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Indice  ~  Concerti  ~  Milano, San Siro - 21 Giugno 2022

MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 19:43
Messaggi: 3300Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Yuuuuuu!!!!!!!


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MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 21:08
Avatar utenteMessaggi: 625Iscritto il: 26 marzo 2013, 11:47
Aleeeeeeeeee' grande Mick!!! sono troppo felice!!!!


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MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 22:35
Avatar utenteMessaggi: 625Iscritto il: 26 marzo 2013, 11:47
Ma comunque andiamo cauti...ancora non possiamo essere tranquilli...


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MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 23:08
Messaggi: 1822Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36
Per avere tanta sicurezza inizio subdolamente a pensare che forse non si sia trattato realmente di covid.

Ripeto, col covid - e non lo dico certezze io ma le disposizioni vigenti in materia in Italia (e credo uguali in Europa) - devi sottoporti ad un altro tampone che NECESSARIAMENTE deve essere negativo, per poter lasciare la quarantena. Che tu sia Totore, Mattarello o Mick Jagger.

Quindi, perché "vendere" comunicativamente conferme che poi - sai che figura di merda - potrebbero essere smentite?


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MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 23:34
Avatar utenteMessaggi: 625Iscritto il: 26 marzo 2013, 11:47
Mah...dire consapevolmente che è covid quando invece è un'altra cosa la ritengo una cosa impossibile, troppo alto è il numero delle persone coinvolte per non temere soffiate che avrebbero risonanza mondiale in termini di figuraccia se non fosse vero.
Certo che una risposta logica io non riesco a darla, non riesco cioè a capire da dove derivi questa sicurezza assoluta che Milano si farà regolarmente.
L'unica certezza deriverebbe solo dall'evenienza che Mick si fosse già negativizzato nel momento del comunicato che annunciava come certo il concerto di Milano. Altre possibilità non riesco a vederne.


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MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 23:45
Messaggi: 1822Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36
L'ho pensato anche io che fosse già negativo, ma allora perché spostare Berna che dopo domani?

No, non ha senso logico sta roba :-), come la giri e come la metti...


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MessaggioInviato: 15 giugno 2022, 23:58
Messaggi: 1822Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36
Magari a 79 quasi anni gli si è infiammata la prostata e ha trovato fosse più cool parlare di covid... che ne so...

E cmq Mick resta piuttosto inavvicinabile, anche in un carrozzone come quello degli stones, ed un piccolo segreto simil questo potrebbe riuscire a celarlo bene.

È solo un mio parere e la prostata una battuta, ma dato che non ha senso logico sta faccenda - a meno che non vogliano correre il rischio di rimandare Milano un paio di giorni prima, ed anche questo sarebbe MOLTO VERGOGNOSO - ho iniziato a pensare al complotto :-D


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 0:52
Messaggi: 228Iscritto il: 20 aprile 2007, 19:06
Ora vi faccio vedere un video di un cardiopatico (come qualcuno ha scritto) che a luglio avra' 79 anni

https://www.youtube.com/watch?v=I6FtkW6GrjA


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 8:59
Avatar utenteMessaggi: 321Località: TRADATE (VA)Iscritto il: 9 gennaio 2010, 2:11
Mettiamo il caso lunedì fosse positivo e oggi si sia già negativizzato, allora con sta storia del Covid non ce l'hanno raccontata giusta!


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 9:21
Avatar utenteMessaggi: 625Iscritto il: 26 marzo 2013, 11:47
Certo Jagger è un cardiopatico, nel senso che ha subìto una sostituzione di una valvola cardiaca, l'aortica. Sì è ripreso velocemente e alla perfezione soprattutto per l'assenza di fattori negativi, non è obeso o sovrappeso anzi tutto il contrario, sicuramente non è più fumatore da un pezzo, non è sedentario ma costantemente allenato. Inoltre l'intervento viene fatto senza tagli ma entrando direttamente per via endoscopica da una vena della gamba. Tutto ciò ha accelerato di molto la sua ripresa, ovviamente non vale solo per lui. Comunque tutti questi discorsi hanno il loro perché e giustamente ci poniamo molti dubbi e interrogativi, però alla fine quello che conta è che il concerto di Milano si faccia!


