la nostra Carla ci ha gentilmente passato quest'intervista del 1975 a Stu che ha tradotto dall'inglese, grazie!
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QUINDICI ANNI CON GLI STONES
un'intervista con Ian Stewart di Lisa Robinson (1975)
Ian Stewart ha fondato i Rolling Stones con Brian Jones nel 1962 e da allora è con la band. Suona il pianoforte sia nei concerti che in studio, dove coordina anche le registrazioni, ha il titolo ufficiale di "road manager" e si autodefinisce "segretario della ditta". E' impossibile immaginare, per chi frequenta l'entourage degli Stones, un mondo senza Stu. Durante il tour americano del 75, ho insistito per avere questa intervista con lui, l'unica che lui abbia mai rilasciato. L'intervista qui riportata è stata fatta ad Atlanta il 31 luglio 1975 e a New York il 13 Agosto 1975.
COME E' INIZIATA LA TUA COLLABORAZIONE CON GLI STONES?
Ho conosciuto Brian nel 61 credo, e lui voleva fondare a tutti i costi un gruppo di blues puro. Brian aveva già suonato jazz tradizionale e sapeva suonare piuttosto bene la chitarra alla Django Rehnardt. In Inghilterra i diversi tipi di jazz hanno sempre avuto un largo seguito, e l'unico stile che non era molto conosciuto era quello pubblicato dalla Chess Records, che era roba per collezionisti, e Brian era molto infervorato su questa cosa. Stava cercando di trovare musicisti con la stessa passione per fondare un gruppo. Io un po' conoscevo questo tipo di musica perchè mi piaceva e possedevo un paio di dischi abbastanza sconosciuti e attraverso Alexis Korner - che era una specie di punto di riferimento - ci siamo incontrati con Mick e Keith; avevamo un altro chitarrista, ma Mick disse che non se ne farebbe fatto nulla a meno che non si fosse unito pure Keith. Portarono Dick Taylor come bassista ed ebbero diversi batteristi. Comunque c'era un confine tra il R&B come lo suonavamo noi e il rock and roll, e questa linea di confine passava per Chuck Berry. Jeff Bradford non amava Chuck Berry perchè lo riteneva troppo commerciale, invece a Keith piaceva Berry. Io avevo quasi tutti i suoi dischi, ma non avevo mai visto suonare quello stile. Appena Keith iniziò a suonare Sweet Little Sixteen scoccò la scintilla, fu l'inizio di tutto.
Iniziammo a suonare nei pub, a fare prove, ma niente di serio. Beh, l'unico lato serio della cosa erano le prove, in fondo non facevamo poi molti concerti.
QUANDO SUCCEDEVA QUESTO, NEL 62?
Mah...credo fosse il 63 (in realtà Stu si riferisce alla fine del 62)
COSA FACEVI DURANTE IL GIORNO?
Lavoravo per l'ICI (azienda chimica). Ero l'unico con il telefono così ero in contatto con i gestori dei locali e organizzavo tutto io. Ero l'unico con la macchina.
QUANDO ENTRO' IN SCENA ANDREW OLDHAM?
Non ricordo se era il 63 o il 64 (era il 63). Era estate. Andrew venne a vederci quando iniziavamo a farci notare a Richmond, a un paio di giornali iniziarono a parlare di noi. Andrew era un PR fondamentalmente. I Beatles all'epoca erano già famosi, e lui aveva un sogno.
COSA PENSAVI DEI BEATLES?
Pensavo che fossero dei bravi ragazzi che scrivevano delle belle canzoni ma assolutamente sopravvalutati. Musicalmente erano degli inetti. Alcuni di loro sapevano cantare ma non sapevano suonare i loro strumenti. I musicisti bravi che uscivano da Liverpool si potevano contare sulle dita di una mano.
GLI STONES ERANO DI LONDRA....
Oh si, Brian era l'unico che veniva da fuori. L'idea base di Andrew era di formare i suoi Beatles, e verso la fine del 63 e
l'inizio del 64 gli Stones presero il volo, ed era ovvio che avrebbero avuto lo stesso successo dei Beatles. Ma Andrew pensava che non potevano continuare a suonare Muddy Waters, così li convinse a cambiare il loro repertorio e il loro aspetto. Voleva che avessero il look giusto. Era molto interessato al look ed al ritmo della musica. Ma musicalmente Andrew era una nullità. Non ci capiva nulla di musica. L'unica cosa che sapeva fare era far vendere un prodotto, era un buon commerciante. Quasi come Andy Warhol.
