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Indice  ~  Generale  ~  "Blue & Lonesome" il nuovo album 2016

MessaggioInviato: 4 dicembre 2016, 15:51
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11

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MessaggioInviato: 4 dicembre 2016, 17:34
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
leeds71 ha scritto:
Vorrei iniziare quella che nelle mie intenzioni vuole essere una breve recensione al nostro Blue and Lonesome con una citazione di Jimi Hendrix: ''Il Blues è facile da suonare, ma difficile da sentire''.
Gli Stones fin dagli inizi sono stati, tralasciando il discorso sul purismo, la band più brava non tanto ad importare il blues in Inghilterra quanto ad entrare nello spirito stesso del blues. Evidentemente quei cinque ragazzi seppur ancora ventenni erano totalmente immersi in quel bel sentire, qualcuno troppo. Ogni riferimento a Brian Jones è puramente voluto.Perché alla fine di bel sentire si tratta pur essendo Blue and Lonesome un disco riuscito a metà.
La (non) finalità era quella di partorire l'album nella maniera più genuina possibile, nel nome della spontaneità e dell'immediatezza. E se da una parte le recenti pubblicazioni della band di Jagger e soci soffrono di una produzione eccessiva (soprattutto in riferimento al mixaggio) e di un mai riuscito tentativo di riassumere in 14 brani tutta la storia musicale degli Stones, paradossalmente BAL soffre di una trascuratezza nella visione d'insieme. Trascuratezza probabilmente voluta e che non riguarda il suono, forse la cosa più bella e riuscita dell'album.Ascoltando BAL, praticamente, si entra nella stessa stanza degli Stones, con i loro fantasmi, le loro vecchie chitarre, con la batteria sempre impeccabile di Charlie Watts, si è in poche parole faccia a faccia con il Diavolo.
Ad ogni modo partorire un album di cover blues non è stata mai cosa facile, il rischio di cadere nel ridicolo o nella sterile riproduzione scolastica dei brani è dietro l'angolo. Per uno come me che segue gli Stones da sempre ed è amante del genere, non era e non è certo un reato aspettarsi un qualcosa di più filologico da questo LP. Una celebrazione del blues in toto, un tributo ai loro maestri ed alle due loro guide Stu e Jones, un ripercorrere a ritroso tutti i maledetti incroci del blues, una colonna sonora per il prossimo film di Scorsese dedicato al blues.
Cosa c'è qui? Tanto mestiere, alcune volte un ben esposto esercizio di stile alternato a grandi momenti in cui l'esigenza comunicativa straripa come un fiume in piena (Little Rain e All of Your love) e rilascia sul terreno paludoso del blues tutte quelle influenze che in altri brani non emergono. Dov'è la lezione di Captain Beefhart, il destrutturatore del blues, una delle figure più influenti del (non) blues? Personaggio stravagante (ed è un eufemismo) verso cui gli Stones hanno un debito enorme quasi quanto quello che hanno nei confronti di Little Walter e Muddy Waters. Dov'è il guizzo di Keith Richards (l'altro assente insieme a Brian Jones ed un sempre fastidioso Mick Taylor)? L'assolo monocorda, il brivido nell'imprecisione, l'assolo sgangherato, il dettare un tempo barcollante e sempre sul filo del rasoio. Quella che risulta essere l'assenza (non sempre negativa) del pirata, sottolineata anche da una bella recensione di Rolling Stone America e da non confondere con il rispetto del verbo o con il gusto verso l'essenzialità, mette però in risalto anche un brillante Ronnie Wood, in passato sempre dietro le quinte. Bellissimo e sentito il suo solo in Everybody Knows About My Good Thing, più di quello di Eric Clapton alle prese con la slide guitar. Un blues lento, la velocità giusta, perfetta ed ideale per un ex compagno quale Mick Taylor e sopratutto un blues cantato da un qui divino Mick Jagger.
Questo mi sembra un album con un inizio un po' debole, avrebbe funzionato di più una Hate To See You Go seguita da una intensa Hoo doo Blues che sembra esser uscita da un qualsiasi lavoro di Ry Cooder. Un album in cui manca una 'Back of my hands' molto più spontanea e sentita di altri brani qui inseriti e ancora un album con delle scelte un po' ripetitive. Poco pianoforte, niente sax, solito e prevedibile solo d'armonica, effetto retrò applicato alla voce di Mick su praticamente ogni brano. Scelte che non sono sbagliate, ma che meglio avrebbero reso su dei singoli brani più che su un intero album, brani blues che sarebbero stati perfetti in un doppio album in prevalenza di inediti.
In definitiva questo non è affatto un brutto disco, neppure una freccia che non ha centrato il bersaglio. E' semplicemente un album necessario alla storia moderna degli Stones, che a quanto pare, non hanno nessuna voglia di fermarsi. Tuttavia non siamo neppure davanti ad un album così indispensabile.
Fatevi un regalo, ascoltatelo così, con questi brani ed in questo ordine.

