John Lennon
8 dicembre, come oggi, 28 anni fa accadeva … l’ assassinio di John Lennon.
Cosa spinse Mark Chapman ad uccidere il suo idolo, non si è ancora arrivati a una vera e propria soluzione, follia? Un delicato e inesplicabile piano come solo gli Americani sanno fare?? Forse la verità stagnerà per sempre nel cervello dell'omicida che attualmente sconta l'ergastolo per il suo crimine. Di John Lennon invece rimarrà senza fine la sua musica, come Beatles e come solista;
la sua canzone più famosa "Imagine" è stata votata come migliore canzone del millennio ed, ora,donata da Yoko Ono è la colonna sonora di Amnesty International.
Difficilmente un altro artista riuscirà ad eguagliare i successi che hanno segnato la sua breve vita!
Il padre naturale di John, un marinaio di nome Alfred “Freddie” Lennon, si era imbarcato alla sua nascita e in seguito raramente si fece vedere a casa.
John trascorse la sua prima infanzia con la madre Julia, vivendo nella casa del nonno materno; quando venne abbandonato anche da Julia, fu la zia Mimi ad accudirlo e a trasmettergli la passione musicale.
All’età di 18 anni, John perse la madre in seguito a un incidente stradale causato da un poliziotto che non venne mai condannato per il crimine commesso e, come disse in seguito, fu come perderla due volte.
Fu l’inizio di una lunga serie di persone care che John perderà.
Miope ed introverso di carattere, John riuscì ad emergere dai suoi dolori grazie alla sviscerata passione per il Rock”N”Roll.
Dal fortunato incontro con Paul McCartney nacque il primo nucleo dei futuri Beatles, “The Quarry Men”.
In seguito, anche con l’apporto di un giovanissimo George Harrison alla chitarra, di Pete Best alla batteria e del caro amico di John, poi tristemente deceduto, Stuart Sutcliffe al basso, dopo una gavetta in locali malfamati ed estenuanti tournée ad Amburgo, i musicisti “superstiti” – con ai tamburi Ringo Starr – si fecero notare da un produttore della Emi, Sir George Martin … ed il resto è storia.
Di John si è sempre parlato della sua intraprendenza e dei suoi atteggiamenti provocatori che lo facevano apparire alla stampa come il leader della band, in realtà, almeno nei primi anni di scalata al successo questo ruolo lo condivideva equamente con Paul McCartney, il quale essendo più riflessivo riusciva a compensare il carattere spigoloso di Lennon e la sua propensione nel fare affermazioni non troppo felici in pubblico. La più eclatante fu quando dichiarò che i Beatles erano più famosi di Gesù: nessuno riuscì a capire l'ironia della battuta ed interpretandola alla lettera negli States boicottarono i loro dischi bruciandoli nelle piazze.
Lo stile compositivo di John è sempre stato semplice e lineare, la sua voce secca e melodica e la sua inseparabile Rickembacker a tracolla segnarono i primi dischi del complesso britannico.
Da Rock”N”Roll dal ritmo serrato, Lennon compose delle splendide ballate, mentre il lato “dolce” del gruppo lo svolse Paul McCartney: sue le meravigliose "And I love her", "Yesterday" e "Michelle" solo per citare alcuni brani fra i più famosi. John interveniva spesso con alcune middle part ed, infatti, in "And I love her" la parte centrale è proprio sua. Un lavoro eseguito, quindi, a più mani, ed almeno fino al 1965 cioè all'album "Rubber Soul" le cose all'interno del gruppo funzionavano probabilmente con questa formula. Terminate le tournée mondiali ed esasperati dalla Beatlesmania i quattro si rinchiusero negli studi di registrazione nella speranza di potersi concentrare su ciò che consideravano veramente importante, ossia la Musica. I risultati furono verosimilmente influenzati – sia pure in parte – dall'uso di sostanze psicotrope ma è proprio in questo periodo che i Beatles composero i dischi che li resero il gruppo più famoso della storia della musica.
