Ascoltati piu' volte i brani su youtube

vi dico subito la mia preferita:
Live By The Sword

che non a caso vede la formazione completa con Bill e Charlie Grandi!!

Ha degli echi di 'It's only rockn'roll' e pompa alla grande



Il resto, boh, a tratti sono esaltato dal sentire ancora un album degli Stones nel 2023, a tratti perplesso

Le canzoni sono ben strutturate, ma sono troppo 'patinate', troppo vestite di suoni moderni. In certi brani non sembra nemmeno suoni Keith, il suono è troppo pulito, troppo pop

Sembra piu' un album solista di Mick con ospiti qui e li gli altri Stones, anzi in alcuni punti sembra di ascoltare quel gruppo che vedeva nei ranghi anche Mick, come si chiamavano, i SuperHeavy?

Facciamocelo piacere ovviamente perchè potrebbe essere davvero l'ultimo e allora visto in questa ottica, assume altro sapore

Però, quanta nostalgia dei 'veri' Stones !

Grande disco, non un capolavoro ma un grande disco, ancora ascoltato una volta sola, ma già dico che Live by the sword è da brividi, monumentale

E già il fatto che siano ancora capaci oggi, nell' anno di grazia 2023, a ottant'anni, di creare un brano che entra di diritto tra le perle della loro immensa discografia, mi dà uno stato di esaltazione e di ammirazione sconfinata per questi ragazzacci che non la vogliono smettere

E Depending on you dove la mettiamo...grande e pura ballata in stile Stones, anche qui brividi e cuore

Io non posso credere che dopo 18 anni questo sia il risultato di gente che ha fatto la storia del rock..capisco anche il fatto di essere al passo con i tempi ok..ma qui abbiamo oltrepassato i limiti..sono pezzi costruiti per piacere al pubblico americano musicalmente lobotomizzato..

Stamattina in macchina mi sono sentito Driving Me Too Hard almeno 5 volte... Sarà la B bender di Ronnie, ma c'è qualcosa di questo brano che mi affascina

È molto bello, melodia trascinante e grande tappeto chitarristico

Prima impressione dopo solo un ascolto: non é un disco degli Stones. E' un disco di Jagger con la band di accompagnamento e qualche ospite qua e là. Richards per vari motivi non ha più la forza di imporsi e gli sta bene così
Il miglior brano é Rolling Stone Blues

Recensione personalissima e un po' lunga.
Con cui però spero di offrire qualche spunto su cui confrontarsi e riflettere.
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"Nemmeno con l’aiuto di una pinta di birra riesco a sentire in “Hackney Diamonds” il suono unico perché imperfetto dei Rolling Stones. Ma per qualcuno (Andrew Watt su tutti) questo non è per forza un difetto, anzi! Chiariamolo da subito, in modo da sgomberare il campo da inutili fraintendimenti: nessuno si aspettava da questa release una inutile quanto improbabile copia di Exile On Main Street o di Let It Bleed. Bene, possiamo procedere.

Con questa release la ditta londinese specializzata nella riparazione di vetri offre di rilevante:

• 2-3 canzoni guidate dai riff di Mr. Jagger (where is Keith?)
• “Live By The Sword”, un pezzo con Bill Wyman e Charlie Watts che girano che è un piacere.
• “Dreamy Skies” un bel brano acustico accompagnato dalla slide guitar di Ronnie Wood.
• La convincente “Tell Me Straight” con Richards alla voce.
• “Bite My Head” in cui spicca un bellissimo assolo di chitarra dell’ex Faces, diretto e sporco il giusto.

Fuori luogo e altrettanto paraculo invece “Rolling Stone” il blues a chiusura del disco: un po’ come mettere Batistuta (quello di fine carriera, perché sono buono) nella rosa di una squadra di serie C. Nonostante la qualità del singolo il risultato, purtroppo, non cambia.

Il resto del disco? No comment.

