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Coach
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Inviato: 7 dicembre 2009, 3:22 |
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Messaggi: 298Località: Varallo Pombia NoIscritto il: 9 ottobre 2008, 15:57 |
Concordo, trovo i Kinks molto piacevoli...nella nostra band attualmente abbiamo in repertorio You Really Got Me e All Day And All Of The Night....quest'ultima è una figata da suonare....grande riff e ritmo incalzante!! E poi si, l'ironia e il "contro" ai benpensanti è molto curioso...ma anche i sogni...bravi i Kinks!!
...ah avevamo anche provacchiato Till The End Of The Day e Live Life....e Immaginary Man di Ray Davies........
Ma che ne dite dell'ultimo cd di Ray Davies, dove ha rivisto alcuni brani dei Kinks e suoi da solista con un coro gospel? C'è nuova linfa...
Ciao Cristian The Bos.
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Oscar
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Inviato: 18 maggio 2011, 19:45 |
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Messaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11 |
Jack White all’opera per un film sui Kinks
Fabrizio Biffi
Jack White è in trattative per riadattare le musiche di un versione cinematografica di Schoolboys In Disgrace, il concept album dei Kinks del 1975.
Stando a voci circolanti tra addetti ai lavori, il già leader dei White Stripes (ora in forze a Raconteurs e Dead Weather) sarebbe al lavoro su un musical incentrato su un'opera dei Kinks: rumours ribaditi con insistenza da diverse fonti internazionali vorrebbero il cantante e chitarrista in contatto col comico Bobcat Goldthwaite.
White si starebbe occupando di riregistrare le canzoni, per adattarle alla riduzione teatrale del disco. Al progetto, tra gli altri, dovrebbe prendere parte anche lo stesso Ray Davies, coinvolto nell'operazione come produttore esecutivo, affiancato da Howard Gertler e Tim Perell della Warp Films, subsidiaria dell'etichetta discografica Warp già impegnata nella realizzazione di opere come "Submarine", "Four lions" e "Snowtown". Nel caso le voci dovessero effettivamente trovare riscontro, al rapporto tra l'ex partner musicale di Meg White e le colonne sonore si aggiungerebbe un ulteriore capitolo: Jack, infatti, oltre ad aver collaborato con Danger Mouse e Daniele Luppi per l'album "Rome" (ispirato ai commenti musicali dei celebri "spaghetti western") ha anche firmato dei brani per la soundtrack della pellicola "Cold mountain", oltre che aver realizzato - con Alicia Keys - il tema dell'ultimo capitolo della saga cinematografica dedicata a 007, "Quantum of solace".
"E' la storia di formazione di un supercriminale della musica, la storia il criminale più affascinante e l'high-school musical più realistico dedicato a chi odia i mielosi e sdolcinati musical da liceo" ha dichiarato Bobcat Goldthwait con riferimenti non troppo casuali a serie tv come Glee.
(17/05/2011) - ©2002 - 2011 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
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Testa Dura
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Inviato: 25 maggio 2011, 18:44 |
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Messaggi: 209Località: AcirealeIscritto il: 3 giugno 2010, 22:53 |
I Kinks sono una delle mie band preferite, non c'è dubbio. La loro influenza, poi, sulla storia della musica è poi largamente superiore alla loro popolarità. Sono senza dubbio tra i progenitori di molte correnti musicali, come la New Wave e il migliore Hard Rock. In termini di valore assoluto, tra tutti i gruppi della British Invasion, li colloco allo stesso livello degli Who o degli Animals, appena un gradino sotto i Beatles (e due/tre sotto gli Stones, ma visto che siamo tutti appassionati delle pietre rotolanti, questo è persino ovvio). Li trovo eccellenti sotto il profilo compositivo. Alcune canzoni sono infatti magnifiche: le mie preferite sono All Day and all of the Night e Stangers, che cito non a caso perché esprimono due aspetti profondamente diversi del loro sound che solo i grandi gruppi riescono ad esprimere contemporaneamente: il rock solido e energetico della prima, che non starebbe male el repertorio degli Stones (ci avete mai pensato?) e l'atmosfera poetica e sognante della seconda (entrambe sono strepitosamente inserite in recenti colonne sonore di ottimi film, tra l'altro). Anche il periodo degli anni ottanta, che molti criticano, è di gran livello. Ad esempio l'album Give the People What They want è bellissimo e contiene alcune vere perle come Better Things. Li trovo forse inferiori sul piano dell'esecuzione, forse perchè non devastanti dal vivo, almeno non quanto gli Who o gli Stones. Ray Davies, poi, non è certo un cantante all'altezza di Mick, Eric Burdon o degli stessi Beatles, né è potente come Roger Daltrey o Steve Winwood o altri ancora. In alcune canzoni è efficace perché sta molto bene il suo tono nasale e la sua intonazione appena fuori le righe, in altre meno. In ogni caso sono tra i grandi.