CREO' DEI CONFLITTI ALL'INTERNO DELLA BAND?
Beh, Mick ci andava d'accordo, diventarono amici e con Keith si trasferirono nello stesso appartamento. Brian si considerava il leader del gruppo. In un certo senso era un tipo strano. Aveva il potenziale di un bravo musicista ma appena ebbe soldi e successo, l'unica cosa che gli interessava era essere un Rolling Stone e suonare il meno possibile. Lui pensava ancora di essere il leader della band, ma faceva tutto quello che gli diceva Andrew perchè c'erano di mezzo i soldi. Bill e Charlie non erano i fondatori del gruppo, erano entrati a farne parte abbastanza presto, quando ancora non si poteva presumere che avrebbero avuto successo. Quindi erano pronti ad ascoltare Andrew.
E TU COME TI SENTIVI RIGUARDO A ANDREW?
Beh, io fui cacciato, quindi....
DA ANDREW?
Beh, qui entrano in gioco un sacco di cose....Prima di tutto c'era l'immagine della pop star. C'era il palco vuoto e cinque ragazzi nel gruppo, e questi erano i cinque Rolling Stones, e chiunque altro sarebbe stato fatto fuori se avesse cercato di suonare con loro.
C'E' STATO UN MOMENTO IN CUI TI SEI SENTITO AMAREGGIATO?
Non lo so. Se parliamo in termini pratici, allora Andrew è stata la cosa migliore che sia successa al gruppo. Lui ci ha saputo fare veramente con i Rolling Stones. Anche se fummo io e Brian a fondare il gruppo, probabilmente i Rolling Stones sarebbero comunque esistiti in qualche modo con Mick e Keith perchè era chiaro che loro ce l'avrebbero fatta. Per cui io non mi sento amareggiato, a parte aver perso del sonno e comprato hamburgers quando erano al verde....Cioè, non ho poi fatto molto. Loro ne hanno dovute passare tante solo per il fatto di essere i Rolling Stones. Come all'epoca delle ragazzine urlanti. Io non avrei voluto essere uno di loro neanche per tutto l'oro del mondo.
PERCHE'?
Beh, in fondo non guadagnavano poi tanto...non potevano camminare per strada... gli strappavano i vestiti
NON GLI PIACEVA?
Ci si può divertire un mondo al Coliseum di Los Angeles con 15 mila ragazze urlanti che stanno morendo dalla voglia di metterti le mani addosso, ma era così in continuazione, dappertutto. E poi c'erano quelli che non ti sopportavano e dovevi mandare giù un sacco di merda. Non hai idea di come furono le prime volte che venimmo in America.
TUTTI LI TRATTARONO COME SE FOSSERO DEI MAIALI.
Come animali dai capelli lunghi, sporchi, che non si lavavano. Se andavi da qualsiasi parte ti urlavano "Guarda quei pezzenti fannulloni"
E QUELLO NON SUCCEDEVA IN INGHILTERRA?
Non proprio, no.
IMMAGINO CHE I BRITANNICI SIANO PIU' EDUCATI. FORSE VE LO DICEVANO DIETRO...
Oh si. Credo che manchi qualcosa nell'educazione degli Americani. Tirano su gente rumorosa e maleducata.
IL GRUPPO HA SOFFERTO PER LA MANCANZA DI PRIVACY?
Ho visto Bill e Charlie piangere per questo.
E MICK, KEITH E BRIAN?
Beh, a Brian piaceva perchè era un Rolling Stone ma ogni tanto si dimenticava che doveva anche suonare la chitarra, e perse interesse. Brian si incasinò molto velocemente. Credo avesse un carattere molto debole e influenzabile.
ERA TUO AMICO?
No, non proprio.
CREDI CHE SIA MAI STATO SOSTITUITO O CHE SARA' MAI POSSIBILE SOSTITUIRLO NELLA BAND?
