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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  New York 8 Dicembre 1980 tutto si ferma.

MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 1:02
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49

John Lennon


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8 dicembre, come oggi, 28 anni fa accadeva … l’ assassinio di John Lennon.
Cosa spinse Mark Chapman ad uccidere il suo idolo, non si è ancora arrivati a una vera e propria soluzione, follia? Un delicato e inesplicabile piano come solo gli Americani sanno fare?? Forse la verità stagnerà per sempre nel cervello dell'omicida che attualmente sconta l'ergastolo per il suo crimine. Di John Lennon invece rimarrà senza fine la sua musica, come Beatles e come solista;
la sua canzone più famosa "Imagine" è stata votata come migliore canzone del millennio ed, ora,donata da Yoko Ono è la colonna sonora di Amnesty International.
Difficilmente un altro artista riuscirà ad eguagliare i successi che hanno segnato la sua breve vita!

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Il padre naturale di John, un marinaio di nome Alfred “Freddie” Lennon, si era imbarcato alla sua nascita e in seguito raramente si fece vedere a casa.
John trascorse la sua prima infanzia con la madre Julia, vivendo nella casa del nonno materno; quando venne abbandonato anche da Julia, fu la zia Mimi ad accudirlo e a trasmettergli la passione musicale.

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All’età di 18 anni, John perse la madre in seguito a un incidente stradale causato da un poliziotto che non venne mai condannato per il crimine commesso e, come disse in seguito, fu come perderla due volte.
Fu l’inizio di una lunga serie di persone care che John perderà.
Miope ed introverso di carattere, John riuscì ad emergere dai suoi dolori grazie alla sviscerata passione per il Rock”N”Roll.

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Dal fortunato incontro con Paul McCartney nacque il primo nucleo dei futuri Beatles, “The Quarry Men”.
In seguito, anche con l’apporto di un giovanissimo George Harrison alla chitarra, di Pete Best alla batteria e del caro amico di John, poi tristemente deceduto, Stuart Sutcliffe al basso, dopo una gavetta in locali malfamati ed estenuanti tournée ad Amburgo, i musicisti “superstiti” – con ai tamburi Ringo Starr – si fecero notare da un produttore della Emi, Sir George Martin … ed il resto è storia.

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Di John si è sempre parlato della sua intraprendenza e dei suoi atteggiamenti provocatori che lo facevano apparire alla stampa come il leader della band, in realtà, almeno nei primi anni di scalata al successo questo ruolo lo condivideva equamente con Paul McCartney, il quale essendo più riflessivo riusciva a compensare il carattere spigoloso di Lennon e la sua propensione nel fare affermazioni non troppo felici in pubblico. La più eclatante fu quando dichiarò che i Beatles erano più famosi di Gesù: nessuno riuscì a capire l'ironia della battuta ed interpretandola alla lettera negli States boicottarono i loro dischi bruciandoli nelle piazze.
Lo stile compositivo di John è sempre stato semplice e lineare, la sua voce secca e melodica e la sua inseparabile Rickembacker a tracolla segnarono i primi dischi del complesso britannico.
Da Rock”N”Roll dal ritmo serrato, Lennon compose delle splendide ballate, mentre il lato “dolce” del gruppo lo svolse Paul McCartney: sue le meravigliose "And I love her", "Yesterday" e "Michelle" solo per citare alcuni brani fra i più famosi. John interveniva spesso con alcune middle part ed, infatti, in "And I love her" la parte centrale è proprio sua. Un lavoro eseguito, quindi, a più mani, ed almeno fino al 1965 cioè all'album "Rubber Soul" le cose all'interno del gruppo funzionavano probabilmente con questa formula. Terminate le tournée mondiali ed esasperati dalla Beatlesmania i quattro si rinchiusero negli studi di registrazione nella speranza di potersi concentrare su ciò che consideravano veramente importante, ossia la Musica. I risultati furono verosimilmente influenzati – sia pure in parte – dall'uso di sostanze psicotrope ma è proprio in questo periodo che i Beatles composero i dischi che li resero il gruppo più famoso della storia della musica.
Un altro lutto sconvolse la vita di John: accadde durante una giornata spirituale a Bangor nel Galles del Nord con il Maharishi Maesh Yogi che i Beatles appresero della morte del loro storico manager Brian Epstein al quale John era particolarmente legato.

