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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Film su Demetrio Stratos

MessaggioInviato: 6 giugno 2009, 12:19
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
'La voce di Stratos', il film omaggio sul Demetrio Stratos


Al festival di Bellaria verrà trasmesso oggi in ateprima il film omaggio "La voce di Stratos", pellicola dedicata a Demetrio Stratos, storico cantante dei Ribelli e degli Area scomparso nel 1979. (Fonte: La Repubblica)
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MessaggioInviato: 6 giugno 2009, 12:25
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
ma dai!!! grande Demetrio Stratos....gli area sono stati un gruppo meraviglioso!


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MessaggioInviato: 6 giugno 2009, 15:16
Avatar utenteMessaggi: 4405Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
Rolling Stone di giugno riporta un'intervista a Demetrio Stratos del settembre 1978. Vi copio qui sotto alcuni passaggi estratti dall'articolo completo. Da leggere con molta attenzione, a distanza di 30 anni.

Ho tenuto concerti da solista in Francia, Germania, ad Amsterdam, in America. Lì c'è un tipo di pubblico, composto quasi sempre da musicisti che studiano al Conservatorio o da ricercatori universitari, che vuole ascoltare queste sperimentazioni. Tu fornisci il materiale di studio, offri loro la tecnica. Magari in questo momento il tuo lavoro non funziona, non arriva a tutti, però tra cinque o dieci anni si. Prepari il terreno. Ad esempio, i concerti per sola voce che faccio io, all'estero vengono pagati molto bene e hanno un pubblico consistente. Qui è impensabile proporli, per ora.

Da noi la sperimentazione musicale è molto più indietro. Tutto qui. Fuori dall'Italia ho la possibilità di lavorare con musicisti come Cage, Caghell, che collaborano con le università, hanno laboratori, sintetizzatori, realizzano ricerche. Insieme abbiamo ottenuto grandi risultati. Personalmente sono molto soddisfatto, anche perchè qui mi hanno sempre riso in faccia, nessuno credeva nel mio lavoro. Il fatto è che da noi, purtroppo, non esiste educazione musicale. La musica è considerata soltanto un divertimento, mentre altrove ha un'importanza ben diversa. Non a caso, in un Paese come l'Olanda, otto persone su dieci suonano uno strumento. Basta questo per comprendere la differenza. Solo da pochi anni i nostri giovani hanno iniziato ad interessarsi alla musica, ma manca una cultura di base. E non è certo un problema di assenza di tradizioni, anzi... Duecento anni fa eravamo più avanti di tutti, abbiamo fornito al mondo grossi nomi, grandi musicisti, e poi... zac!!! Il vuoto. Da cinquant'anni in qua ci siamo fermati. La musica non è stata più considerata cultura. Se vai a vedere quanto spende un italiano, all'anno, per la musica c'è da ridere! Assurdo. Ecco perchè vado all'estero a fare questo tipo di lavoro: perchè qui non interessa, non mi chiama nessuno!

Noi suoniamo da 15 anni e solo da poco abbiamo ottenuto qualche risultato. Questo per dirti che le difficoltà sono veramente tante. E, come ho già detto, è tutta colpa della mancanza di educazione musicale. Noi cerchiamo di educare, ma come fai se mancano le scuole, le strutture? Ed è così anche in altri campi artistici. Non è per mancanza di soldi, i soldi ci sono, ma vengono spesi male. Purtroppo siamo molto indietro. Per questo, dal momento che qui sono tutti sordi, molti musicisti come me vanno ad offrire il proprio lavoro all'estero. Dove la sperimentazione viene fatta addirittura a livello istituzionale e tu hai davvero la possibilità di progredire.

Vogliamo che ci sia libertà totale di espressione, non solo attraverso la parola, anche con il gesto, il teatro, la musica. Sono convinto che ogni politico dovrebbe prendere coscienza dell'importanza della musica. Perchè può far avvicinare popoli e culture diverse, riesce a far discutere. E' questa la cosa davvero importante.

Non è una questione di élite. Il problema è un altro: da una parte c'è l'egemonia della musica leggera, dall'altra quella della musica classica, con miliardi che girano... E nel mezzo, schiacciati, chi c'è? Noi, e gli altri gruppi che fanno sperimentazione. La nuova musica italiana deve lottare per farsi largo. Lo dico da anni. Non credo che chi viene ad ascoltarci sia un'élite, è semplicemente un pubblico che ha bisogno di proposte nuove, di stimoli. Specialmente i giovani. Sono una generazione critica, che non si accontenta. Quelli che hanno 16 anni oggi hanno bisogno di musica intesa come cultura. Quindi, invito i politici a capire e a farsi carico di questo problema.


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MessaggioInviato: 6 giugno 2009, 15:22
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
bel articolo....te credo che lo deridano qui nel nostro paese non capiscono un cazzo di musica!!! si perdono con vaschetto liga ecc convinti che questa sia cultura musicale ma andate......... :twisted:


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MessaggioInviato: 6 giugno 2009, 17:30
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Aveva ragione Stratos a dire che manca cultura musicale in questo paese....
Bisogna cominciare dalla scuola!
Alle elementari non esiste come materia, e le scuole medie ad indirizzo musicale sono frequentate da pochi ragazzini....alle superiori, niente.
SI può studiare privatamente, ma non tutti possono permettersi lezioni private...


