel momento le possibilità dell'elettrificazione e dell'amplificazione, rimescolando blues, jazz e rock. La sua tecnica sfrutta tutti gli effetti sonori possibili portando il suono a percorrere strade inesplorate e suggestive, mentre anche il corpo si mette al servizio della chitarra nella ricerca di nuove sonorità (suona con il palmo della mano, con il gomito e con i denti). La critica dell'epoca (con qualche eccezione) prende una cantonata storica quando snobba e definisce "eccessi da gigione" quella che è l'essenza stessa delle sue innovazioni: l'eccesso come arte o l'arte dell'eccesso come dir si voglia. In questo senso si può dire che Jimi Hendrix regala una nuova dimensione alla chitarra elettrica che, con lui, cessa di essere un semplice strumento per diventare una macchina da suoni, simbolo di una generazione.

Luca




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La sera del 26 novembre 1942, Lucille Jeter accompagnata dall'amica Dorothy Harding si recò al King County Hospital di Seattle in preda alle doglie.
Il giorno seguente (27 novembre) alle dieci e un quarto della mattina, dopo un lungo e difficile travaglio,la diciasettenne Lucille diede alla luce un bambino del peso di tre chili e sei etti circa.
Il piccolo aveva moltissimi capelli, occhi grandi, un colorito pallido come la madre e un sedicesimo di sangue Cherokee scorreva nelle sue vene.
Lucille lo chiamò Johnny Allen Hendrix, nome che poi sarebbe mutato in James Marshall Hendrix e in seguito, conosciuto da tutti come JIMI HENDRIX.

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Quando il piccolo Jimi nacque, il padre, Al Hendrix, si trovava sotto le armi.
Era di stanza in Alabama in un campo di addestramento reclute, pronto per essere spedito a combattere nel Pacifico.
Alla nascita del figlio gli fu negata la licenza per paura che disertasse e riuscirà a vederlo per la prima volta solo a guerra finita, nel gennaio 1946 quando Jimi avrà già più di tre anni.

Lucille era troppo giovane per la responsabilità di moglie e di madre e un intoppo nella burocrazia militare impedì per più di un anno di ricevere i soldi da Al.
La ragazza si ritrovò sommersa dai debiti e iniziò la sua peregrinazione attraverso le più squallide stanze in affitto e camere d'albergo della zona povera di Seattle.
Mentre Al Hendrix era impegnato nel servizio militare, Lucille Jeter, che era una ragazza fragile ed inesperta, presto si dimostrò incapace di badare al piccolo Jimi il quale veniva spesso lasciato alle cure dei vicini o dei parenti.

Ricorda Freddie Mae (amica di famiglia):
La signora Jeter, la madre di Lucille, veniva a fare le pulizie in casa nostra e ormai era quasi diventata un membro della famiglia.
Un giorno durante una nevicata, la signora Jeter arrivò da noi tenendo questo bambino tra le braccia, aveva le gambette nude e tutte blu per il gran freddo.
Il pannolino fradicio si era ghiacciato e l'urina gli aveva irritato la pelle. La signora Jeter non aveva pannolini di ricambio e neppure un biberon.
Mia madre preparò del latte e fece un bagno al bambino, io gli passai dell'olio di oliva su tutto il corpo, cullandolo per riscaldarlo.
Il piccolo piagnucolava ma neppure troppo.

Con il suo visino delicato e gli splendidi occhioni sempre spalancati, il piccolo Johnny Allen avrebbe fatto impazzire chiunque.
Se Lucille non voleva o non poteva aver cura di lui, non mancava mai chi fosse dispostissimo a farlo al posto suo.
Ma nonostante questo, la salute del piccolo Jimi fu seriamente minacciata dai continui spostamenti in alloggi sempre freddi e
umidi.

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Ricorderà Jimi in un'intervista a Meatball Fulton nel 1967:
Uno dei miei primissimi ricordi è che da bambino presi la polmonite o qualcosa di simile e urlavo e piangevo ogni volta che m'infilavano un'ago...
Riesco a ricordare quando l'infermiera mi metteva il pannolino e mi parlava, mi sollevò dal lettino e mi mise davanti alla finestra.
Eravamo a Seattle e lei mi stava mostrando qualcosa nel cielo, c'erano i fuochi d'artificio.
Credo fosse il 4 di luglio.
Mi ricordo di questo perchè mentre mi cambiava il pannolino quasi mi punse, sapete... non mi sentivo molto bene, avevo una flebo o cose del genere, poi lei mi sollevò fino alla finestra e mi indicava i fuochi d'artificio, io guardai fuori e il cielo era pieno di colori ed esplosioni ed era tutto whew-whew-whew....

Fu così che iniziò la vita di Johnny Allen Hendrix.



(R. Crema)

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“La stella più luminosa è quella che si spegne per prima.”

“Basta una serie di note. Il resto è improvvisazione.”



