A great thank to our French friend JUMPIN' JACK FLASH of the site The World Is Stone for the beatiful words and the fantastic photos.
Hoping to see soon the friends of The world Is stone
Isy (The Donkeys Forever)

Scrivo da un pc con rete precaria e quindi saro' breve. Anche x me come x l'amico Sici rimane un po' di amaro in bocca x la fine di questa bella avventura rollingstoniana che dura dal 7/8 di luglio. Ma ce la faremo sicuramente ad inventarci qualcosa che ci permetta di divertirci ancora.
Qui a Nizza sono stati giorni molto belli oltre che per il concerto galattico degli Stones e devo dire anche x la prestazione spettacolare di Mick (secondo me migliora sempre e non ha mai cantato bene come in questo tour, infatti ho letto che da 2 anni prende lezioni di canto !!!!! E' veramente un grande)per la possibilita' che ho avuto di conoscere ragazzi carini e simpatici quali Pino (Keith 70) e Marco(It's A Gas), oltre che reincontrare
Lucia, daniela, Paolo, marcross,Silvio,Luciano Ornella,Roberto, Gianfermo,
e tutti gli altri amici di rollingstones italia e 2120.
Un abbraccio a tutti in particolare ad andrea Ruozzi, andrea pagano,Jacopo e Jad

Eccomi finalmente dopo 3500km in pellegrinaggio/vacanza fra Zurigo e Nizza sono rientrato a casa con mia moglie Teresa. Naturalmente colonna sonora delle decine e decine di ore passate in auto: solo loro, si spaziava dagli ufficiali ai bootleg… di tutto.
E' inutile che mi dilungo nelle review, tanto su Zurigo ho scritto la sera stessa del concerto e su Nizza ormai s'è scritto anche molto. Siamo tornati con un solo grande dispiacere e cioè quello non averli incontrati di persona e quello di aver girato per ore intorno a Nellcote ed esserci accontentati di averla vista solo da lontano senza poterci arrivare (nonostante i dettagliati sms di Jacopo).
In compenso ci ha dato una bella emozione il saluto ricevuto da Keith e Ronnie dalla loro suite dell'Hotel la mattina del concerto (seguiranno delle foto).
Altro bellissimo ricordo che ci ha lasciato Nizza, è il fatto di aver potuto conoscere Jacopo, Marco (It’s a gas), Isy, Jad, i genitori di Jacopo e tanti altri; e naturalmente anche la bellissima serata passata al King’s pub. Serata stupenda, difficile da dimenticare…
Al più presto seguiranno mie foto di Zurigo e di Nizza che si andranno ad aggiungere a quelle già pubblicate sugli speciali.
Un salutone a tutti….
Pino & Teresa.

Beato te che sei riuscito ad andare al King's Pub, io purtroppo sono riuscita ad arrivare a nizza solo nel pomeriggio dell'8.
Mi è spiaciuto perdermi l'incontro con chi scrive sul forum, accidenti. Mi ricordavo che tu andavi al concerto con tua moglie, e mi è successo di vedere un paio di coppie italiane e chiedermi se magari eravate voi..
Speriamo che si ripeta un altro concerto in europa la prossima estate...
ciao.

ciao anche io ero anizza per il concerto.scrivo solo ora perchè ho gironzolato ancora in po'prima di tornare a casa.il concero è stato fantastico,forse quello in cui li ho visti più in forma rispetto alle altre tre volte.anzi erano in super forma,forse hanno preso qualche ricostituente.quando li avevo li a tre metri di distanza ho capito che forse esistono,esistono veramente quei quattro scatenati.è stato come vedere la madonna.o forse di più.io ero in visibilio.se ci penso non me ne rendo ancora conto.mi dispiace che quello sia stato il mio ultimo concerto,volevo andare a londra,ma c'è troppo casino in giro.
io ci penso ogni giorno...e se facessero una nuova turnè il prossimo anno?io intravedo qualchwe bagliore.e voi?
ciao pietre

hola
dei 4 concerti che ho visto quest'anno (shanghai, milano, zurigo e nizza) lo metto al terzo posto, dietro zurigo - strepitoso - e shanghai - unico - ma davanti a milano, che ho veramente trovato penoso, emozione a parte.
nizza è stata una buona serata, senza picchi particolari e con una setlist che poteva essere migliore. di grande l'averlo vissuto con una cifra di amici sia di rsitalia che del 2120, fra tutti una 50ina. bello!
ciao
colditalianpizza aka marcross

ps vivaronwooddeirollingstones

oh, yes.. concordo in tutto caro compagno di concerto francese 8)

pubblico freddino, ma audio e imamgini incancellabili nei nostri occhi...

posto l'interessante approfondimento sulla "gita" di Ronnie a Nellcotte scritto da Christian Diemoz - visibile anche sul suo blog a questo indirizzo http://yesterdayspapers.splinder.com/
argomento che merita sicuramente un lungo discorso

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La gitarella di Ronnie
Visibile tramite questo link, la foto scattata dall’attivissimo team di "Rolling Stones Italia"
(da encomiare, non solo per lo “scatto”, ma anche per aver resistito alla tentazione di venderlo a un qualsiasi foglio gossipparo estivo) - mostra ciò che, raccontato semplicemente a parole, provocherebbe ilari commenti sulla credibilità, e sulle abitudini alcooliche, del narratore.