Musicalmente si, certamente, perchè lui ha suonato fino al 65 poi la cosa è andata degenerando. Nel 67, quando tutto ciò che volevano era registrare, lui arrivava in studio e non suonava la chitarra. In tutti quei dischi c'è Keith registrato tre volte, una sull'altra. A Brian piaceva giocherellare con tastiere, percussioni e strumenti a fiato, ma sembrava avere un blocco mentale per la chitarra e si frustrava a causa della sua incapacità di scrivere o comporre canzoni. E lui è l'unica persona che andava in giro dicendo "Io sono un Rolling Stone, voglio questo, voglio quello..." Voglio dire, Mick e Keith non fanno così, e neanche Bill e Charlie. Ma Brian lo faceva. Divenne ridicolo non appena ebbe un po' di soldi e di fama. A metà del 68, dopo tante registrazioni in studio gli Stones pensarono di ritornare a suonare dal vivo. Ma Brian non ne aveva alcuna voglia, e non era nella forma fisica per farlo, così fu trovato un altro chitarrista senza peraltro buttare fuori Brian. Lui da una parte sembrò sollevato e cominciò a suonare un po' e voleva formare un gruppo blues, faceva delle session a casa sua con Alexis Korner, Micky Waller e, se non sbaglio, John Mayall.
CON CHI ALTRI HAI SUONATO? C'E' QUEL "Boogie with Stu" SULL'ALBUM DEI LED ZEPPELIN...
Probabilmente volevano raschiare il fondo del barile per trovare materiale per un album doppio. Io ho solo suonato con gli Yardbirds in una session quando c'erano Jimmy Page e Jeff Back. E ho anche suonato con Eric Clapton e Jimmy Page. E' tutta roba che è uscita su riedizioni di British Blues. C'è una cosa che si chiama London Howlin' woolf Sessions in cui mi sono trovato coinvolto mio malgrado. Il produttore mi chiamò e mi chiese di aiutarlo. La gente fa così, arriva e ti ruba le idee, vuole il tuo aiuto e poi dice"Se lo fai puoi suonare il piano" Così ho fatto, poi il produttore ha portato le registrazioni a Chicago, ha chiamato Steve Winwood e gli ha detto "Potresti inserire il pianoforte, perchè non c'è pianoforte qui"
Poi ho fatto un paio di cose con BB King a Londra e altre cose con piccoli gruppi.
COS'E' CHE TI MANCA DI PIU' QUANDO PENSI AL TUO COINVOLGIMENTO CON GLI STONES NEGLI ULTIMI 15 ANNI?
Se non fossi stato buttato fuori....non è stato fatto in modo molto carino, ma ormai è acqua passata...Se fossi ancora parte della band sarei stato un pianista migliore di quello che sono ora. Quello è il mio unico rimpianto...c'è un sacco di gente che suona il piano in modo mediocre. Ma il fatto è che ho smesso di suonare con questo gruppo nel 65, e non ho toccato un piano per tre o quattro anni. Se avessi continuato....
COSA HAI FATTO IN QUEGLI ANNI?
Tutto tranne suonare.
SE TI DOVESSI DESCRIVERE...
Dico sempre "segretario della ditta"
MA NON DIRESTI CHE SEI UN MUSICISTA?
No perchè non sono abbastanza bravo da considerarmi tale.
NON SEI UN PO' TROPPO MODESTO?
No, non proprio.
BEH, IO SO CHE UN SACCO DI MUSICISTI PARLANO DI TE. jOHN PAUL JONES RACCONTA DI QUANDO NON RIUSCIVA A SUONARE UN VECCHIO PIANOFORTE E TU TI SEI SEDUTO E HAI FATTO MIRACOLI.
Si, ma john Paul Jones è un musicista che ha studiato e sarebbe degradante per lui sedersi a suonare uno strumento come quel piano a Hedley Grange. Quella è una vecchia storia. Ma è il tipo di cosa con cui si facevano questi vecchi dischi blues. Se tu avessi visto il piano della Chess....E' uno strumento ridicolo, e gente come John Paul Jones probabilmente non vorrebbero averci nulla a che fare.
AMMIRI ANCORA GLI STONES? CREDI SIANO LA MIGLIOR BAND IN QUELLO CHE FANNO?