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MessaggioInviato: 6 giugno 2009, 19:15
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17
carla ha scritto:
Aveva ragione Stratos a dire che manca cultura musicale in questo paese....
Bisogna cominciare dalla scuola!
Alle elementari non esiste come materia, e le scuole medie ad indirizzo musicale sono frequentate da pochi ragazzini....alle superiori, niente.
SI può studiare privatamente, ma non tutti possono permettersi lezioni private...

parole sante!


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MessaggioInviato: 29 giugno 2009, 20:11
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
Prendo spunto dal fatto che da questa settimana è in vendita nelle edicole , allegato ad un noto settimanale, il dvd del concerto all’Arena di Milano del ’79 , per scrivere qualcosa circa quel giorno milanese
che non potrò mai certo scordare:

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Demetrio Stratos (vero nome Demetrious Efstratios) è nato ad Alessandria d'Egitto nel 1945 da famiglia greca, arrivando in Italia nel 1962.

Muore al Memorial Hospital di New York all'età di 34 anni colpito da una gravissima forma di anemia aplastica il 13 giugno 1979, il giorno precedente al grande concerto all’Arena di Milano che era stato promosso per raccogliere fondi da utilizzare nella costosa degenza.

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14 giugno 1979 – Arena Civica di Milano

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Ricordo veramente una strana atmosfera quel giorno. L’Arena si era riempita in fretta e quando arrivai non c’era più un buco. Piano piano sono entrato nel prato e complice parecchia gente che mi conosceva , gruppetto dopo gruppetto , sono arrivato fin dietro al palco , dove le facce stravolte degli amici di Demetrio facevano ben capire lo stato d’animo.
Mi sistemai sotto il palco e ricordo che ero triste nonostante gli sforzi che , Guccini Branduardi Finardi e tutti gli altri , mettevano per accontentare il pubblico.
musicalmente parlando fu un bel concerto ; ma troppa tristezza in noi.

Gli Area bazzicavano Milano da tempo. Era facile beccarli due- tre volte alla settimana in un teatro, un’ università , un circolo.
Suonavano in un modo sublime e sperimentavano forme musicali molto d’avanguardia..
Erano , insieme a Finardi , la punta di diamante per questa città.
Il loro obbligato scioglimento fu uno shock per Milano. Non avremmo mai più rivisto e sentito in città una potenza del genere.


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MessaggioInviato: 30 giugno 2009, 13:41
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Demetrio Stratos, a 30 anni dalla morte nei negozi il concerto-tributo del '79



Come preannunciato (vedi News), la rinata Cramps Records celebra il trentennale della scomparsa di Demetrio Stratos con una serie di ristampe e di materiali inediti. Il pezzo forte del programma di emissioni è il cofanetto “1979-Il concerto”, documentazione su doppio cd e dvd del celeberrimo spettacolo commemorativo tenuto all’Arena Civica di Milano il 14 giugno 1979 (il giorno dopo la morte dell’artista) con la partecipazione di Francesco Guccini, Antonello Venditti, Eugenio Finardi, Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Skiantos, Kaos Rock e Area, il gruppo con cui Stratos ha scritto le pagine più importanti della sua carriera dopo il periodo beat con i Ribelli.
Realizzato in collaborazione con RaiTrade, il box contiene anche interviste con protagonisti dell’evento (tra cui Gianni Sassi, il mitico fondatore della Cramps), un libro fotografico di 40 pagine e riproduzioni di materiali d’epoca. Il programma di emissioni celebrative include anche un dvd +booklet fotografico dedicato alle performance e agli studi vocali di Stratos (“Suonare la voce”), la ristampa degli album solisti “Suonare la voce” e “Metrodora” e quelle dei dischi con gli Area, “Arbeit macht frei”, “Caution: Radiation Area”, “Crac!” e “Maledetti”, tutti in edizione paper sleeve riproducente le grafiche degli LP originali (buste e inserti compresi).
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MessaggioInviato: 7 ottobre 2009, 21:36
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Demetrio Stratos, leggendario cantante dei Ribelli e successivamente degli Area, è stato una delle voci più significative del panorama della musica contemporanea. Eclettico e trasversale, è riuscito a fondere modalità canore di tradizioni culturali differenti in unico strumento, la sua voce. Scomparso trent’anni fa, a soli trentaquattro anni per un’aplasia midollare, viene oggi ricordato in un documentario dal titolo “La voce Stratos”, realizzato da due registi indipendenti torinesi: Luciano D’Onofrio e Monica Affatato.
Il documentario, che unisce interviste, filmati d’archivio e registrazioni vocali inedite, indaga le sperimentazioni vocali di Stratos sia da un punto di vista artistico, attraverso le testimonianze dei colleghi, sia da un punto di vista scientifico, con la consulenza di foniatri e otorino-laringoiatri esperti di voce artistica. Stratos era in grado di emettere più suoni contemporaneamente districandosi fra diplofonie, triplofonie e quadriplofonie, fino a raggiungere il record imbattuto di una frequenza vocale di 7000 Hz, assolutamente oltre il limite delle capacità umane (considerando che un buon tenore raggiunge circa i 500 Hz). Il documentario è stato proiettato per la prima volta il 1° ottobre al cinema Fratelli Marx di Torino e a seguire sarà distribuito in altre città italiane, con l’obiettivo di valorizzare agli occhi di un pubblico più ampio la ricerca musicale e le qualità artistiche di un cantante unico nel suo genere, finora apprezzato per lo più da un pubblico di nicchia.


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