La produzione mi ha ricordato quella degli ultimi lavori di Liam Gallagher - che potrebbe cantare senza problemi queste basi scritte per lui da chissà chi, spero non dal fratello. Anzi, “Hackney Diamonds” potrebbe essere tranquillamente un suo disco (non ci sarebbero differenze sostanziali) e qualcuno (come è successo) griderebbe pure al miracolo!
Eppure, se contestualizzato, questo album non è né ai livelli del bistrattato “A Bigger Bang” (in cui Keith Richards era vivo e vegeto, e si sentiva!) né ai livelli di un “Don’t Believe The Truth” – sempre per scomodare i fratelli Gallagher.

Ma alla fine questo “Hackney Diamonds” è un disco godibile? Per qualcuno sì. Da ascoltare tutto d’un fiato? Dipende da come state messi, in tutti i sensi. Da riascoltare? Non credo, perlomeno non subito.
Una cosa è certa: “Hackney Diamonds” nel bene e nel male è una fotografia del suo tempo (non solo da un punto di vista puramente musicale) e il giudizio complessivo sulla musica offerta cambia a seconda di chi consegna il compito in classe, se Jagger o i Rolling Stones.
Mi spiego meglio:

“Hackney Diamonds” è un disco normale, normalissimo, da 6 (forse pure qualcosa in meno) per gli Stones gruppo - che a questo punto della loro carriera avrebbero dovuto dedicarsi ad altri progetti artistici, addirittura antropologici ma che ancora una volta hanno scelto di percorrere la strada più semplice. È invece un disco "ottimo" per Mick Jagger solista che ancora una volta (e ad ottanta anni) fa l'occhiolino alle mode e ai suoni (tremendi) di oggi, in cui ripercorre quanto fatto in sessant’anni di onorata carriera accontentando tutti con un po' di rock, un po' di disco, e persino un po' di soul e blues! Per non parlare (dulcis in fundo) del duetto che non ti aspetti con nientepopodimeno che Lady Gaga! Insomma, la chiusura del cerchio in quello che sembra essere a tutti gli effetti il migliore album dei SuperHeavy! Cosa volere di più da un nonnetto che, nonostante l’età, riesce ancora a diversi e far divertire con del sano rock n’ roll?

Decidete voi da che parte stare e come ascoltarlo.

Detto tra noi penso di aver ucciso i miei idoli, come recitava una maglietta che Axl Rose era solito indossare sul palco ai tempi d'oro dei Guns N' Roses. Forse, a trent’anni, sono troppo vecchio per andare dietro ad una rock n’ roll band o (cosa più probabile) sono troppo esigente per esaltarmi con così poco.

Ma adesso ditemi: chi è il nostalgico?
Pezzi migliori: Live By The Sword, Tell Me Straight.

Perdonami ma trovo questo tipo di recensioni illeggibili, puzzano di snob lontano un miglio, Mick ovviamente viene chiamato nonnetto che ancora si vuole divertire, i classici cliché di chi si sente superiore a tutto e a tutti ed vuole illuminare tutti con la propria verità rivelata agli ignoranti.
Sono recensioni pilotate dall' egocentrismo, non dall' amore per la musica, questo è il mio parere

Sì sì, sono un egocentrico che sta senza motivo da più dieci anni su un forum dei Rolling Stones.
Vero

Su IORR vedo un bel forum con un topic per ogni brano. Più che fanatismo mi sembrano passione ed entusiasmo che, mi duole dirlo, un po' mancano in questa sede.
Secondo me è assurdo avere già un giudizio definitivo, critico o meno, su un album uscito da 10 ore.
Detto questo, mi zittisco e lascio che i vari ascolti si sedimentino. Poi deciderò se aprire qualche topic sui singoli brani, o se andare direttamente a iscrivermi su IORR.

Opss...pensavo che avevi riportato un articolo di qualche giornalista musicale, non mi sarei permesso di usare quei termini nei tuoi confronti e ti chiedo scusa.
Certo sono in disaccordo con te, ma ci sta

dopo vari ascolti confermo che questo album è meglio del patetico ABB, di sicuro non è un capolavoro ed è anche vero che da quella sensazione che sia più un album di Jagger che di Richards e questa è la nota dolente. il Sound mi piace ben felice che non ci sia Don Was se non in un solo brano...Confermo che Angry brano per adolescenti non è il migliore dell'album.

Picthfork
https://pitchfork.com/reviews/albums/th ... -diamonds/