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Indice  ~  Generale  ~  "Blue & Lonesome" il nuovo album 2016

MessaggioInviato: 1 dicembre 2016, 17:25
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
In un'intervista Ronnie disse una cosa tipo -abbiamo suonato un paio di brani live dal nuovo album di cover blues, ma io vorrei suonarli tutti dal vivo-. Beh ! Sarebbe bello se lo facessero, lo stadio magari non è il luogo ideale, ma potrebbero optare per qualche data in posti più piccoli. Speriamo.....


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MessaggioInviato: 1 dicembre 2016, 17:27
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11

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MessaggioInviato: 1 dicembre 2016, 19:40
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
Ti quoto anche le virgole, Vasco.
Un bel concerto di blues. Piccola venue e due o tre ospiti, tipo appunto Clapton.

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MessaggioInviato: 1 dicembre 2016, 22:42
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
Appena ascoltato. Che roba! Una goduria dall'inizio alla fine! Il tris Blue and Lonesome-Hodoo Blues-Little Rain è da brividi!
Nulla da fare, una spanna superiore a tutti, da sempre e per sempre!
PS: dopo aver ascoltato un lavoro così genuino, 'caldo' ed avvolgente, ho capito perché Mick non ha voluto la pubblicazione del troppo perfetto e 'glaciale' album con i Red Devils.

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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 0:15
Messaggi: 9Iscritto il: 22 settembre 2015, 13:59
mark77 ha scritto:
Appena ascoltato. Che roba! Una goduria dall'inizio alla fine! Il tris Blue and Lonesome-Hodoo Blues-Little Rain è da brividi!
Nulla da fare, una spanna superiore a tutti, da sempre e per sempre!
PS: dopo aver ascoltato un lavoro così genuino, 'caldo' ed avvolgente, ho capito perché Mick non ha voluto la pubblicazione del troppo perfetto e 'glaciale' album con i Red Devils.

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ciao mark77 piacere di conoscerti e felice che tu abbia ascoltato il disco, anche io son qui che faccio fatica a fare altro e una volta pigiato play è difficile pigiare stop :D oggi vado matto per just like i treat you. bella varietà di grooves e nessuna noia. i meglio


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 4:25
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
....non sei il solo, lo sto ascoltando in continuazione da ieri ! Ma la cosa incredibile è che non mi ha ancora stancato. Comunque ascoltandolo capisco anche il perché hanno deciso di pubblicarlo....!
Altra cosa che a me sta a cuore è ascoltare un Ronnie così, credo che oggi che lui è sobrio si rende conto di avere poco inciso in passato e oggi vuole giustamente avere la possibilità di essere considerato e riuscire a conquistare i fans degli Stones. Oggi lui ha questa grande possibilità, grazie anche ad un Keith a mezzo servizio, la cosa bella però è vedere Keith contento e felice e orgoglioso, forse il fatto che sia un suo grande amico la ha avuta vinta sulla rivalità.


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 9:12
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
Ora capisco i commenti positivi su Mick, in particolare quelli di Keith. E capisco anche come quest'ultimo se la sia goduta alla grande e vada fiero di questo lavoro.
Non c'è enfasi o fanatismo, questo è un grande album sul quale credo non abbiano niente da ridire neanche i puristi del blues. Ora posso dirlo: benedetto quel giorno di dicembre 2015 nel quale hanno avuto qualche problema con i pezzi nuovi!! E lo dice uno che aspettava (e continua ad aspettare...) i pezzi originali con tanta impazienza, e si immaginava in album di cover blues noioso e patinato. Mi hanno servito!

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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 16:58
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
mark77 ha scritto:
Ora capisco i commenti positivi su Mick, in particolare quelli di Keith. E capisco anche come quest'ultimo se la sia goduta alla grande e vada fiero di questo lavoro.
Non c'è enfasi o fanatismo, questo è un grande album sul quale credo non abbiano niente da ridire neanche i puristi del blues. Ora posso dirlo: benedetto quel giorno di dicembre 2015 nel quale hanno avuto qualche problema con i pezzi nuovi!! E lo dice uno che aspettava (e continua ad aspettare...) i pezzi originali con tanta impazienza, e si immaginava in album di cover blues noioso e patinato. Mi hanno servito!