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John viveva tutto questo come un gioco, forse un modo per scacciare i cattivi pensieri; egli era desideroso di sperimentare sempre nuove sonorità e nuove melodie, quelle melodie che comparivano spesso ed improvvisamente nei suoi sogni: "Tomorrow never knows", "I'm the walrus" e la storica "Strawberry fields forever" nacquero proprio per soddisfare siffatta esigenza d'espressione. Nastri che girano a rovescio, chitarre distorte fino all'inverosimile, cori ipnotici che ammaliano l'ascoltatore, di tale genere è il contributo predominante di Lennon in questa fase della storia dei Beatles. L'apice creativo lo raggiunse con il mitico Lp "Sgt Pepper" nel quale convergono tutte le forme psichedeliche possibili – "Lucy in the sky with diamonds", "Mr Kite", "Good morning good morning" sono tutte canzoni di John, ormai perso nel caleidoscopio dell'esperienza surreale dell'estate dei Figli dei fiori datata 1967 – che diedero vita ad un disco ancora oggi ineguagliato.

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La parentesi indianaImmagine

e lo studio della meditazione trascendentale, tuttavia, non impedì che fra i quattro di Liverpool i rapporti iniziassero ad incrinarsi, tanto che il doppio album bianco vede, per la prima volta, i Beatles scrivere da soli le proprie canzoni sia pure con l’apporto di un turnista illustre come Eric Clapton. John si sentì finalmente libero dall'apporto melodico ed oppressivo di McCartney e proprio in quest'opera diede pieno sfogo alla sua creatività: "Dear Prudence", "Sexy Sadie" feroce invettiva contro il Guru indiano che li aveva illusi con false promesse di felicità, "Cry baby cry", "Happiness is a warm gun" sono canzoni in pieno stile Lennon. Fra la folla di ragazzine urlanti vi era una ragazza semplice della stessa classe sociale di John, Cinthya Powell, che divenne la moglie del chitarrista alla metà degli anni sessanta. Solitamente di lei non si parla molto in quanto preferì restare all'ombra del celebre marito, sempre sul punto di abbandonarlo o meglio d'abbandonare un tenore di vita così lontano dalle sue aspettative. Quando nel 1968 John incontrò casualmente Yoko Ono ad una mostra d'artisti d'avanguardia fra i due scoccò la scintilla, lei era di qualche anni più vecchia di lui e non sembrava per nulla intimidita dalla fama del Beatle.

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Un'artista underground che fece facilmente colpo su Lennon, alla ricerca in quel periodo di nuovi orizzonti da esplorare. Il loro rapporto si consolidò di giorno in giorno, e come tutte le cose che viveva intensamente Lennon raggiunse e superò i limiti della normalità: i due si fecero fotografare completamente nudi sulla copertina del loro primo disco "Two virgins" composto in una notte nella loro camera da letto.
Se i rapporti fra i quattro Beatles erano già tesi, essi peggiorarono ulteriormente quando John pretese di portare Yoko in sala d'incisione. "Vogliamo stare insieme perché siamo innamorati" disse candidamente Lennon agli altri tre Beatles, e non volle sentire scuse altrimenti avrebbe boicottato le sessioni del quartetto. Se si osserva il filmato di "Let it be", ultima testimonianza cinematografica dei Beatles, la presenza di Yoko in effetti sembra frenare in qualche modo la spontaneità del complesso. E quando finalmente ottenne il divorzio da Cinthya, John non ebbe esitazione a sposare Yoko a Gibilterra. Ormai del tutto estraneo ai progetti dei Beatles, Lennon contribuì ad "Abbey Road", ultimo Lp, con scarsa convinzione e con i brani "Come together" e "I want you", quest’ultimo ovviamente dedicato a Yoko Ono, dichiarando che il lato sinfonico – composto prevalentemente da McCartney – era pura spazzatura. Nel 1970 gli avvocati e gli avvoltoi si occuparono di formalizzare la scissione definitiva dei Beatles, per John questa fu un'autentica liberazione e con Yoko diede inizio alla carriera solista e ad una nuova vita.

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La pace universale era il sogno che maggiormente assillava Lennon verso la fine degli anni sessanta. Famosi i suoi bed-in per la pace insieme a Yoko, in pratica la coppia riceveva in pigiama i fotografi ed i giornalisti, girando per gli hotel più famosi del mondo, parlando di pace e di cosa fosse necessario fare per consolidarla in tutto il pianeta. Ancora una volta in pochi compresero le reali intenzioni di Lennon: "Volevamo fare pubblicità alla pace" dichiarò ai giornalisti che lo accusavano di facile protagonismo. Ben presto i giornali si scagliarono contro Yoko, indicandola come la causa predominante della scissione dei Beatles e dei comportamenti poco ortodossi del celebre marito.