Nel pomeriggio del 7 agosto, alla vigilia del concerto dei Rolling Stones al “Palais Nikaia” di Nizza, il chitarrista Ronnie Wood – accompagnato da alcuni familiari - si è recato nei dintorni della Villa Nellecôte, luogo ove le Pietre nel 1971 scesero agli inferi, per riemergere soltanto mesi dopo con i nastri di “Exile On Main Street” ben stretti sotto il braccio.

Non occorre ribadire come quel periodo venga universalmente considerato quale “epoca dorata” degli Stones. Con il vento di “Sticky Fingers” e di un tour europeo magistrale in poppa, Mick Jagger fresco sposo di Bianca e la sopravvivenza agli anni sessanta dimostrata alle masse, i nostri erano assurti, a tutti gli effetti, allo status di divinità del rock.

L’esilio, per ragioni fiscali, sulla Costa Azzurra, ove avevano acquistato una serie di ville (Bill Wyman ne possiede ancor oggi una a Vence), non fece che far brillare ancor di più le corone di “their satanic majesties”. Le sessions di “Exile”, il disco che – comunque la si pensi – ha segnato un punto di non ritorno nella carriera delle Pietre, furono serene come un giro sulle montagne russe, anche perché la tranquillità di Villefranche-sur-mer venne letteralmente sconquassata dall’arrivo della brigata rotolante (e dal codazzo di pushers e zecche di varia natura che, nel giro di qualche settimana, non mancò di accorrere).

Il luogo è – da allora - meta di pellegrinaggi dei fans, pur se la lussuosa villa, nel mentre, è passata dalle mani di Keith Richards a quelle di un altro proprietario (tra l'altro, si dice, italiano). Fatto comprensibile. In fondo, chi, malato di rotolite acuta, non ha visitato almeno una volta la tomba di Brian Jones a Celtenham, o il 102 di Edith Grove, magari portandosi a casa una foto ricordo? Anche chi scrive confessa di essersi quasi perso nei meandri della collina di Villefranche, cercando la minuscola striscia d’asfalto, stretta tra la ferrovia e la vegetazione, che conduce a Nellecôte.

Resta però incomprensibile cosa abbia spinto là Ronnie Wood. Oltretutto, il mistero è reso ancor più fitto dal fatto che il compare di Keith Richards, all’epoca di “Exile”, se ne stava ancora al bar assieme ai “Faces” di Rod Stewart e quindi non fu della partita, che contava allora il boccoluto Mick Taylor.

Il desiderio di vedere un luogo mitico nella storia della band? Perché no, ma – al di là del fatto che ciò somigli tristemente alla volpe che va alla ricerca dell’uva - allora perché aspettare un concerto in zona? Perché arrivare fino al cancello e poi, notati alcuni fans (peraltro, non più numerosi delle dita di una mano), ordinare all’autista di invertire la marcia della Mercedes, quasi fuggendo? Perché non togliersi lo sfizio, contattando gli attuali proprietari (che, è verosimile pensarlo, non farebbero troppe difficoltà ad aprire le porte ad una rockstar), accordandosi magari per un periodo in cui la presenza di curiosi sarebbe stata sicuramente ridotta, se non nulla?

Altre congetture sulla gitarella di Ronnie sono senz’altro possibili, sospinte anche dalla smorfia respiratoria del nostro nella foto, ma decisamente fuori luogo, quindi da saltare a pié pari. Però, sarebbe interessante porre a Wood alcune domande. Senza cattiveria, né desiderando alimentare la querelle musicale sempiterna tra "woodaholics" e "taylorites", ma per il semplice fatto che, in assenza di spiegazioni e nelle circostanze che l’hanno contraddistinta, la “fuga” del chitarrista da Nizza a Nellecôte, più che farne uno dei tanti pellegrini del luogo in cui il Signore mandò sulla terra il rock-blues britannico, lo rende tristemente simile a un pirla come pochi.

Christian Diemoz

ragazzi sapete qualcosa di una registrazione audio - video del concerto???

:wink: 8)

Ciao Paolo
ad oggi non e' ancora apparso nulla ne video e ne audio, ma non dispererei soprattutto x quanto riguarda l'audio. nizza e' uno dei pochi concerti del ABB Tour europeo a non essere ancora apparso in rete.....ma
chissa !!!
Ciao
isy

grazie Isy,
però appunto il fatto che non sia ancora uscito nulla mi preoccupa...

e con la perquisizione fatta all'ingresso (almeno a noi del prato ) non so cosa possa essere entrato... due ragazzi davanti a noi stavano registrando qualcosa, ma prima dei fuochi a fine concerto si erano già dileguati

speriamo in bene!!
ciao ciao
Pa

ciao Paolo
ho provato a vedere concerti che in rete sono apparsi a sorpresa 2/3 mesi dopo. Quindi tutto e' possibile.
Good Luck

spèrem spèrem... :wink:

ciao ciao

Un po' di bei ricordi...

Questo e' x Paolo El Diablo : se gia' non lo sai da stasera e' in rete il concerto di Nizza. Visto che non dovevi preoccuparti ?
Ciao
Isy