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Jigi
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Inviato: 6 marzo 2009, 12:22 |
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Messaggi: 1703Iscritto il: 7 marzo 2008, 18:22 |
Olia ha scritto: » 2009-03-05 20:12
Chiude produzione Rete A/All Music
Gruppo L'Espresso: per risultati negativi aggravati da crisi (ANSA) - ROMA, 5 MAR - 'Rete A/All Music ha annunciato la cessazione delle attivita' di produzione interne''. Lo comunica L'Espresso. La decisione, motivata come ''conseguenza dei risultati negativi registrati negli ultimi anni, aggravati dall'attuale crisi di mercato'', comportera' la chiusura degli studi di produzione; l'organico coinvolto e' di 29 impiegati tecnici. ''Sono state avviate - scrive il gruppo editoriale - le procedure sindacali, nel rispetto della normativa vigente''.
Questi sono problemi seri!!!!!! una crisi di mercato che spazza via posti di lavoro, cultura, arte, comunicazione........e, quelli che l' hanno causata rimangono sempre ai vertici pronti a creare strategie che in seguito svilupperanno altri danni.
JJ
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Olia
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Inviato: 6 marzo 2009, 12:31 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Esatto!!!!
Bravo Jigi (non avevo dubbi);
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bigpaul72
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Inviato: 6 marzo 2009, 21:24 |
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Messaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17 |
cavolo
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Olia
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Inviato: 8 marzo 2009, 14:04 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
» 2009-03-06 19:25 Musica: salta Heineken Jammin' 2009 Per l'impossibilita' di mettere insieme un cast adeguato (ANSA) - VENEZIA, 6 MAR - Salta la 13/a edizione dell'Heineken Jammin Festival, che da un paio d'anni si teneva nel Parco San Giuliano di Mestre (Venezia). Il motivo e' l'impossibilita' di mettere assieme un cast adeguato. L'impresario musicale Roberto De Luca, di Live Nation, conferma di aver dovuto prendere questa decisione 'in maniera sofferta, ma non c'erano nel mondo artistico nomi che potessero rendere il Festival all'altezza delle attese, come e' avvenuto nelle precedenti edizioni'.
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Olia
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Inviato: 11 marzo 2009, 11:15 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Disaccordo con la società degli autori, YouTube UK 'spegne' i video musicali
Brutta sorpresa per gli utenti inglesi di YouTube, dopo che dal canale video più popolare del Web sono spariti migliaia di video musicali. Colpa del braccio di ferro in corso tra Google, proprietaria della piattaforma, e il braccio musicale della Performing Rights Society (PRS) che nel Regno Unito tutela gli interessi economici di circa 50 mila autori e compositori musicali. Si tratta, come al solito, di una questione di soldi: secondo la PRS for Music, quelli che YouTube versa ai suoi rappresentati sono troppo pochi, anche in considerazione del fatto che nel frattempo la visione e l’ascolto di clip sul sito si sono moltiplicati; la controparte ribatte che le sue richieste sono esose e che se venissero soddisfatte l’impresa finirebbe irrimediabilmente in perdita. Risultato: YouTube ha “cancellato” improvvisamente dal database migliaia di video a contenuto musicale, con una decisione che ha irritato e sorpreso i funzionari della PRS for Music: “La drastica azione decisa da Google”, sostiene l’ad per la divisione musica dell’agenzia di collecting Steve Porter, “punisce in definitva i consumatori britannici e gli autori i cui interessi proteggiamo e rappresentiamo”. La PRS preme affinché YouTube faccia marcia indietro, riconsiderando la sua decisione “con la massima urgenza”.