1. Hate to see you go
2. Hoo doo Blues
3. The Storm
4. When You're gone
5. Back of my hands
6. Everybody knows my good thing
7. Ride'em on down
8. Commit A Crime
9. Keep up blues
10. I'm gonna drive
11. I can't quit you baby
12. All your love
13. Little Rain
14. Watching the river flow

....leggendo questa recensione e poi quella pubblicata nel link qui sopra balza subito all'occhio quanto le recensioni siano sempre pareri personali, anche quando ci si sforza nell'esercizio dell'obbiettività.
""""solito e prevedibile solo d'armonica""""
""""Ma è soprattutto il suo lavoro all`armonica a impressionare per qualità e varietà"""
Comunque belle recensioni, anche se io non gli do mai peso, ne quando sono positive, ne quando sono negative, in quanto le ritengo sempre opinioni anche quando sono scritte da critici blasonati.


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2016, 19:16
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Blue & Lonesome non è il disco di Mick Jagger o di Keith Richard, è il disco degli Stones. E’ importante sottolinearlo. Voluto fortemente da tutta la band. E’ amore puro per la musica.

Il blues è musica d’istinto e gli Stones lo sapevano bene. L’inizio del loro percorso parte da li. Il blues nero è la fonte della loro futura grandezza. Sarà per sempre parte di loro, sangue e sudore della pelle, fondamento essenziale per la costruzione di tutto ciò che in loro e, nella loro musica, è ribellione, sregolatezza, caos e natura animalesca. Blue & Lonesome è la testimonianza vivente di tutto ciò, è il sunto di una vita sbandata, è la strada percorsa fin qui, è istinto primordiale. La potenza del suono è ciò che più colpisce, che ci lascia senza parole per controbattere anche un pur minima critica negativa. Non c’è un solo brano che sia al ribasso, la loro interpretazione del blues di remota e antica fattura, è scarna e lasciva, sporca e musicalmente modernissima. Gli Stones qui sono feroci e potenti, nessun fronzolo e nessun atteggiarsi, tutto è disarmante, essenziale e tirato per la gola, tutto trasuda di acqua da scantinato e polvere di garage. Partendo dall’armonica implacabile di Just Your Fool si sprofonda in un Commit A Crime spietato e di colpo sei avvolto in Blue and Lonesome, una fantastica All Of Your Love e, ormai senza fiato, arriva tirata e violenta, I Gotta Go. Clapton ci mette del suo in Everybody Knows About My Good Thing ed è un salto da paura e ritorna in I Can’t Quit Your Baby maestoso, calmo e immensamente blues. Hoo Doo Blues e Ride ‘em on down sono puro sangue blues, Little Rain è un sontuoso tributo al quella feccia di Jimmy Reed e Just Like I Treat You graffia e taglia da far male. Blue & Lonesome è un disco mostruosamente bello, istintivo, brutale, animalesco. I critici blasonati di famose riviste possono così affannarsi a cercare un punto negativo ma qui non ce ne nemmeno uno, qui è un’altra storia, un altro pianeta, tutto è perfetto e sgangherato allo stesso tempo, è la vecchia strada amata da sempre, qui sono gli Stones e il vecchio, antico blues dell’anima. Nient’altro. Semplice e dannato.