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....su IORR i commenti negativi ci sono e ce ne saranno....figurati ! Quelli criticherebbero la loro mamma per come li hanno partoriti. :D
Intendiamoci la critica è sempre benvenuta anche quando è negativa, ma a volte ho la sensazione che alcuni utenti sono critichi a prescindere, in quanto non considerano più i RS in grado di fare qualcosa di grande, altri non Taylor no party a prescindere ecc.
Ma io credo invece che questo album faccia felici i fans stoniani che amano il blues e i RS degli anni 60, io ci trovo molte affinità. L'armonica, la mancanza dei fiati e il blues riporta a quegli anni fantastici ma con un suono sporco ma moderno. In pratica potrebbe esserci anche Brian lì con loro.....


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 18:10
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
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ROLLING STONES/ "Blue & Lonesome": Jagger e Richards sono ancora "americani immaginari""

E' ora che ce ne stiamo zitti e facciamo salire Howlin' Wolf sul palco". Così, sfrontatamente come solo loro sapevano essere, Brian Jones invitò il presentatore dello show televisivo americano Shinding! a farsi da parte. Gli Stones avevano accettato di apparire al programma solo se fossero stati invitati anche il citato bluesman e l'altra leggenda Son House.

Jones, Jagger e gli altri si siedono rispettosamente per terra in mezzo al pubblico e lasciano il microfono al gigantesco, in tutti i sensi, musicista di colore. Negli Usa, in quel maggio del '65, non era ancora stato approvato pienamente il diritto di voto per i neri. Il Voting Rights Act infatti sarebbe arrivato di lì a poco.

In questo episodio è contenuta tutta l'anima del gruppo: farsi da parte davanti a chi è veramente un musicista blues e trasgredire ogni regola imposta, anche quella della legge. Sempre in nome della musica (che, come abbiamo detto più volte, ha cambiato di più il mondo di qualunque Fidel Castro).

Tre anni prima, Mick Jagger aveva pubblicato un piccolo annuncio su una rivista musicale inglese, specificando chiaramente che loro non erano una band di "rock'n'roll", ma di R&B e blues, chiarendo che non volevano essere confusi con qualcosa di commerciale.

E' risaputo che l'anima blues del gruppo era Brian Jones, e che uno dei motivi dei dissapori che lo portarono poi, complici le droghe, a essere allontanato dalla band era che il suo gruppo (perché fu lui a metterli insieme) si fosse allontanato troppo da quella musica, diventando ben altro.

"Blue & Lonesome", il primo disco dei Rolling Stones dopo undici anni, registrato in tre giorni dopo che la band era entrata in studio per vedere se riuscivano a incidere canzoni nuove, non dovrebbe suonare dunque come una sorpresa per qualunque conoscitore degli Stones. Nella ristampa deluxe di "Some Girls", ad esempio, l'ultimo grande disco della band, erano contenuti diversi brani che suonano né più né meno che come questi, anche quelli registrati per divertimento.

La sorpresa è che la forza trainante di questo nuovo lavoro è un superlativo Mick Jagger, in fortissima quando canta e devastante quando suona l'armonica. E' lui che si tira dietro il gruppo, con Richards e Wood che si limitano a macinare riff di accompagnamento e il solito Charlie Watts a pestare con precisione infallibile.

L'entusiasmo dell'anziano cantante è evidente sin dal primo brano, Just Your Fool, una composizione del 1960 di Little Walter, mentre il suono dietro di lui esplode violento e grezzo, quasi al limite della distorsione. "Blue & Lonesome", il primo disco in oltre 50 anni di carriera degli Stones a contenere solo brani altrui, alfine è meno blues di quanto avrebbe dovuto essere: è punk, è calore bianco, è rock'n'roll diretto e fragoroso. Il blues vero e proprio esce fuori solo nei due brani che vedono la presenza di Eric Clapton, anche lui tirato fuori dalle "acque fangose" in cui riposa da decenni, finalmente gioioso anche lui di suonare quello che ama veramente: Everybody Knows About My Good Thing, un pezzo inciso da Little Johnny Taylor, e composto da Miles Grayson e Lermon Horton del 1971 e I Can’t Quit You Baby scritta da Willie Dixon e incisa da Otis Rush nel 1956.

Il blues, nel resto del disco, è sottinteso, come da sempre i musicisti bianchi hanno sempre fatto, perché inevitabilmente impossibilitati a possederlo veramente, ma non per questo è meno appassionante e travolgente, anzi viene rilanciato come qualcosa che trascende ogni definizione.

La title track, ancora di Little Walter, incisa nel 1956, è in questo senso epicamente straordinaria: probabilmente Mick Jagger non cantava così bene dai tempi di "Sticky Fingers". Quando invece canta "you put poison in my coffe" (in Committ a Crime di Howlin' Wolf) Jagger rende reale un mondo di vizi e violenze che ovviamente lui non ha mai visto e toccato, ma che è stato ed è reale nel momento in cui lui lo canta, rendenone così testimonianza.

