Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
assioni e scienza, un precedente anche per guccini
Un ragno chiamato Neil Young
Una nuova specie di aracnide battezzata con il nome del cantante canadese: il biologo è un suo fan
La musica e la biologia: apparentemente due materie che non hanno niente a che fare l'una con l'altra. Ma più spesso di quanto si possa pensare è capitato che un musicista abbia legato per sempre il suo nome a quello di una nuova specie o di una scoperta scientifica importante. Il cantautore canadese Neil Young, ad esempio, in questi giorni ha saputo di aver prestato il suo nome a una nuova specie di ragno: Myrmekiaphila neilyoungi.
IL CANTANTE E IL RAGNO - Il biologo Jason Bond, ricercatore della East Carolina University, nel 2007 ha trovato l'animale nella contea di Jefferson, in Alabama, e lo ha classificato secondo la tassonomia scientifica internazionale. Dopo aver constatato che si trattava di un nuovo aracnide del genere Myrmekiaphila, ha potuto assegnare alla nuova specie il nome specifico neilyoungi, in omaggio al musicista canadese (una carriera a partire dai Buffalo Springfield poi un sodalizio con Crosby, Stills e Nash e quindi come solista), contribuendo a perpetrarne la fama tra gli zoologi futuri. Le regole della nomenclatura binomiale sono precise, ferree e non convertibili, ma a chi sceglie il nome per la nuova specie è consentito trarre spunto dalle fonti più svariate: ci si può ispirare all'aspetto esteriore dell'animale oppure a qualcosa di più personale, in qualche modo collegato con la scoperta o con lo scopritore stesso. «I miei ossequi a Neil Young» dice Bond in una dichiarazione, «mi piace molto la sua musica e ho una grande stima nei suoi confronti in quanto pacifista e promotore di giustizia».
LA FARFALLA DI GUCCINI - Anche in Italia era capitata una cosa simile: all'inizio degli anni '90 la farfalla Parnassius mnemosyne guccinii fu scoperta e nominata da un entomologo con la passione per il cantautore modenese e qualche anno dopo Guccini si sdebitò intitolando un album al lepidottero. Chissà che al biologo statunitense non capiti la stessa fortuna.
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