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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  ...vi dico perche' lo faccio...

MessaggioInviato: 13 luglio 2007, 15:29
Messaggi: 218Località: milanoIscritto il: 29 novembre 2006, 19:28
in tempi come questi, fatti di tante parole, spesso poco edificanti da parte della gente sul concetto tributo, ho deciso di dire la mia una volta e per tutte. certo, nessuno me lo ha richiesto esplicitamente, ma a furia di sentirmi dire il perche' non andrebbe fatto da parte di chi non lo fa, ho pensato che dire il perche' io mi sono preso la briga a 41 anni di suonare gli stones nei clubs italiani possa essere utile alla causa. premetto pero' che non intendo far cambiare idea a nessuno, ho la mia e nessuno la cambia a me, quindi e' giusto che non provi nemmeno a cambiare quella degli altri.
io agli stones ci sono arrivato relativamente tardi, in viaggio per le vacanze dell'81, comprai ad un autogrill la cassetta di still life, stanco di ascoltare rossini dalla radio di papa', consumai quellla cassetta nel walkman a tutto volume, under my thumb mi sorprese, poi le varie let's spend , time is on my side etc etc. mi piacque quel disco, mi piacque al punto che quando tornai a milano fu mia premura procurarmi tanti altri dischi di questi signori e quando li vidi, un anno dopo in concerto a torino decisi che dovevo avere un gruppo preferito, decisi che loro erano il mio gruppo preferito.
intendiamoci, non ho il carattere idolatrante, non mi sono mai premunito di comprare biografie, libri o di leggere articoli che raccontassero cosa facessero keith o mick o gli altri, mi piacevano, compravo i loro dischi e mi godevo quello che loro avevano da darmi dal punto di vista musicale. della loro vita privata e pubblica poco mi fotteva, qualcuno in un film ha recitato "credo nelle rovesciate di bonimba e nei riff di keith richards!" e questa per me e' rimasta l'essenza degli stones in questi anni.
avevo deciso quasi di chiudere la mia carriera musicale, lo scorso anno, dopo 10 anni di onorata militanza in una tribute band a springsteen, qualche disco fatto e una serie interminabile di concerti iniziati all'epoca della scuola superiore, poi, tale gianni, "gianni stellavox" per gli amci, con pronuncia rigorosamente brianzola, una sera pre estiva del 2006 mi ha chiamato al telefono alla disperata ricerca di un batterista e, onestamente, agli stones non potevo dire di no. e vi dico il perche'.
essenzialemente le cose che mi danno piacere nel suonare gli stones sono due, la prima e' che mi permette di portare una cartolina (a volte anche un poster 100x70, nelle date migliori) alle persone che vengono ad ascoltarci e a me stesso, ci sono state molte volte che avrei voluto vederla da fuori questa cartolina ma poi mi sono sempre detto che sono un privilegiato a poter essere io l'artefice di questa cartolina e di questo ne vado fiero. la seconda, piu' importante, dal mio punto di vista, e' quella che fare questa cosa mi consente di dividere il palcoscenico con andrea pagano, ogni volta che lo ascolto cantare per me e' un'emozione, la sua credibilita' nel proporsi nella veste di jagger e' inarrivabile, non me ne vogliano gli altri che lo fanno, ma per me andrea e' davvero unico, raffinato e dolce, schivo ed eccentrico allo stesso tempo, un mix perfetto di quello che serve per dare quello che ci si aspetta. mi permette di dividere il palco con marcello, un chitarrista straordinario, grintoso, eccessivo, allo stesso tempo sbadato e perfezionista. lui e andrea bisognerebbe gustarseli in sala prove, a volte mi viene da pensare che non ci sono ma ci fanno, cosi' simili a mick e keith nei loro litigi e nel loro modo di fare la pace. mi permette di dividere il palco con saverio, cosi' bravo e cosi' modesto un vero ron wood nel lasciar fare le cose agli altri, sono mesi che detesta il modo in cui suoniamo harlem shuffle eppure quando se la ritrova in scaletta non batte ciglio e la suona, per il solo motivo di non dover spezzare qualche arcano equilibrio. mi permette di dividere il palco con gianni, uno che ha mangiato pane e stones nella propria vita, uno che quando faccio qualcosa che assomiglia a uno stacco di charlie si gira e mi sorride compiaciuto come se stessi facendo esattamente cio' che lui si aspetta di sentire.
e' un gruppo che sembra sempre in equilibrio precario ma che resiste in questo equilibrio come se ci fosse qualcosa indipendente da noi che fa si che tutto debba essere vissuto in questo modo e in nessun altro. a volte le discussioni per una scaletta sono davvero esagerate, nulla fila mai liscio come l'olio ma sinceramente e' proprio questo il bello di suonare con gli stellavox che tributano gli stones.
gia'...tributano, non imitano, non fanno "re per una notte" non si fanno una quantita' industriale di seghe mentali su un'accordatura aperta e quant'altro, loro suonano le canzoni di un gruppo che non si puo' imitare ma soprattutto non si deve imitare. loro sono gli stones, i numeri uno, imitarli significherebbe perdere, perdere musicalmente, perdere personalita', perdere nell'essere se stessi. certo, il sound che si cerca di dare, con tutti i limiti che ci appartengono in quanto uomini, e' quello, ma siamo comunque noi stessi, io non sono charle watts, sono alberto e non ho nessuna intenzione di sforzarmi ad essere charlie watts, mi piace essere alberto, sono sufficientemente egocentrico ed egoista per essere alberto, non ho dimenticato cos'e' il roll della parola rock'n'roll, non ho intenzione di dimenticarlo, ma ho la mia visione di cosa e' il roll, ognuno dovrebbe avere la propria visione. la gente che si lamenta delle tribute band ha tutti i diritti di farlo, per l'amor di dio, ma mi sono sempre chiesto come ci si puo' lamentare di qualcosa che non vedi, che non sudi...la musica e' qualcosa di vicino al calcio in questo senso, e' spettacolo. quando si avvicinano i mondiali tutti noi diventiamo allenatori della nazionale, criticando ogni scelta del c.t., nella musica accade la stessa cosa. ognuno e' critico musicale, ma spesso, i critici ai concerti non ci sono e li criticano lo stesso.
mi e' spesso capitato di leggere giornalisti che hanno parlato di concerti mai esistiti, mi e' capitato di leggere un giornalista che parlava entusiasticamente di un concerto di marylin manson quando quel concerto era durato 20 minuti per l'impianto luci saltato. il mondo dello spettacolo e' questo, prendere o lasciare, il motivo per cui l'ho preso credo di averlo ampiamente detto in queste righe, d'altronde e' solo rock'n'roll ma mi piace.