Credo che bisogna ammirare Mick per quello che fa. Qualsiasi altra band sale sul palco e tutto finisce lì. Invece Mick si interessa ad ogni aspetto. Le altre band mettono tutto nelle mani del manager, dei produttori discografici, commercialisti e altri membri dello staff. Mick supervisiona TUTTO. Sono sue la maggior parte delle idee originali e di solito l'ha sempre vinta su chi da consigli e gli dice cosa può o non può fare. Molti di questi consiglieri infatti sono poi smentiti. Mick si assume quasi tutte le responsabilità dei Rolling Stones. Ovviamente ha i suoi legali ed esperti finanziari e roba così, ma lui è sempre in cima a tutto. Potrebbe andarsene e fare molti più soldi con il cinema. Potrebbe fare un album da solo con altre persone, o un tour con Billy Preston, se volesse. A volte mi chiedo perchè si prende tutte le responsabilità dei Rolling Stones. So che gli piace farlo, ma ciò significa lavorare 365 giorni all'anno.
E' COINVOLTO NELL'ASPETTO MUSICALE COME KEITH?
Certo. Keith suona e la cosa finisce lì. Non ne vuole sapere di tutte le altre cose.
COMPONE...
Oh, compone e suona, ma tu non hai idea del lato legale di questo. Tutti i casini con le istituzioni, la burocrazia. E la storia di Altamont che continua....Ti assicuro che Mick non si ferma mai.
E TUTTA LA VITA SOCIALE CHE HA?
Beh, scrivono sempre queste cose che a Mick importa solo di mangiare bene e il primo posto dove va è un buon ristorante. In quei ristoranti si è visti, si scrivono articoli di giornale e così ti fai una certa reputazione. Ma a Mick piace tutto questo, davvero. Ma non ha troppo tempo per farlo.
E RIGUARDO A KEITH?
Credo che si debba ammirare Keith in molti modi perchè è molto determinato. Lui è il cuore pulsante degli Stones. Guida la band e non mette mai in mostra tecniche chitarristiche particolari. Lui è davvero il miglior chitarrista rock al mondo, ma la gente non se ne rende conto perchè non fa molti assoli.
DICE CHE GLI PIACE BADARE ALL'ESSENZIALE
Oh si, Keith è sempre stato grande a buttare giù una traccia e lasciare spazi. E' bravo con il ritmo. Una volta che inizia a suonare sul palco non si ferma più.
E MICK TAYLOR?
Credo che si sia inserito bene. Hanno fatto alcuni dei loro dischi migliori all'epoca.
QUALI SONO I LORO DISCHI MIGLIORI?
Quando dico migliori intendo dischi che sono considerati i migliori, non necessariamente i miei preferiti.
E QUALI SONO I TUOI PREFERITI?
Per i singoli, Brown Sugar
TU HAI SUONATO IN QUEL DISCO, VERO?
Si ma questo non c'entra. Ho anche suonato in Honky Tonk Woman e non mi fa impazzire.
E GLI ALBUM?
Let It Bleed era un buon disco, Satanic Majesties non l'ho mai suonato da quando l'hanno fatto. Piace a molta gente ma io credo sia orribile. Il miglior album è Exile che è quello che piace di meno.
STRANO. UN PAIO DI ANNI DOPO, QUELL'ALBUM MI PIACE. PRIMA NON LO ASCOLTAVO MAI.
Più di altri album, Exile è un album chiave. Ci sono due o tre delle migliori canzoni che abbiano mai fatto. Una in particolare, Loving Cup, eccellente. Pochi l'hanno notata. Mi piacciono anche le canzoni pseudo-country come Sweet Virgina e Dead Flowers.
PERCHE' NON LE FANNO DAL VIVO?
Beh, le abbiamo fatte dal vivo ma è troppo casino con le chitarre acustiche
CHE RUOLO HAI NELLA REGISTRAZIONE?
Di solito nello studio ci siamo io, il gruppo e l'ingegnere e basta. Io penso a tutto, ad esempio alla prenotazione, gli hotel, i voli. Oppure lo fa Anna (Menzies), o ci dividiamo i compiti.
PREFERISCI REGISTRARE ALL' ANDARE IN TOUR?
