Ne bufala ne capolavoro, ma sperimentazione interessante. Una delle tante che mette a tacere tutti i detrattori degli stones, secondo i quali i nostri farebbero sempre "lo stesso disco". She'a raimbow è meravigliosa.

Beh, diciamo almeno secondo il mio modesto parere: che dal 72 ovvero da Exile in poi , non dico che gli albums siano stati fatti con lo stampino , ma un po di ripetitività la si riscontra.
Se vogliamo fare un rapido excursus di quello che è stato il filone creativo della band dai suoi esordi ad oggi possiamo dire questo.: immaginando un ipotetica tabella grafica dal 62 al 65 il tracciato segue un percorso direi quasi piatto, in quanto all'epoca il repertorio era costiituito quasi totalmente da covers . Dal 65 al 72 invece abbiamo un impennata notevole il cui vertice viene raggiunto nel 72 con Exile. A quel punto la parabola inizia la sua discesa arrivando tra alti e bassi fino ai giorni nostri

Ho un debole per il "roots rock" e non ho un particolare favore per il rock psichedelico.
Di conseguenza "Their Satanic" non è certo tra i miei album preferiti. E' comunque meglio di tante altre vere bufale del periodo.
Qualche sprazzo di vero rock c'è qua e là, infatti. Prendete il riff di Citadel, sarebbe stato degno di miglior causa, e nemmeno il terribile arrangiamento riesce a rovinarlo del tutto. 2000 Light years From Home, poi, mi è sempre piaciuta... Sognante, eterea, ovviamente molto Kubrick e Bowie (Space Oddity). Disprezzavo, invece, She's a Rainbow, ma col tempo l'ho un po' rivalutata.
Nel complesso lo considero un album di transizione, un po' troppo influenzato dalle mode discutibili del periodo, ma anche un momento di crescita tecnico-musicale, che supera le belle canzoncine di Between the Buttons ed è propedeutico alla piena maturità di Jumpin' Jack Flash e di Beggars Banquet.

In quel periodo ci azzeccava in pieno. Era l'era hippy, tutto fiori, amore, volteggi nell'aria ( ) e questo disco era la cosa giusta al momento giusto. Credo sia più difficile dare un giudizio per chi arrivò dopo. Intendo che chi è diventato fan dopo, ha dovuto costruirsi la loro storia a posteriori. Captando certi messaggi in tempi ed emozioni diverse.

Penso che Gianchi abbia colto nel segno: per chi non ha vissuto quell'epoca è ben difficile apprezzarlo. Non è certamente tra i miei album preferiti perchè è troppo lontano da ciò che io mi aspetto dai RS. Meno male che dopo è arrivata JJF
Baci Daniela

non conosco bene quel disco ce l'ho solo su vinile e quindi è meno maneggevole ascoltare(mannaggia sempre a pensare alla comodità)
tuttavia devo dire che mi aveva spiazzato ,un bel pò diverso dal solito.
d'impatto mi erano piaciute molto "she's a rainbow" e 2000 ligh years from home"
prometto di eseguire i compiti a casa e di riascoltarlo con più attenzione
magnifica la copertina alla faccia della comodità del CD
posso solo fare una considerazione era il periodo della psichedelia e tutti dovevavno seguire quella strada, ma credo che i Pinck Floyd con Syd Barrett ne avessero rappresentato il meglio

Concordo con Factorygirl, pur elogiando dischi come Their e St. Pepper sono del parere che con la vera psichedelia avessero poco a che fare, sicuramente gli si è appiccicata addosso la patacca del psichedelico solo perchè erano i Rolling e i Beatles. Aggiungo che oltre a Barret dei Floyd non si bisogna dimenticare i Grateful Dead veri maestri della psichedelia, altro che i Beatles. Leggete ACID TEST AL RINFRESKO ELETTRIKO e ne saprete di piu'.


ROSSO57

Qui: viewtopic.php?f=1&t=6027&p=93547&hilit=+their+satanic#p93547
la recensione di Andrea !!!

Rosso leggiti "Rosso Floyd" di michele mari mi pare, è uscito per Einaudi poco tempo fa
parla di Syd e dei Pink a me è piaciuto moltissimo

Rosso io non sono d'accordo secondo il mio parere Their Satanic Majestic Request è un'album molto psichedelico con tutti quei suoni....io lo ascoltato dopo un trip e mi sono fatto di quei viaggi !!!Ci sono suoni acuti che ti entrano nel cervello...alterazione dei suoni c'è tutto della psichedelica.