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MessaggioInviato: 13 luglio 2007, 15:56
Avatar utenteMessaggi: 3012Località: TORINOIscritto il: 26 luglio 2006, 0:15
Grazie, Alberto, ti sei spiegato molto chiaramente.
Io ho avuto la fortuna di ascoltare gli Stellavox in diverse occasioni, ed ogni volta era un'emozione fortissima. Ora capisco, in parte, il perchè.
Spero di rivedervi prestissimo.
Un bacione a tutti
RITA


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MessaggioInviato: 13 luglio 2007, 16:33
Avatar utenteMessaggi: 2279Località: TORINOIscritto il: 12 luglio 2006, 20:04
grande Alberto!!!!
non vedo l'ora di rivedervi all'opera!
tanti mmmuuuhhh a tutti voi!

PS che figo il batterista degli Stellavox... :twisted: :wink:


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MessaggioInviato: 13 luglio 2007, 16:41
Messaggi: 218Località: milanoIscritto il: 29 novembre 2006, 19:28
goddess ha scritto:
PS che figo il batterista degli Stellavox... :twisted: :wink:


adoro la gente che ha buon gusto :-)


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MessaggioInviato: 13 luglio 2007, 16:45
Avatar utenteMessaggi: 2279Località: TORINOIscritto il: 12 luglio 2006, 20:04
Carlo.Vatti ha scritto:
goddess ha scritto:
PS che figo il batterista degli Stellavox... :twisted: :wink:


adoro la gente che ha buon gusto :-)


:lol: :lol: :lol:
ci si vede presto! (diciamo appena ritrovo cocksucker blues e decido quando venire a Milano...)


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MessaggioInviato: 17 luglio 2007, 16:11
Avatar utenteMessaggi: 128Località: MilanoIscritto il: 1 giugno 2007, 0:04
Grazie Alberto!
un post così ci voleva...mi piacciono le persone che sanno parlare chiaro.
Complimenti!
quasi quasi mi viene da offrirti un Ferrero Rocher...
:D


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MessaggioInviato: 17 luglio 2007, 16:48
Messaggi: 218Località: milanoIscritto il: 29 novembre 2006, 19:28
Laura ha scritto:
Grazie Alberto!
un post così ci voleva...mi piacciono le persone che sanno parlare chiaro.
Complimenti!
quasi quasi mi viene da offrirti un Ferrero Rocher...
:D


taralluccio no?


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