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 15:09
Messaggi: 3300Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Diciamo che in tour potrebbe fare a meno di andare in giro a fare il turista come nei video di Madrid e Monaco, senza mascherina, a bere birra e fare il comune mortale. Dovrebbe stare il albergo, chiuso in camera, al fresco e riposare in vista dei prossimi concerti visto che il pubblico ha pagato fior di soldi per vedere gli Stones e non una mummia che canta come come a Sanremo ferma col microfono in mano. Ha fatto il pirla in giro e si è beccato il covid, questa è la verità, e che cavolo!!!! Allora che stia in campana e che pensi a noi, le vacanze le fa a novembre visto che non ha il cartellino da timbrare. Io sono incazzato e veda di esserci il 21 perché è solo sua la responsabilità se ha il covid. La pandemia non è finita.


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 15:15
Avatar utenteMessaggi: 625Iscritto il: 26 marzo 2013, 11:47
14 GIUGNO 2022
Pazzo per Mick Jagger, la star che su Instagram non ti vende niente

Il Covid non deve fermare il tour degli Stones, ma nemmeno i giri turistici del cantante. Piccolo omaggio a una leggenda che usa il social delle immagini come il gruppo WhatsApp di famiglia
di CLAUDIO TODESCO

La prima cosa che ho pensato quand’ho saputo che Mick Jagger s’è preso il Covid nel bel mezzo del tour europeo dei Rolling Stones è stata: quindi salterà il concerto di San Siro? La seconda è stata: smetterà di andare in giro per le città a scattare foto come un turista qualunque? L’immagine che preferisco l’ha postata il 1° giugno. Sta in piedi di fronte alla vecchia Taberna de Angel Sierra, a Madrid. Regge una birra, è preso da lontano, ma si capisce che ha un sorrisetto furbo. Alla sua sinistra due tizi guardano altrove. Una ragazza sta uscendo dal locale. Mi chiedo se sappiano che quell’uomo poco appariscente che regge la sua caña de la tarde è una delle rockstar più famose di sempre.

Era diventata una piccola abitudine: quando sapevo che i Rolling Stones avevano cambiato città andavo sul profilo Instagram di Jagger per capire dov’era, cosa faceva. Mi colpiva il carattere ordinario delle immagini. Eccolo in un carosello di foto scattate durante il periodo delle prove del tour che gli Stones hanno fatto in Olanda, ora in controluce su un ponticello di legno, ora a gambe divaricate di fronte a un mulino. Commento del figlio Lucas, 23 anni: «Mi avevi detto che stai collezionando foto di mulini, papà, ma qui ne vedo solo due». Forse il ragazzo si stava vendicando dei commenti da boomer preoccupato che il padre lasciava qualche anno fa sulla sua pagina Instagram, tipo «attento all’acqua» sotto una foto in cui Lucas era in spiaggia coi piedi a mollo.

A Madrid, Jagger è sorridente di fronte alla fontana dell’angelo caduto all’interno del Parque del Retiro, è finalmente senza cappello di fronte a Guernica di Picasso nel Museo Reina Sofía, è chissà dove di fianco a un manichino e poi a uno spettacolo di flamenco dove suonano e cantano Paint It, Black. «Ci vediamo presto papà», commenta Jade Jagger, 50 anni, figlia sua e di Bianca.

La prima cosa che ho pensato quand’ho saputo che Mick Jagger s’è preso il Covid nel bel mezzo del tour europeo dei Rolling Stones è stata: quindi salterà il concerto di San Siro? La seconda è stata: smetterà di andare in giro per le città a scattare foto come un turista qualunque? L’immagine che preferisco l’ha postata il 1° giugno. Sta in piedi di fronte alla vecchia Taberna de Angel Sierra, a Madrid. Regge una birra, è preso da lontano, ma si capisce che ha un sorrisetto furbo. Alla sua sinistra due tizi guardano altrove. Una ragazza sta uscendo dal locale. Mi chiedo se sappiano che quell’uomo poco appariscente che regge la sua caña de la tarde è una delle rockstar più famose di sempre.