Un altro lutto sconvolse la vita di John: accadde durante una giornata spirituale a Bangor nel Galles del Nord con il Maharishi Maesh Yogi che i Beatles appresero della morte del loro storico manager Brian Epstein al quale John era particolarmente legato.
John viveva tutto questo come un gioco, forse un modo per scacciare i cattivi pensieri; egli era desideroso di sperimentare sempre nuove sonorità e nuove melodie, quelle melodie che comparivano spesso ed improvvisamente nei suoi sogni: "Tomorrow never knows", "I'm the walrus" e la storica "Strawberry fields forever" nacquero proprio per soddisfare siffatta esigenza d'espressione. Nastri che girano a rovescio, chitarre distorte fino all'inverosimile, cori ipnotici che ammaliano l'ascoltatore, di tale genere è il contributo predominante di Lennon in questa fase della storia dei Beatles. L'apice creativo lo raggiunse con il mitico Lp "Sgt Pepper" nel quale convergono tutte le forme psichedeliche possibili – "Lucy in the sky with diamonds", "Mr Kite", "Good morning good morning" sono tutte canzoni di John, ormai perso nel caleidoscopio dell'esperienza surreale dell'estate dei Figli dei fiori datata 1967 – che diedero vita ad un disco ancora oggi ineguagliato.
La parentesi indiana
e lo studio della meditazione trascendentale, tuttavia, non impedì che fra i quattro di Liverpool i rapporti iniziassero ad incrinarsi, tanto che il doppio album bianco vede, per la prima volta, i Beatles scrivere da soli le proprie canzoni sia pure con l’apporto di un turnista illustre come Eric Clapton. John si sentì finalmente libero dall'apporto melodico ed oppressivo di McCartney e proprio in quest'opera diede pieno sfogo alla sua creatività: "Dear Prudence", "Sexy Sadie" feroce invettiva contro il Guru indiano che li aveva illusi con false promesse di felicità, "Cry baby cry", "Happiness is a warm gun" sono canzoni in pieno stile Lennon. Fra la folla di ragazzine urlanti vi era una ragazza semplice della stessa classe sociale di John, Cinthya Powell, che divenne la moglie del chitarrista alla metà degli anni sessanta. Solitamente di lei non si parla molto in quanto preferì restare all'ombra del celebre marito, sempre sul punto di abbandonarlo o meglio d'abbandonare un tenore di vita così lontano dalle sue aspettative. Quando nel 1968 John incontrò casualmente Yoko Ono ad una mostra d'artisti d'avanguardia fra i due scoccò la scintilla, lei era di qualche anni più vecchia di lui e non sembrava per nulla intimidita dalla fama del Beatle.
Un'artista underground che fece facilmente colpo su Lennon, alla ricerca in quel periodo di nuovi orizzonti da esplorare. Il loro rapporto si consolidò di giorno in giorno, e come tutte le cose che viveva intensamente Lennon raggiunse e superò i limiti della normalità: i due si fecero fotografare completamente nudi sulla copertina del loro primo disco "Two virgins" composto in una notte nella loro camera da letto.
Se i rapporti fra i quattro Beatles erano già tesi, essi peggiorarono ulteriormente quando John pretese di portare Yoko in sala d'incisione. "Vogliamo stare insieme perché siamo innamorati" disse candidamente Lennon agli altri tre Beatles, e non volle sentire scuse altrimenti avrebbe boicottato le sessioni del quartetto. Se si osserva il filmato di "Let it be", ultima testimonianza cinematografica dei Beatles, la presenza di Yoko in effetti sembra frenare in qualche modo la spontaneità del complesso. E quando finalmente ottenne il divorzio da Cinthya, John non ebbe esitazione a sposare Yoko a Gibilterra. Ormai del tutto estraneo ai progetti dei Beatles, Lennon contribuì ad "Abbey Road", ultimo Lp, con scarsa convinzione e con i brani "Come together" e "I want you", quest’ultimo ovviamente dedicato a Yoko Ono, dichiarando che il lato sinfonico – composto prevalentemente da McCartney – era pura spazzatura. Nel 1970 gli avvocati e gli avvoltoi si occuparono di formalizzare la scissione definitiva dei Beatles, per John questa fu un'autentica liberazione e con Yoko diede inizio alla carriera solista e ad una nuova vita.