Sicuramente. E' bello andare a Monaco di Baviera per un paio di settimane, sistemarsi all'Hilton, stare 12 ore in studio,suonare un po' e avere un sacco di cose da fare. Tutto. In questo tour ho fatto poco, ho solo suonato in una o due canzoni.
ANDARE IN TOUR TI PRENDE ANCORA DOPO TUTTI I TOUR CHE HAI FATTO?
Ci sono solo due o tre cose che mi prendono veramente... tipo in una serata buona ti rendi conto che sono una grande band,
oppure quando un concerto gira per il verso giusto. Quello che non mi va sono le stronzate, tipo l'enorme entourage che gira attorno agli stones, i capricci....
QUANDO PENSI CHE SIA INIZIATO TUTTO CIO'? TI RICORDI DI UN BRUSCO CAMBIAMENTO NELL'ORGANIZZAZIONE? FU CON PETER RUDGE?
Suppongo di si, ma Peter crede in queste cose. E anche Mick. Voglio dire, hanno ovviamente ragione, ma il problema è che quando hai tutta quella gente che ti gira intorno, e tutto funziona come una grande macchina -efficiente, per carità- ,ma tutto diventa routine. E ciò va a scapito dell'emozione. Prima i nostri tour erano un caos. Non vorrei rivivere quello adesso, ma allora succedevano cose inaspettate, c'erano problemi, risse, ma almeno era interessante. Adesso è tutto come una macchina gigantesca. Nel 65 e 66 dopo due tour in America ognianno, si è detto "basta non facciamo più tour, facciamo album". Nel 66 il pubblico urlava ancora, potevi salire sul palco e suonare quello che volevi, e non avrebbe fatto nessuna differenza. Ad un certo punto Mick si stufò e disse che voleva solo più fare dischi. Prima del 67 si registrava nei tempi morti, quando non c'era altro da fare o nei pomeriggi quando c'erano concerti nella zona di Londra la sera. I Rolling Stones si resero conto che i buoni dischi si facevano se si dedicavano settimane o mesi alla registrazione.
CREDI CHE NEL TOUR DEL 75 CI SIANO MENO STRONZATE CHE IN ALTRI?
Credo che il tour con più stronzate sia quello DEL 72
TRUMAN CAPOTE
Si appunto. Questo tour (del 75) è un miglioramento di quello del 72. Un sacco di cose inutili sono state eliminate.
HAI DETTO CHE PENSI CHE CI SIANO ANCORA COSE NON NECESSARIE...
Beh si, se pensi che c'è tutta questa gente che ruota intorno al concerto e poi Bill Wyman non riesce a trovare i biglietti per Howlin' Wolf al concerto degli Stones a Chicago. Se Bill vuole una macchina raramente può averla. Wolf viene allo show di Chicago e Bill, che è uno degli Stones, non riesce a trovare i biglietti per lui. A Chicago Wolf era seduto nei camerini, e volevano portarlo in sala stampa perchè non c'erano biglietti. Per andare in sala stampa bisogna fare un sacco di scale e lui non ce la faceva per i suoi problemi di cuore, così è stato in camerino e non ha visto il concerto. Ci sono un sacco di scrocconi che hanno i biglietti, e di chi sono amici? Non della band....un gruppo infinito di persone che hanno sempre tutti i biglietti che gli servono
DI CHI E' LA COLPA?
Di nessuno, credo. Ma rimane il fatto che quando Bill voleva i biglietti per Wolf, non è riuscito ad averli.
UN SACCO DI GENTE CREDE CHE GLI STONES FOSSERO MEGLIO NEL 69 O NEL 72. TU COSA PENSI?