Era diventata una piccola abitudine: quando sapevo che i Rolling Stones avevano cambiato città andavo sul profilo Instagram di Jagger per capire dov’era, cosa faceva. Mi colpiva il carattere ordinario delle immagini. Eccolo in un carosello di foto scattate durante il periodo delle prove del tour che gli Stones hanno fatto in Olanda, ora in controluce su un ponticello di legno, ora a gambe divaricate di fronte a un mulino. Commento del figlio Lucas, 23 anni: «Mi avevi detto che stai collezionando foto di mulini, papà, ma qui ne vedo solo due». Forse il ragazzo si stava vendicando dei commenti da boomer preoccupato che il padre lasciava qualche anno fa sulla sua pagina Instagram, tipo «attento all’acqua» sotto una foto in cui Lucas era in spiaggia coi piedi a mollo.

A Madrid, Jagger è sorridente di fronte alla fontana dell’angelo caduto all’interno del Parque del Retiro, è finalmente senza cappello di fronte a Guernica di Picasso nel Museo Reina Sofía, è chissà dove di fianco a un manichino e poi a uno spettacolo di flamenco dove suonano e cantano Paint It, Black. «Ci vediamo presto papà», commenta Jade Jagger, 50 anni, figlia sua e di Bianca.

A Monaco di Baviera è fra cani, bambini, biciclette e gente che prende il sole. Fa lo scemo con un turista qualunque imitando il gigantesco Walking Man di Jonathan Borofsky di fronte alla sede d’una compagnia di assicurazione. A Liverpool va in Canada Boulevard e posa col Royal Liver Building sullo sfondo, non lontano dalla statua in bronzo dei Beatles. Gioca con le geometrie del museo sulla storia cittadina, posa col dito indice in alto di fronte all’Empire Theatre dove si esibì con gli Stones nel 1971, abbraccia sorridente la statua dell’eroina pop locale Cilla Black.
«Credo fermamente che tutte queste immagini siano photoshoppate», ha commentato qualcuno sotto una di queste foto. È un commento ironico e centra il punto. Il bello di queste immagini e forse anche la ragione che mi porta a cercarle è il senso di dislocazione che provocano. Sono foto di rockstar sullo sfondo di banali panorami urbani. Mick Jagger non dovrebbe essere lì. Le celebrità vere che guardiamo abitualmente su Instagram ci hanno abituati a magnifici e inaccessibili scenari oppure, per sollecitare un improbabile meccanismo di riconoscimento, in pose dimesse che sanno di falsa autocommiserazione.
Non Mick Jagger.
Lui non mette in scena la propria vanità, ma usa almeno in parte Instagram come se fosse un rullino di foto del 1982, posando di fronte ai monumenti o ad angoli curiosi delle città che visita. Anzi, sembra quasi la chat di famiglia su WhatsApp, quella in cui il nonno mostra a figli e nipoti dov’è, che cosa fa, come se la passa. Forse senza saperlo, con quelle immagini di una semplicità sconcertante rispetto agli standard odierni, con quelle pose per niente fighe, con quella noncuranza Jagger ci spiega che si può essere star anche così, con naturalezza. Lo può fare perché il suo status se l’è guadagnato altrove, non deve usare Instagram per crearlo o rafforzarlo. È una magia novecentesca, la banalità che diventa bella eccezione in quest’epoca in cui sono tutti fenomeni.
Oltre al talento e a tutto il resto, Jagger ha certamente avuto la fortuna d’aver fatto buona parte della carriera in un’epoca in cui la gente si doveva vestire, mettere le scarpe, uscire di casa, andare in un negozio per comprare musica. Ai cantanti si davano indirettamente i nostri soldi, non i like come oggi, quei like che le moderne popstar convertono in bonifici vendendo cose a noi preziosissimi follower. Abbiamo tolto di mezzo il volgarissimo denaro, abbiamo deciso che la musica era libera, ci siamo ritrovati con cantanti-influencer. Nella sua veste dimessa di euroturista per caso, vestito apparentemente senza grandi pretese (però con giubbotto di Prada, ci mancherebbe), Mick Jagger non vende nulla. Sembrerebbe scontato essendo lui ricco sfondato, ma non lo è. Ha bisogno di soldi, per fare un esempio, Billie Eilish che pubblicizza il suo profumo su Instagram posando con sguardo sognante e ispirato?