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Olia
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Inviato: 13 marzo 2009, 15:31 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Londra, il 'sindacato del rock' bussa alla porta di YouTube e MySpace
L’altro ieri, 11 marzo, il “sindacato del rock' inglese, Featured Artists Coalition, ha fatto la sua prima pubblica apparizione a Londra. Nell’occasione la FAC ha fatto la conta degli iscritti: oltre 700, con nomi illustri come Annie Lennox, Chrissie Hynde, David Gilmour, Iron Maiden, Kaiser Chiefs, Klaxons, Richard Ashcroft, Travis e Robbie Williams ad affiancarsi ai membri del consiglio direttivo, Billy Bragg, David Rowntree dei Blur, Jazzie B dei Soul II Soul, Ed O’Brien dei Radiohead, Kate Nash, Mark Kelly dei Marillion e Master Shortie.
La delegazione ha già incontrato Andy Burnham, segretario di stato britannico per la Cultura, i Media e lo Sport: tra gli obiettivi statutari della coalizione, nata per tutelare gli interessi degli artisti di fronte alle grandi organizzazioni multinazionali che dominano il mercato della musica, rientra infatti anche il coinvolgimento del governo in un programma educativo di sostegno ai giovani musicisti. “Mai come oggi si sente il bisogno di una voce collettiva che ci rappresenti” dice Rowntree, che in questa fase si è assunto il ruolo di portavoce del “sindacato”. “Quel che vogliamo è forgiare con i fan, le imprese musicali e i governi un nuovo patto basato su principi di equità. Per fare questo, gli artisti devono diventare padroni del loro futuro e assumere il controllo dei loro diritti. Agendo da soli, le nostre voci non verranno ascoltate. Ma se agiamo insieme possiamo diventare una forza”.
In cima all’agenda della coalizione ci sono anche diverse questioni economiche irrisolte: l’ammontare delle royalty pagate (o eluse) da siti come YouTube e MySpace e la vendita non autorizzata di dvd musicali che, con la scusa di contenere “revisioni critiche” di album e opere di successo, non versano neanche un centesimo agli artisti interessati.
© Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.
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Olia
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Inviato: 17 marzo 2009, 11:04 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
I lavoratori di All Music all'editore: 'Cambi idea sui licenziamenti'
Si sono rivolti direttamente a Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo Espresso che controlla All Music, i lavoratori dell'emittente musicale che - nell'immediato futuro - ha annunciato 29 licenziamenti. “Non possiamo e non vogliamo credere", scrivono - come riferisce l'agenzia ANSA - i lavoratori all'editore, "che lei intenda annientare un mezzo così importante, da lei voluto per incrementare la comunicazione e l’importanza del suo gruppo. Per cui la invitiamo al ripensamento. Soprattutto, la invitiamo a ridare forza e vitalità a questo gruppo di lavoratori che non vuole essere licenziato perché ha sempre creduto nel canale e, nonostante tutto, continua a crederci”.
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(16 Mar 2009)
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Olia
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Inviato: 20 marzo 2009, 16:20 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Warner: l'azienda è in rosso, ma l'ad intasca 3 milioni di dollari di bonus
Fa un certo scalpore, negli Stati Uniti, la notizia che l’ad di Warner Music Edgar Bronfman Jr. ha incassato nel 2008 un bonus da 3 milioni di dollari: il premio gli è stato riconosciuto mentre la sua società iscriveva a bilancio un passivo da 56 milioni di dollari e perdeva in Borsa il 25 % del suo valore crollando a 2,18 dollari per azione. Il cda di Warner, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, ha voluto comunque gratificare il manager canadese per averse svolto “un buon lavoro in un ambiente difficile”. La delibera ha suscitato tuttavia commenti negativi nella stampa economica e di settore così come su Internet, dall’Huffington Post al frequentatissimo blog di Bob Lefsetz. “E’ un segnale negativo per i comuni azionisti”, ha commentato ad esempio l’analista Richard Greenfield di Pali Research.