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mailexile
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Inviato: 25 maggio 2011, 20:26 |
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Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29 |
Ribadisco:Ray Davies tra i piu' grandi songwriter se non il piu' grande, capace come nessuno di dipingere con ironia e delicatezza mista ad una punta di amarezza e disillusione "The English way of life" con tutti i suoi tic e le sue contraddizioni. I Kinks subito dopo i Rolling nella mia ideale scala di valori della cosiddetta British Invasion, per sensibilita', creativita', originalita', stravaganza, capacita' di emozionare, testi e per il loro essere stati davvero "Seminali"!!
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Oscar
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Inviato: 23 settembre 2013, 17:13 |
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Messaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11 |
Kinks, a inizio ottobre torna nei negozi 'Muswell hillbillies' con 5 inediti "Muswell hillbillies", il nono album in studio dei Kinks, in origine pubblicato dalla RCA alla fine del novembre del '71, tornerà a partire dal prossimo 7 ottobre sugli scaffali sotto forma di "doppio" deluxe con - oltre che alle tracce originali - anche un disco extra contenente rarità, versioni alternative, riprese dal vivo e cinque inediti. Nello specifico, l'opera originale è stata completamente rimasterizzata da Andrew Sandoval, produttore, DJ, giornalista e appassionato archivista in passato già al lavoro sul corpus di - tra gli altri - Beach Boys, Band, Big Star, Troggs, Hollies e Monkees: all'album è stato anche abbinato un booklet inedito la cui grafica è stata curata da Phil Smee, noto essenzialmente per essere stato l'ideatore del lettering inserito nel logo dei Motorhead, il celebre war pig uscito dalla penna di Joe Petagno. Più interessante, per completisti e appassionati, è il secondo disco, che - oltre che agli inediti "Lavender lane", "Mountain woman", "Kentucky moon", "Nobodys fool" (sotto forma di demo)" e "Queenie" - include anche registrazioni effettuate per lo show di John Peel sulla BBC - tra le altre, "Holiday" e "Skin and bone" - e i mixaggi alternativi della stessa "Muswell hillbilly" e "Uncle son". Ecco, nel dettagli, la tracklist: Disco uno: 01. 20th Century Man 02. Acute Schizophrenia Paranoia Blues 03. Holiday 04. Skin And Bone 05. Alcohol 06. Complicated Life 07. Here Come The People In Gray 08. Have A Cuppa Tea 09. Holloway Jail 10. Oklahoma U.S.A. 11. Uncle Son 12. Muswell Hillbilly Disco due: 01. Lavender Lane (inedito) 02. Mountain Woman (inedito) 03. Have A Cuppa Tea (Alternate version) 04. Muswell Hillbilly (1976 remix) 05. Uncle Son (versione alternativa) 06. Kentucky Moon (inedito) 07. Nobodys Fool (demo, inedito) 08. 20th Century Man (versione alternativa strumentale) 09. 20th Century Man (1976 remix) 10. Queenie (inedito) 11. Acute Schizophrenia Paranoia Blues (BBC Peel Session) 12. Holiday (BBC Peel Session) 13. Skin And Bone (BBC Peel Session) http://www.rockol.it
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