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I temi delle canzoni iniziano ad essere direttamente collegate al movimento pacifista, ed ovviamente "Give peace a chance" divenne l'inno dei giovani contestatori. Il primo lavoro solista di Lennon è del 1971 e porta il titolo di "John Lennon & Plastic Ono Band". Accolto favorevolmente dalla critica, vede l'artista spogliarsi dalla sua aurea dorata di ex Beatle; brani come " Working class hero", "Mother" e "God" indicarono senza mezzi termini che il sogno dei Beatles era, almeno per quanto riguardava John, tramontato per sempre. Il disco successivo, "Imagine", fu un successo smisurato, la canzone che dà il titolo all'Lp è un autentico capolavoro musicale sia per la linea melodica che per il testo, cantato con autentica convinzione. In altri brani, come"Gimme some truth", John si scaglia contro l'ipocrisia e la società, ed in altri ancora, vedi "How do you sleep" , prende di mira direttamente l'ex compagno Paul McCartney, le ballate sono in pieno stile Lennon, ed immancabili le dediche alla moglie Yoko Ono. La discografia di John continuerà fino al 1975, dischi discontinui nei quali però sono contenuti dei veri gioielli musicali: "Mind games", "Happy Xmas", ed una rivisitazione personale dei brani rock più famosi e cari al musicista, fra i quali spicca la versione di "Stand by me". Al termine del periodo, sopraffatto da crisi depressive e da un momentaneo allontanamento da Yoko,

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Lennon decide di lasciare il mondo dello spettacolo per dedicarsi interamente alla sua famiglia: di lui si persero completamente le tracce fino al 1980, cinque anni durante i quali la chitarra rimase appesa al classico chiodo sulla parete. Quando venne data alla stampa la notizia che presto sarebbe uscito un nuovo disco, molti dubitarono che il cantante, ormai prossimo alla quarantina, volesse realmente rigettarsi nella mischia. Ancora una volta le canzoni parlarono per John, e "Double fantasy" conteneva degli ottimi brani, fra i migliori composti dall'ex Beatle: "Woman", "Starting over", "Beautiful boy", "Watching the wheels", fecero rimanere a bocca aperta la critica, sempre volutamente aspra nei confronti di questo straordinario artista.


In realtà John semplicemente sentiva la necessità di riallacciare i rapporti con il suo pubblico, una nuova energia sembra scorrere fra le note di questo disco, l'ottimismo e la voglia di ricominciare da zero. Purtroppo il gesto folle di Mark Chapman l'otto dicembre 1980 porrà fine al sogno, colpito a morte John Lennon spirerà in un ospedale di New York lasciando al mondo intero una testimonianza musicale dal valore inestimabile.

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Il cuore si arresta brevemente quando uno muore,un rapido dolore quando ti arriva la notizia e qualcuno passa dalla tua vita esterna a quella interna.
Lentamente il cuore si adatta al suo nuovo peso e lentamente tutto continua, sanamente.


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“There are places I'll remember
All my life though some have changed
Some forever not for better
Some have gone and some remain
All these places have their moments
With lovers and friends I still can recall
Some are dead and some are living
In my life I've loved them all”

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Ciao John...................


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 1:15
Avatar utenteMessaggi: 3207Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
Grazie Olia x questo ricordo di un artista inarrivabile


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 3:04
Avatar utenteMessaggi: 2486Iscritto il: 23 giugno 2006, 1:46
Mi ricordo perfettamente quel giorno.
Un vuoto incolmabile,John andava oltre la rivalità con gli Stones.
Era un artista anticonformista e genio assoluto.
Si, ci manca
Sici


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 10:48
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Lavoravo a Sondrio, la mattine alle nove circa mi telefona mio fratello Memmo e mi da la notizia……
Non so spiegarlo a parole, ma era come se un mio amico carissimo fosse sparito, perche’ cosi’ e’, un mio carissimo amico, che si era confidato come, che aveva le mie stesse idee, con cui ero cresciuto, con cui avevo sorriso, lottato, un amico di cui ero fiero.

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Giusto sici.......

UN GENIO ASSOLUTO.

Prodigalson


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 13:24
Avatar utenteMessaggi: 1658Località: TORINOIscritto il: 14 giugno 2007, 16:56
Voglio ricordare John per qual gran figlio di puttana che era, non per la figurina che gli hanno ritagliato dopo. Un artista in cui mi sono sempre riconosciuto, con tutte le contraddizioni possibili... So long John


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 14:44
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
Grande servizio , Olia , per ricordare uno dei giorni più bui della storia.

Anche se infatuato dalla sua donna a fare il pacifista di sinistra ,
il destino volle portarcelo via mentre stava pubblicando un ottimo
lavoro di rock'ìn roll , come ai bei tempi , e lui ne era fiero.