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(20 Mar 2009)
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Olia
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Inviato: 20 marzo 2009, 22:37 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
» 2009-03-20 17:22
Siae: allarme crisi, cala la spesa
Assumma: in calo teatro, cinema e ballo, bene la musica leggera
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - In controtendenza rispetto ai paesi anglosassoni, in Italia la crisi ha gia' un riflesso sulla spesa per il cinema, il teatro, le discoteche. A lanciare l'allarme e'il presidente della Siae Giorgio Assumma: 'nel 2008 la spesa degli italiani per lo spettacolo dal vivo e il cinema e' diminuita del 4,67%'. E sottolinea: 'per lo spettacolo si sta prospettando un grave periodo di crisi'. Il cinema segna -5,24%, il teatro -11,97% e, in particolare, male il teatro di prosa -11,09% e la lirica -11,51%.
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Olia
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Inviato: 24 marzo 2009, 14:42 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
SIAE, spettacolo in crisi: tengono solo i concerti pop e rock
Malgrado tutto (i prezzi dei biglietti, il bagarinaggio più o meno mascherato, le fusioni e le lotte al coltello tra i promoter, la loro incapacità cronica di “fare sistema”), il “live” in Italia non sembra risentire ancora della crisi. Tanto che, informa l’Osservatorio dello Spettacolo SIAE per l’anno 2008, la spesa del pubblico per i concerti di musica leggera è ancora in crescita: + 9,67 % rispetto all’anno precedente, un risultato tanto più significativo in quanto inserito in un quadro generale di recessione che induce il presidente della società degli autori Giorgio Assumma a prospettare “un grave periodo di crisi” per l’industria dello spettacolo nazionale. “Questa volta”, commenta Assumma attraverso il sito della SIAE, “non è valsa la legge psicologica secondo la quale i cittadini nei periodi di crisi tentano di fuggire dalle preoccupazioni, rifugiandosi nei passatempi ludici per evadere dai problemi quotidiani”. Lo conferma la flessione degli incassi al botteghino dei cinematografi (- 5,24 %) e dei teatri (- 11,97 %), negli spettacoli di prosa (- 11,09 %), nella lirica (- 111,51 %), nella rivista e nella commedia musicale (- 6,47 %). Il calo della spesa riguarda anche i concerti jazz (- 1,06 %) e di musica classica (- 4,16 %): a salvare il bilancio della stagione, insomma, sono Springsteen, Vasco Rossi e qualche altro big seller del panorama pop-rock.
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Olia
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Inviato: 2 aprile 2009, 12:22 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
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ALBIX73
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Inviato: 2 aprile 2009, 12:33 |
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Messaggi: 1658Località: TORINOIscritto il: 14 giugno 2007, 16:56 |
Il concerto del primo maggio per me potrebbe anche chiudere, e' un carrozzone pubblicitario per i sindacati (ma quanti soldi hanno?). Poi per la musica che si sente ormai anche gli stranieri si defilano...
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Briano
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Inviato: 2 aprile 2009, 13:13 |
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Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39 |
ALBIX73 ha scritto: Il concerto del primo maggio per me potrebbe anche chiudere, e' un carrozzone pubblicitario per i sindacati (ma quanti soldi hanno?). Poi per la musica che si sente ormai anche gli stranieri si defilano...
ah ah ah con tutti quelli che si arricchiscono con la musica prendersela con i sindacati che fanno una manifestazione una volta all'anno mi sembra curioso. Sia chiaro a me il concertone non piace e mi stanno discretamente sui coglioni gli artisti finto impegnati che vi partecipano...
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Olia
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Inviato: 2 aprile 2009, 13:23 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Come sarei felice se ogni tanto qualcuno pensasse che dietro a questa miriade di eventi che chiudono, ci sono tecnici, fonici, lucisti, elettricisti, promoter, che non lavorano e stanno a casa......
Questo topic è dedicato a tutte le persone dell'ambiente che stanno combattendo stà cavolo di crisi.
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wicked67
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Inviato: 2 aprile 2009, 13:36 |
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Messaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25 |
i sindacati si dovrebbero occupare di altro visto il periodo attuale.....
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