Non credo. Adesso suonano bene, come hanno sempre suonato. Il fatto è che quando hanno iniziato erano anticonformisti e ribelli e non puoi essere così tutta la vita. Sono parte dello showbiz ora, e non credo che quella fosse l'idea originaria, ma questo è quello che vuole Mick. Vuole una produzione teatrale. Non so se ne valga la pena...i palchi di Los Angeles e New York....E' stato divertente vedere succedere tutto ma non so perchè...Suppongo che si possa essere orgogliosi di tutto ciò. Hanno speso un milione di dollari, ai ragazzi è piaciuto...il palco si apriva e chiudeva, uno dei più belli sulla scena rock...e allora? Il tour del 75 è stata la miglior produzione di tutte. Non voglio svalutarla nè voglio sminuire l'abilità dell'equipe che ci ha lavorato, ma se vado a un concerto degli Stones - o di Count Basie- io voglio godermi la musica senza distrazioni. Mi chiedo se ne valga davvero la pena. Mick crede di si, pensa che è ciò che la gente vuol vedere, uno spettacolo totale. Forse è così. Probabilmente io sono una minoranza.
SECONDO TE IN CHE MISURA MICK CONTROLLA LO SHOW?
Credo che controlli tutto. Non tanto la musica, a quello ci pensa Keith. Fondamentalmente a Keith non frega nulla di andare a quelle riunioni dove la gente deve prendere decisioni e anche se magari dopo si lamenta, è felice di lasciare che se ne occupino Mick e Charlie. Keith non si preoccupa dell'aspetto finanziario, e neanche Mick tutto sommato, però vuole fare le cose al meglio. Vuole i soldi che gli spettano, questo sì, ma una volta che li ha, non si preoccupa se li spende perle scenografie. In passato li spendeva portandosi in giro gente come Ike e Tina Turner, un passatempo molto costoso,ma ne valeva la pena. Non hanno guadagnato granchè nel tour del 69 e del 72. Un tour in Inghilterra con Ike e Tina e quello con Chip Monk in Europa furono finanziariamente dei fallimenti. Comunque spesso i soldi che hanno guadagnato hanno portato un sacco di problemi. Adesso non possono0 neanche vivere nel loro paese. Vanno di hotel in hotel, da una casa all'altra seguiti dall'entourage...Si avranno pure le Ferrari, però....Personalmente non ho mai avuto desiderio di denaro fine a se stesso. Cioè, ci sono state volte in cui ho pensato "Cristo santo, dovrei guadagnare di più..."ma se ci pensi bene il Madison Square garden si riempie per Mick Jagger, per i Rolling Stones, e non per me che suono il piano. Mick, Keith, Bill e Charlie avrebbero potuto fare questo tour da soli e avrebbero fatto comunque il tutto esaurito.
LI CONSIDERI AMICI? VI VEDETE ANCHE QUANDO NON REGISTRATE O NON SIETE IN TOUR?
Bill e Charlie sono sicuramente amici. Quando vivevano on Inghilterra ci si vedeva, e quando Charlie viene a Londra, piuttosto spesso, ci vediamo. Keith fa una vita strana...perlomeno strana per me. Quando viene a Londra se ne sta con Woody, e Woody abita vicino a me, e io vado spesso a casa sua.
ERANO BUONI AMICI PRIMA DI QUESTO TOUR?
Certo. Meno di un mese fa siamo venuti a Montauk, e stavano ancora discutendo su chi avrebbe suonato la chitarra. Keith non era sicuro di Woody, perchè pensava che Woody suonasse troppo come lui, ma Mick voleva Wood. Gli altri erano piuttosto indecisi. Alcuni tifavano per Wayne Perkins. Wayne è una brava persona, ma era difficile immaginarlo sul palco con i Rolling Stones. E io ero stato a quel concerto a Kilburn, con Keith e Woody che suonavano insieme, ed era stato fantastico. Fu criticato perchè era il sound team dei Faces che si occupava del suono, e la loro idea di un bel suono è un volume altissimo, e l'acustica del luogo era orrenda, ma c'era un bel feeling. Alla fine Mick finì la questione e disse:"Ok, Woody o niente tour"
HAI MAI PENSATO DI LASCIARE GLI STONES?
A volte. Ma poi mi dico, cos'altro posso fare? Questa vita ha un sacco di vantaggi. Di certo non andrei a lavorare per un'altra band, perchè ci sono solo circa tre band che mi piace ascoltare.
QUALI?
Beh, non conta solo la musica...Voglio dire, avendo la possibilità di scegliere di vedere gli Zeppelin o andare in un jazz club...in tutta onestà...probabilmente andrei a vedere Count basie.
Ian "Stu" Stewart - the sixth Stone