Chissà quanti altri tesori ci avrebbe regalato ancora....


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 15:02
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Anche da parte mia un grazie enorme ad OLIA, esauriente come sempre.

Prodigalson


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 15:20
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Bellissimo Olia, e GRAZIE
ricordo come fosse ieri quel giorno di 28 anni fa...


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 15:32
Avatar utenteMessaggi: 1652Località: VeneziaIscritto il: 21 marzo 2007, 23:33
io credevo si parlasse del black-out
pensa te


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 17:08
Avatar utenteMessaggi: 2825Località: SienaIscritto il: 25 agosto 2007, 15:22
grazie mille Olia...un ricordo stupendo....veramente bellissimo....
John Lennon è stato un grandissimo della storia della musica.....
un personaggio inimitabile... che mai nessuno potrà eguagliare...


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 20:37
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Il Muro di Lennon è un muro che si trova a Praga capitale della Repubblica Ceca.




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Originariamente esso era un semplice muro della città, ma improvvisamente a partire dagli anni 80 divenne un simbolo di pace e libertà per la popolazione, soprattutto i giovani che iniziarono a riempirlo con graffiti e disegni inspirati a John Lennon nonché con frasi tratte da canzoni dei Beatles. Il regime comunista allora al potere nel paese, ovviamente non gradiva la presenza del muro che era ben presto diventato un fondamentale punto di riferimeto dal punto di vista politico e sociale per i giovani di Praga che continuavano a riempirlo di frasi e disegni ai quali ben presto fecero compagnia quelli dei giovani provenienti da ogni parte del mondo che venendo a Praga si sentivano quasi obbligati a far visita al muro che era nel frattempo diventato anche una ricercata meta turistica. Il muro deve il suo nome al fatto che dopo la sua morte, John Lennon divenne un eroe pacifista per i giovani cechi e presto un suo ritratto fu dipinto sul muro assieme a parole delle sue canzoni. Nel 1988 il regime comunista guidato da Gustav Husak tentò di screditare il significato del muro e dei suoi estimatori, dapprima definendo "Lennoniani" i seguaci del movimento pacifista ceco ritenuti violenti, alcolisti, psicopatici e "paladini del capitalismo", nonché ridipingendolo numerose volte, provvedimento che si rivelò del tutto inutile poiché ogni volta che il muro veniva inbiancato, esso veniva prontamente ricoperto da nuove scritte e nuovi disegni. Oggi il muro rappresenta un simbolo universalmente riconosciuto di pace, amore e fratellanza. Il muro è di proprietà dei Cavalieri di Malta che permettono tutt'oggi che esso sia dipinto e scritto e si trova in Velkopřevorské náměstí (piazza del Gran Priorato) nella Mala Strana Città Piccola a Praga.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 20:58
Avatar utenteMessaggi: 2825Località: SienaIscritto il: 25 agosto 2007, 15:22
John Winston Lennon ha lasciato una traccia inconfondibile e indelebile nella nostrra storia...
era un genio,un idolo,un punto di riferimento,un ispirazione,un essere un umano,un artista,una mentalita diversa e contro corrente....
io non saprei come descriverlo.... so solamente che ha reso i miei giorni migliori grazie alle sue melodie....
GRAZIE DAVVERO JOHNNY....non ti dimenticheremo mai....


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 21:26
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49


Stasera H 22.30 su Sky Cinema Mania

"USA contro John Lennon"


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MessaggioInviato: 8 dicembre 2008, 22:04
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
[img][img]http://i38.tinypic.com/2lkweh4.jpg[/img][/img]

Fans visit the John Lennon Museum on in Saitama, Japan. December 8 marks the 26th anniversary of Lennon's death. Lennon was shot dead outside his home at the Dakota Buildings, New York. Photo: Junko Kimura/Getty Images

Prodigalson


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MessaggioInviato: 9 dicembre 2008, 22:28
Messaggi: 187Località: Closed to MilanoIscritto il: 1 novembre 2006, 19:41
Ricordo bene anche io, quei giorni.
I ritagli dal Corriere della sera che ho ancora da qualche parte e tutto il mondo (io compreso ) che deve comprare l'ultimo di Lennon.... e che non era inizialmente accolto benissimo.
Ciononostante, le persone che lo hanno amato continuano ad ascoltare le sue canzoni, consiglio anche i boootleg, come per molti artisti la genialità compare già nello stadio embrionale di un brano.
E Lennon con l'acustica a casa sua o studio era disarmante.
Ciao
Come disse Keith , Lennon mi manca tutti i giorni..., per me non è proprio cosi'.
Ma amo anche io <)


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