Quando poi parte a soffiare nell'armonica è incontenibile, come in I Gotta Go, sempre di Little Walter, l'autentico punto di riferimento di questo disco, e per un attimo sembra di vedere gli Stones di Brian Jones esibirsi al Marquee nel 1962 quando il rock'n'roll per loro era roba da ragazzine.

In Hoo Doo Blues (incisa da Lightnin' Slim nel 1958, scritta da Otis Hicks e Jerry West) Jagger più che un cantante di colore sembra quel ragazzino dalla pronuncia cockney maleducato e malizioso che era a inizio carriera, e la magia neraafroamericana di cui si canta nel brano viene evocata ma non invocata.

Alla fine "Blue & Lonesome", i cui brani storicamente risalgono al periodo anni 50 e 60, più che un tributo al blues è un tributo agli Stones stessi, quelli che erano prima di diventare la più grande rock'n'roll band del mondo. E' un divertimento e va preso in questo senso. Manca del tutto la ricostruzione filologica e storica che ad esempio Dylan ha fatto con i suoi ultimi dischi dove ha riportato di schianto, in modo realista ed emozionante, di attualità un repertorio perso nella notte dei tempi.

Gli Stones invece sono ancora, e probabilmente è un bene, quei ragazzi che sognavano di essere "americani immaginari", seduti per terra ai piedi di Howlin' Wolf, consapevoli della immensa distanza che li separa: "Was that ok?", andava bene? chiede un incerto Mick Jagger alla fine dell'ultimo pezzo, chiudendo così il disco con una domanda che dice tutto.

http://www.ilsussidiario.net/News/Music ... /2/735398/


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 18:14
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
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Gli Stones sulla prossima copertina di Buscadero.
DISCO DEL MESE | THE ROLLING STONES, Blue & Lonesome

http://www.buscadero.com/archivio/2016- ... mbre-2016/


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 18:21
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
leeds71 ha scritto:
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ROLLING STONES/ "Blue & Lonesome": Jagger e Richards sono ancora "americani immaginari""


Bellissimo articolo!
PS: quanto mi piace Hoo Doo Blues!

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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 18:23
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
mark77 ha scritto:
leeds71 ha scritto:
E' curioso, e al tempo stesso entusiasmante, il fatto che le due riviste che, per il momento, hanno recensito l'album abbiano diversi brani preferiti.
Mojo non cita tra le key tracks I Can’t Quit You Baby con Clapton ma Little Rain, Blue and Lonesome e Hoodoo Blues.

Solo a leggere il nome degli autori di questi classici del blues mi vengono i brividi.


E mi pare che non citino neanche i due pezzi usciti sino ad ora!
Io punto su Hoodoo Blues!

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...avevo fatto bene a puntare su quel pezzo!!
:-)

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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 20:15
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
L'ho ascoltato una volta. Ancora non so dire con precisione.
Devo entrarci dentro (pur ascoltando in prevalenza blues), ma alcuni momenti mi sembrano francamente deboli.
Al momento mi piace la prima traccia con Eric Clapton, Everybody knows about my good thing e anche Hoo Doo Blues che pare esser uscita da un album di Cooder in cui però il maestro della slide non suona.

Keith è il grande assente, in grande solitudine e non è cosa da poco.


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 21:00
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
leeds71 ha scritto:
L'ho ascoltato una volta. Ancora non so dire con precisione.
Devo entrarci dentro (pur ascoltando in prevalenza blues), ma alcuni momenti mi sembrano francamente deboli.
Al momento mi piace la prima traccia con Eric Clapton, Everybody knows about my good thing e anche Hoo Doo Blues che pare esser uscita da un album di Cooder in cui però il maestro della slide non suona.

Keith è il grande assente, in grande solitudine e non è cosa da poco.


A me sembra che tutto sia magnificamente al suo posto, anche il Keith che accompagna e fa semplicemente il suo dovere. C'è già Ronnie che brilla, c'è un Mick incredibile... non servivano altri virtuosismi. Mi pare un album blues perfetto, anche nel suo non essere troppo pulito o patinato.

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MessaggioInviato: 2 dicembre 2016, 21:07
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
https://m.youtube.com/watch?v=8Ao4qrvNt_0

La fila per il disco degli Stones...chi l'avrebbe mai detto?!

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