Io mi sono fatta i viaggi anche senza trip. Vale lo stesso???

Io ho letto " Rolling With The Stones" e mi pare di ricordare che a proporsito di quell'album, in quel periodo non avevano più il loro produttore di sempre e si sono quindi ritrovati in sala di registrazione a fare pezzi autogestendosi e non capendo bene dove andare a parare, lasciando quindi libera la loro fantasia e l'arte di sperimentare.. A me personalmente l'album piace, lo ascolto quando ho voglia di qualcosa di diverso, lo trovo molto originale e in particolare è molto bello il testo di GOMPER, sembra quasi una poesia.. eccone la traduzione:

Vicino al lago di fiori di lillà
trascorrono le ore della sera
Avanti e indietro lei scivola dolcemente
sul lago trasparente galleggia
Lei nuota verso la riva
il sole la vede asciugata
Gli uccelli si librano alti
io soffoco in un singhiozzo
Gli uccelli si librano alti
lei geme con un sospiro

Vasco, cerco di farmi capire. Io Their l'ho sempre considerato un capolavoro al contrario di molti qua dentro che lo ritengono poco piu' di un bel disco e ci mettono sempre davanti sto cazzo di st. pepper e sempre sta menata infinita Beatles/Rolling che ora mi ha davvero stufato. Non è che perchè i Beatles si sono fatti 2 pasticche di LSD allora il disco è psichedelico, è un capolavoro e non si puo' discutere su questo ma la psichedelia in senso stretto, appartiene a gruppi come i Grateful e i Pink, su questo non ci sono santi, la storia non si rigira a proprio piacimento. Their ha sicuramente contenuti psichedelici, è una miniera di suoni e di fantasie pazzesca, uno dei migliori album dei Rolling fuoripista, ma non puo' essere accostato ai Grateful o ad un capolavoro dei Pink. Ma va bene cosi', i Rolling sono una band che viene dal blues, sono l'incarnazione del rock'n roll sceso sulla terra, ad ognuno il proprio mestiere. E' l'aver concepito un disco del genere che è un capolavoro stesso, provenendo da tutt'altra strada. Questa è la grandezza dei Rolling, in questo senso ritengo siano dei grandi musicisti, perchè hanno saputo mostrarci piu' facce ma sempre in modo elegante e stando sempre all'interno del contesto che stavano affrontando senza strafare o sprofondare nel banale. Their è un grande disco che io ascolto spesso e dove trovo sempre nuovi appigli per risalire l'abisso stoniano cosi' profondo e buio. Questo è il senso di Their.....


ROSSO57

..."E' l'aver concepito un disco del genere che e' un capolavoro stesso, provenendo da tutt'altra strada,questa e' la grandezza dei Rolling..." hai detto tutto Rosso!E' il loro marchio di fabbrica che si sente sempre in ogni loro opera che e' un qualcosa di unico, anche su strade diverse, anche in campi che parrebbero lontani dalle loro corde, questa e' la loro grandezza, la loro "unicita'", il loro essere i piu' Grandi di tutti, l'incarnazione stessa del rock nel senso piu' universale del termine...Quando Loro fanno qualcosa e' come se lo impregnassero automaticamente di mille ingredienti di cui hanno l'esclusiva:la storia,gli avvenimenti epocali che hanno cambiato il mondo,la sessualita', l'insoddisfazione generazionale, la religione, l'attitudine ad essere un "Rollin' Stones", la provocazione, lo sberleffo e chi piu' ne ha piu' ne metta, e come se non bastasse ci mettono sempre almeno un ingrediente che resta sempre segreto, come quello della coca-cola, un ingrediente che fa la differenza, che mette contro il muro tutti gli altri, che li fa sembrare mezze seghe o giu' di lì...Unici, inarrivabili, eterni Rolling Stones!!!

Adesso ho capito quello che intendevi In senso assoluto gli Stones non hanno niente a che fare con la psichedelica anche se in certi momenti sono stati addirittura precursori del genere in Afthermath ad esempio troviamo alcuni accenni alla psichedelica, comunque anche a me i confronti fanno cadere le palle, però che ci vuoi fare.