La pace universale era il sogno che maggiormente assillava Lennon verso la fine degli anni sessanta. Famosi i suoi bed-in per la pace insieme a Yoko, in pratica la coppia riceveva in pigiama i fotografi ed i giornalisti, girando per gli hotel più famosi del mondo, parlando di pace e di cosa fosse necessario fare per consolidarla in tutto il pianeta. Ancora una volta in pochi compresero le reali intenzioni di Lennon: "Volevamo fare pubblicità alla pace" dichiarò ai giornalisti che lo accusavano di facile protagonismo. Ben presto i giornali si scagliarono contro Yoko, indicandola come la causa predominante della scissione dei Beatles e dei comportamenti poco ortodossi del celebre marito.
I temi delle canzoni iniziano ad essere direttamente collegate al movimento pacifista, ed ovviamente "Give peace a chance" divenne l'inno dei giovani contestatori. Il primo lavoro solista di Lennon è del 1971 e porta il titolo di "John Lennon & Plastic Ono Band". Accolto favorevolmente dalla critica, vede l'artista spogliarsi dalla sua aurea dorata di ex Beatle; brani come " Working class hero", "Mother" e "God" indicarono senza mezzi termini che il sogno dei Beatles era, almeno per quanto riguardava John, tramontato per sempre. Il disco successivo, "Imagine", fu un successo smisurato, la canzone che dà il titolo all'Lp è un autentico capolavoro musicale sia per la linea melodica che per il testo, cantato con autentica convinzione. In altri brani, come"Gimme some truth", John si scaglia contro l'ipocrisia e la società, ed in altri ancora, vedi "How do you sleep" , prende di mira direttamente l'ex compagno Paul McCartney, le ballate sono in pieno stile Lennon, ed immancabili le dediche alla moglie Yoko Ono. La discografia di John continuerà fino al 1975, dischi discontinui nei quali però sono contenuti dei veri gioielli musicali: "Mind games", "Happy Xmas", ed una rivisitazione personale dei brani rock più famosi e cari al musicista, fra i quali spicca la versione di "Stand by me". Al termine del periodo, sopraffatto da crisi depressive e da un momentaneo allontanamento da Yoko,
Lennon decide di lasciare il mondo dello spettacolo per dedicarsi interamente alla sua famiglia: di lui si persero completamente le tracce fino al 1980, cinque anni durante i quali la chitarra rimase appesa al classico chiodo sulla parete. Quando venne data alla stampa la notizia che presto sarebbe uscito un nuovo disco, molti dubitarono che il cantante, ormai prossimo alla quarantina, volesse realmente rigettarsi nella mischia. Ancora una volta le canzoni parlarono per John, e "Double fantasy" conteneva degli ottimi brani, fra i migliori composti dall'ex Beatle: "Woman", "Starting over", "Beautiful boy", "Watching the wheels", fecero rimanere a bocca aperta la critica, sempre volutamente aspra nei confronti di questo straordinario artista.
In realtà John semplicemente sentiva la necessità di riallacciare i rapporti con il suo pubblico, una nuova energia sembra scorrere fra le note di questo disco, l'ottimismo e la voglia di ricominciare da zero. Purtroppo il gesto folle di Mark Chapman l'otto dicembre 1980 porrà fine al sogno, colpito a morte John Lennon spirerà in un ospedale di New York lasciando al mondo intero una testimonianza musicale dal valore inestimabile.
Il cuore si arresta brevemente quando uno muore,un rapido dolore quando ti arriva la notizia e qualcuno passa dalla tua vita esterna a quella interna.
Lentamente il cuore si adatta al suo nuovo peso e lentamente tutto continua, sanamente.
“There are places I'll remember
All my life though some have changed
Some forever not for better
Some have gone and some remain
All these places have their moments
With lovers and friends I still can recall
Some are dead and some are living
In my life I've loved them all”
Ciao John...................