Tempo fa, a proposito dei suoi giretti, all’epoca durante le tappe americane degli Stones, Mick Jagger ha spiegato al Washington Post che non va in giro per scattare foto per Instagram. «Lo faccio perché non mi va di starmene chiuso in una camera d’albergo a guardare la tv. Non pubblico tutte le foto, alcune sono troppo strane. Ma girando si vedono cose inusuali, incontri gente, scambi due parole». Quando lo fa è accompagnato da una o due guardie del corpo. «In tutte le città» aggiunge «ci sono posti interessanti come un bel parco o un museo o qualche altra stranezza a cui non avresti pensato».

Quando gli hanno fatto notare la differenza fra la sua pagina Instagram e quella di altre celebrità, le cui foto sono studiate tanto quanto quelle di una campagna pubblicitaria, Jagger ha spiegato che non gli interessa offrire una versione superlativa di sé stesso. «Cerco di rendere l’atmosfera del posto, certo non voglio sembrare orrendo, ma questa cosa non ha a che fare con la vanità. Immagino sia una sorta di diario».

Forse perché negli Stati Uniti «vai a visitare un parco e sulla strada ti imbatti in cumuli di rottami industriali o in un centinaio di autogru parcheggiate», nelle foto europee c’è più turismo e meno degrado rispetto a quelle americane. Ce n’è però una bellissima scattata a Liverpool. Lui sta fronte a un muro pieno di graffiti. Per terra c’è quello che sembra un tosaerba mezzo scassato. In foto di questo genere, il senso di straniamento aumenta a dismisura. Dietro, però, non c’è alcuna estetica del degrado, Jagger non fa del poverty tourism, ma in qualche modo la sua sola presenza lì ci riporta alla realtà, ci fa improvvisamente sembrare ridicole le pose sofisticate delle altre celebrità.

A Dua Lipa che posa sulle gradinate d’una finta Wimbledon rinfrescandosi il collo con una bottiglietta di Evian e sotto commenti, veri o finti che siano, come «meravigliosa», «bellissima» e «regina», preferisco Mick Jagger in bici con tuta e caschetto, un nonno sportivo che s’è fermato a metà gita davanti al solito mulino a vento olandese per scattare una foto ricordo. E il figlio che lo prende per il culo.

https://www.rollingstone.it/musica/pazz ... te/644760/

Scusate la lunghezza, ma mi è molto piaciuto questo bel ritratto di Mick.
In effetti, e sta a pennello con quello che scrivi tu Rosso, anche stavolta Mick è andato molto in giro, ma non mi sento di condannarlo, ognuno è fatto a modo suo, Mick è Mick, unico nel panorama rock mondiale di tutti i tempi, prendere o lasciare e noi mi sa che prendiamo.


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 16:08
Messaggi: 3300Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
No, allora occorre chiarire una cosa: quando sei in tour, non vai in giro. Punto. La gente ha pagato fior di soldi per i concerti, quindi la tua priorità è fare una performance al 100 per 100, la priorità è il tour, non il tuo andare in giro a bearti delle bellezze del luogo. Dopo il tour puoi anche andare a Seregno se ti va, ma dopo però. Prima veniamo noi. Io non lo giustifico e non lo trovo affatto divertente.


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 16:32
Messaggi: 310Iscritto il: 18 marzo 2014, 16:17
Beh per me Mick Jagger non è un fottuto ometto del cazzo che deve rispettare la sua carrierina. Gli Stones incarnano la libertà, che faccia (e facciano) qualunque cosa voglia/vogliano. È quello che auguro a tutti. Goditi la vita, rilassati, prova a fare quello che vuoi.
Il concerto di Milano è uno dei tanti, può essere riprogrammato, annullato ecc... è solo uno dei mille concerti di una Rockstar inarrivabile.
Ad ogni modo credo che avere la capacità di donare la libertà, sia il prerequisito minimo per provare ad entrare in quel meraviglioso universo che noi definiamo "Stones".
Il resto è un incrocio in bianco e nero di quel personaggio di Crozza frustrato e del protagonista del film "The Fan, Il Mito" con De Niro.
Spero solo che Mick stia bene ed in salute. Il resto arriverà, come sempre.


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MessaggioInviato: 16 giugno 2022, 18:13
Messaggi: 228Iscritto il: 20 aprile 2007, 19:06
Ma come vi viene in mente di pensare che il principe delle rockstar possa fare il frate in tour!!!
Stiamo parlando di leggende che mentalmente vivono in altre galassie... :lol:
P.S. Non solo mentalmente <sg <rsi <tele


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