Rosso57 recensione personale di Blue & Lonesome


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MessaggioInviato: 5 dicembre 2016, 20:08
Avatar utenteMessaggi: 1009Località: PistoiaIscritto il: 27 marzo 2014, 21:02
Premesso che devo ancora ascoltarlo bene per poter giudicare, non credo che un critico che scrive su famose riviste sia il primo imbecille: come ha detto qualcuno ogni recensione è intrisa dei gusti di chi recensisce. Semplicemente basta non far influenzare l'ascolto da ciò che viene detto: ascoltare per me significa vivere un album e ognuno lo vive a modo suo

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MessaggioInviato: 5 dicembre 2016, 21:32
Messaggi: 177Iscritto il: 10 luglio 2006, 16:28
Hai ragione Wield.. mi era sfuggito il titolo del nuovissimo disco...


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MessaggioInviato: 5 dicembre 2016, 23:41
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
Qualche considerazione in ordine sparso! Il video di 'Ride 'em on down' ha già 4 milioni di visualizzazioni. Puo' anche non piacere, ma e' particolare, furbo, accattivante, con una bravissima e bella attrice...ottima strategia. L'album si appresta a raggiungere il primo posto in diverse nazioni.
Cosa cambierà nell'ottica di un eventuale nuovo album di materiale originale? Siamo sicuri che adesso non cambieranno le carte in tavola?! Non possono far finta di niente, sopratutto Mick con il suo eclettismo e voglia di sonorita' moderne. Questo successo è un segnale: la gente ama ancora la vecchia buona musica. Vi riporto le parole di Keith di poco tempo fa, che sono molto indicative e quasi profetiche, come se immaginasse il successo di B&L e volesse già lanciare segnali al suo collega:
"I don‘t want to make any decisions about this until this record (Blue and Lonesome) comes out, because I think it might radically change Mick‘s attitude; it might change mine. I want to see the fallout from this record before I decide wheteher I want to record 40 of Mick‘s songs or whether he wants to sit down with me and record some songs together. That‘s my thing"
Come a dire: 'amico, te avrai anche dato 40 demo gia' pronte a Don Was, ma se il materiale 'vecchia scuola' dovesse andare bene, ti siedi di fianco a me e registriamo, con calma, partendo da un idea...come ai vecchi tempi".

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MessaggioInviato: 5 dicembre 2016, 23:53
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
"Premesso che devo ancora ascoltarlo bene per poter giudicare, non credo che un critico che scrive su famose riviste sia il primo imbecille"

Molti di questi autorevoli giornalisti o critici musicali non vedono l'ora che i Rolling si levino dalle palle e in più spesso sbagliano il nome di chi suona la chitarra solista o ritmica o peggio ancora sbagliano il tiolo dell'album sul quale stanno scrivendo e per finire non scrivono con l'anima, non scrivono emozioni, non scrivono col cuore ma stanno li a fare tecnicismi inutili e noiosi e francamente a me, personalmente, mi hanno stufato. A me eh!!!Poi ognuno la pensa come vuole, ci mancherebbe!!!

rosso57 <)


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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 0:16
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
Il disco nuovo si farà, è in calendario, l'ha confermato anche Charlie dicendo che Mick e Keith vogliono farlo e che sicuramente ci sarà, le ottime vendite di BAL non possono che incentivare l'entusiasmo della band e della Universal a far uscire un disco nuovo nuovo a stretto giro di posta per sfruttare la scia favorevole magari con un Tour a supporto...
Come diceve Mark l'unica cosa da vedere ora è che tipo di disco sarà...Io credo che il successo per certi versi inaspettato dell'album Blues faccia riflettere e "virare" Mick verso sonorità più "Old school", anche se potrebbe anche essere che invece spiazzino tutti e facciano un disco più "eclettico" e moderno come era nelle intenzioni di Mick...Sarà molto interessante vedere la situazione che strada prenderà, staremo a vedere...L'unica cosa certa a questo punto è che il disco di inediti ci sarà...


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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 0:32
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
Secondo me l'album ci sarà, c'è già, è quasi completamente terminato. Non.penso che ci saranno dei grossi capolvolgimenti o ripensamenti da parte di Mick. Se mesi fa sono entrati in studio con una certa idea di album, con un suono e con delle scelte musicali specifiche beh vorrei a questo punto ascoltare l album nello stesso modo con cui è stato pensato. Gli album con troppi cambiamenti in corso d'opera, più produttori, troppo lavorati non mi fanno impazzire o perlomeno perdono pezzi per strada. Chinese Democracy docet.