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Passatemi quella bottiglia
E io vi canterò una vera canzone.
Sì!
Lasciatemi accordare, ahem!

Bè, do un'occhiata per Harem
Il mio stomaco si lamenta solo un po'.
Una diligenza piena di piume e orme
Raggiunge la porta del mio palco di fortuna.
Ora, una donna con una sciarpa di perle fatta a mano,
Inchiodata al posto guida
Mi respira in faccia parole impregnate di bourbon e Coca;
Non ti ho già visto da qualche parte all'inferno,
o si è trattato soltanto di un caso?.
Tu sai come mi sono sentito, a parte tutto ciò.

E così prima che potessi chiedere, Quello era il lato est o ovest?.
I miei piedi gemevano dal dolore.
Le ruote di un carro da banda lasciano un segno profondo
Nella mia mente, ma non così profondo come la pioggia
E quando loro se ne sono andati sono riuscito a vedere le sue parole
Che barcollavano e cadevano sulla mia tenda di fango.
Bè, le ho raccolte,
E tu non ci crederesti.
Vieni nella mia stanza con il dente in mezzo,
E porta con te una bottiglia e un presidente.
E qualche volta non è così facile, baby
Specialmente quando il tuo unico amico
Parla, vede, guarda e sente come te
E tu fai esattamente come lui.
Ci si sente molto soli fuori di qua, baby.

Ho altro da dire

Bè, viaggio per L.A.,
Su una bicicletta costruita per i pazzi
E ho visto uno dei miei vecchi compari,
E mi dice: Non sembri quello di una volta.
Io dico: Bè, molte persone assomigliano a un salvadanaio.
Lui dice: Ci assomigliano, tu non hai un soldo da risparmiare.
Io aspetto, e dopo averci pensato,
Gli ho detto:
Ho raccolto il mio orgoglio proprio da sotto al telefono a gettoni,
E ho pettinato il suo respiro fuori dai miei capelli,
E a volte non è così semplice:
Specialmente quando il tuo unico amico
Parla, vede, guarda e sente come te,
E tu fai esattamente come lui.

Sono appena uscito da una prigione scandinava
E sto venendo dritto a casa da te.
Ma mi sento così stordito, mi do un'occhiata veloce allo specchio
Per essere sicuro che anche i miei amici siano qui con me.
E tu sai molto bene che non bevo caffè,
Così riempi fino all'orlo la mia tazza di sabbia,
Ma le foglie di tè ghiacciato sul fondo
Si mischiano al rossetto intorno al bordo rotto,
E la mia giacca su cui hai lasciato stendere il cane vicino al fuoco acceso,
E il tuo gatto mi aggredisce dalla sua cuccetta
Pensavo che tu fossi mio amico,
Ehi, la mia ombra viene fuori da me prima che da te.
Scopro che non è così semplice,
Specialmente quando il tuo unico amico
Parla, vede, guarda e sente come te,
E tu fai esattamente come lui.

Dio, lui è così solo.

Sì.
Passatemi quella bottiglia laggiù.

(My Friend)

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...ciao Jimi!!!!


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MessaggioInviato: 28 novembre 2009, 11:04
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49

Jimi Hendrix re dei riff alla chitarra elettrica
Con “Voodoo Child” batte tutti




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2009-11-27 - In un sondaggio svolto tra circa 5.000 utenti dal sito MusicRadar.com, il riff di chitarra di Jimi Hendrix in “Voodoo Child (Slight Return)” ha battuto tutti gli altri brani epici del rock, spingendo la secondo posto la canzone rivale più temibile, “Sweet Child O'Mine” dei Guns N Roses, che cinque anni fa aveva trionfato in un sondaggio simile condotto dalla rivista Total Guitar. La nuova classifica privilegia i classici: solo due brano dell’ultimo decennio sono presenti: “Plug In Baby” dei Muse e “Seven Nation Army” dei White Stripes.


Tornando a Hendrix, “Voodoo Child” era compresa nell’album “Electric Ladyland”, estratta da “Voodoo Chile” un lungo brano blues di 15 minuti.

Ecco la Top 10 dei migliori riff:
1. The Jimi Hendrix Experience - Voodoo Child (Slight Return)
2. Guns N' Roses - Sweet Child O' Mine
3. Led Zeppelin - Whole Lotta Love
4. Deep Purple - Smoke On The Water
5. Derek and the Dominos - Layla
6. AC/DC - Back In Black
7. Metallica - Enter Sandman
8. The Beatles - Day Tripper
9. Nirvana - Smells Like Teen Spirit
10. The Rolling Stones - (I Can't Get No) Satisfaction


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MessaggioInviato: 28 novembre 2009, 13:47
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Jimi ora sta sicuramente chiacchierando con il suo amico Brian. :cry:


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MessaggioInviato: 14 dicembre 2009, 21:21
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17

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