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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 0:35
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
mailexile ha scritto:
Il disco nuovo si farà, è in calendario, l'ha confermato anche Charlie dicendo che Mick e Keith vogliono farlo e che sicuramente ci sarà, le ottime vendite di BAL non possono che incentivare l'entusiasmo della band e della Universal a far uscire un disco nuovo nuovo a stretto giro di posta per sfruttare la scia favorevole magari con un Tour a supporto...
Come diceve Mark l'unica cosa da vedere ora è che tipo di disco sarà...Io credo che il successo per certi versi inaspettato dell'album Blues faccia riflettere e "virare" Mick verso sonorità più "Old school", anche se potrebbe anche essere che invece spiazzino tutti e facciano un disco più "eclettico" e moderno come era nelle intenzioni di Mick...Sarà molto interessante vedere la situazione che strada prenderà, staremo a vedere...L'unica cosa certa a questo punto è che il disco di inediti ci sarà...


Quanto vorrei essere presente al primo giorno di sessioni post BAL!! Nel momento in cui dovranno mettersi seduti e dire: 'Che facciamo, riprendiamo in mano i 6/7 pezzi delle scorse sessioni, o ripartiamo da zero?'. Sono proprio curioso di vedere cosa faranno e se non ci sarà qualche tensione. Del resto, potrebbe anche succedere che Mick consideri un episodio a se stante il buon vecchio BAL, e spinga comunque verso un progetto differente, moderno, eclettico...e magari a Keith non vada per niente bene. Adesso può succedere di tutto!

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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 0:42
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
leeds71 ha scritto:
Secondo me l'album ci sarà, c'è già, è quasi completamente terminato. Non.penso che ci saranno dei grossi capolvolgimenti o ripensamenti da parte di Mick. Se mesi fa sono entrati in studio con una certa idea di album, con un suono e con delle scelte musicali specifiche beh vorrei a questo punto ascoltare l album nello stesso modo con cui è stato pensato. Gli album con troppi cambiamenti in corso d'opera, più produttori, troppo lavorati non mi fanno impazzire o perlomeno perdono pezzi per strada. Chinese Democracy docet.

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Leeds io la penso come te, ma credo che questo grande inaspettato successo possa cambiare qualcosa e penso che Keith abbia guadagnato altro peso specifico (l'input della 'svolta' blues è stato suo), in aggiunta al buon successo di un altro lavoro vecchia scuola come Crosseyed Heart. Non vorrei che passasse all'incasso, e chiedesse più voce in capitolo, come ha lasciato intendere nelle dichiarazioni che ho riportato poco fa. E più voce in capitolo significherebbe un modo diverso di lavorare, quindi meno demo più lavoro di squadra

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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 3:12
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
...da come è stato raccontato come è nato questo album, non mi sembra proprio che l'input l'abbia dato Keith !


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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 8:43
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
Vasco rileggiti le varie interviste...

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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 8:49
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
È stato Keith a dare il via ai pezzi blues, in un momento in cui le cose non giravano per il verso giusto con il nuovo materiale.

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MessaggioInviato: 6 dicembre 2016, 9:09
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
Questa è una delle tante:
"The band was “a little unsure of the studio and the sound of it,” Mr. Richards recalled. So it fell back on the blues. “I looked at Ronnie and said, ‘Let’s put a hold on this new stuff while we try and figure things out and get the room warmed up. O.K.: ‘Blue and Lonesome.’"
While planning for recording sessions, Mr. Richards recalled, he emailed Mr. Wood, urging him to learn “Blue and Lonesome” by the Louisiana-born singer and harmonica player Little Walter.

“If Keith says something like that, there’s a reason for it,” said Don Was, the Stones’ longtime co-producer. “I don’t think he meant, ‘Go do this because we’re going to do a blues album.’ More like, ‘Let’s apply the principles of “Blue and Lonesome” to what we’re doing here.’”

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