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MessaggioInviato: 4 settembre 2006, 0:03
Messaggi: 25Iscritto il: 19 agosto 2006, 18:56
Ragazzi,

dal mio rock blog http://yesterdayspapers.splinder.com

A presto,
Chris

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domenica, 03 settembre 2006

VENTUN COLPI

Un bandito. Per Jerry Lee Lewis era difficile, per non dire impossibile, che il destino prendesse un’altra direzione. In piedi di fronte al suo Baldwin nero, non si conta serata – dal 1957 in avanti – in cui non abbia fatto a pezzi qualsiasi legge delle sette note. Più veloce di una gazzella tra i tasti bianchi e neri, più selvaggio di un leone nell’imbrancare il microfono ad asta ed urlargli dentro, fino all’ultimo respiro, le sue storie più americane della Coca-cola. Inutile fantasticare, inutile fingere stupore dinanzi ai titoli di giornale sulle sue avventure a base di piombo e polveri: quello da filibustiere, per uno così, era un avvenire incontrovertibile.

Il prossimo 29 settembre, il papà di “Whole Lotta Shakin’ Goin’ On” compirà settantun anni. Tre giorni prima, arriverà nei negozi il cd che mette fine ad un silenzio discografico di quasi un lustro. La celebrazione di un Re, fin dal titolo: “Last Man Standing”. L’ultimo uomo in piedi. Oggi, come ai tempi di “Great Balls Of Fire”, ma a restituire la statura del pianista di Ferriday, Louisiana, è anche la formula dell’album, in cui Jerry Lee viene affiancato, per ognuna delle ventuno canzoni, dai regali della musica saliti al trono quando lui se ne stava già qualche piano sopra.

Un lusso consentito a pochi, in quest’era di dischi fatti bilanci alla mano. Un élite, nella quale "The Killer" rientra di diritto. Un disco, il suo, che sarebbe sbagliato recensire come altri, con fiumi di parole a metà tra l’auto-referenzialità e i consigli per gli acquisti. Molti pezzi di “Last Man Standing” non vanno oltre i due minuti, ma fin dall’attacco si piantano, come dardi infuocati, nell’orecchio e nel cuore di chi si trova davanti alle casse. Ventun frecce, ventun colpi, ventun aggettivi. Non ne servono di più per spiegare che il nuovo cd dell’uomo che iniziò a suonare il piano assieme ai cugini Mickey e Jimmy Lee è:

Ringhioso come la chitarra di Jimmy Page che ronza attorno al piano di Jerry in “Rock’n’Roll”(sì, proprio quella dei Led Zeppelin), alla stregua di un pit-bull intento a stanare la sua preda;

Aristocratico come il fraseggio di BB King su “Before The Night Is Over” (e quanto si sente la differenza con la versione apparsa nel 1978 su “Keeps Rockin’”);

Inespresso come il talento di Bruce Springsteen in “Pink Cadillac” (provaci ancora Boss…);

Ammiccante come i vocals di Mick Jagger, adagiati sulla slide di Ronnie Wood, per “Evening Gown” (e quel “Bet ya are…” lasciato scivolare dal Sir più discusso d’Inghilterra tra una strofa e l’altra farà arrabbiare più di un fan degli Stones, che di trovate del genere ne vorrebbero anche sui dischi delle Pietre);

Granitico come le fondamenta di “You Don’t Have To Go”, costruite da Jerry e Neil Young (che lasciar perdere la guerra, ogni tanto, gli giovi?);

Nostalgico come i ricami a sei corde di Robbie Robertson in “Twilight”;

Ormonale come l’intreccio delle voci di Jerry e John Fogerty durante“Travelin’ Band”;

Dinoccolato come l’andazzo, chitarristico e vocale, di Keith Richards in “That Kind Of Fool”, che ritrova una nuova primavera rispetto alla take su “Odd Man” (1975);

Fresco come la ventata di ossigeno portata da Ivan Neville (alla batteria) e Ringo Starr (all’organo) sulla pluri-registrata, da Lee Lewis (e non solo), “Sweet Little Sixteen”;

Complice come la voce di quell’altro bandito senza tempo di Merle Haggard in “Just A Bummin’ Around”;

Revisionista come la rilettura in chiave quasi irriconoscibile, operata da Kid Rock, di “Honky Tonk Women” (attenzione, il piano quasi lo seppellisce, ma c’è anche Keith alla chitarra e, fortunatamente, per una volta non è Chuck Leavell a coprirlo);

Etilico come lo spirito di Rod Stewart in “What's Made Milwaukee Famous (Has Made A Loser Out Of Me)”, abile – con i suoi “Go, go Jerry” – a dar vita ad una versione più divertente di quella pubblicata in “Another Place, Another Time” nel 1968;

Indomito come George Jones quando urla “Well, now listen to me, Jerry Lee / Don’t Let Your Age Get You Down” al compagno di duetto su “Don’t Be Ashamed Of Your Age”;

Avvolgente come l’atmosfera che emana da ogni nota di “A Couple More Years”, in coppia con Willie Nelson;

Svettante come la “Star spangled banner waving somewhere” del primo verso di “Old Glory”, con la voce di Toby Keith a buttar benzina sul fuoco;

Antologico come l’assolo di Eric “Slowhand” Clapton nel bel mezzo di “Trouble In Mind”, tale da renderla unica, nonostante fosse già apparsa su “The Session” (1973);

Festoso come l’incedere di “I Saw Her Standing There” dopo la “cura” di Little Richard;

Western come il mélange di piano, chitarra e banjo nella “Lost Highway”,persa assieme a Delaney Bramlett;

Incontenibile come la chitarra tagliente, e la voce dirompente, di Buddy Guy in “Hadacol Boogie” (se solo Ian “Stu” Stewart fosse ancora tra noi…);

Sognante come il violino di Kenny Lovelace e l’evocativo cantato di Don Henley, migliori ingredienti per spiegare “What Makes The Irish Heart Beat”;

Sanguigno come l’incontro tra le corde vocali di JLL e Kris Kristofferson in “The Pilgrim Ch. 33”.

Sarebbe però impossibile concludere l’elenco (e, da buon bandito, Jerry Lee perdonerà di buon grado l’uso di un aggettivo in più di quelli promessi) senza:

Infinito come Lewis su ognuna delle tracce di “Last Man Standing”. Alla faccia dei (quasi) settantun anni e del fatto che una quantità industriale di discografici sconsiglierebbe calorosamente un disco di soli duetti (“sarà già roba che interessa alle radio, quella?”).

Christian Diemoz


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MessaggioInviato: 4 settembre 2006, 11:52
Avatar utenteMessaggi: 256Località: Montegranaro (Ap)Iscritto il: 10 marzo 2006, 1:19
Grazie per la gustosa e originalissima recensione!!!

Tanti auguri a The Killer!!! L'occasione è giusta per rileggersi per l'ennesima volta quel capolavoro di Nick Tosches che è Hellfire (consigliatissimo!)

Non vedo l'ora di avere il cd in mano!!!

Per chi non resiste fino all'uscita ufficiale, segnalo questo sito...fate un po' di scroll e lo trovate scaricabile...

Marco


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MessaggioInviato: 4 settembre 2006, 11:56
Avatar utenteMessaggi: 256Località: Montegranaro (Ap)Iscritto il: 10 marzo 2006, 1:19
Ah, dimenticavo, il sito è:

http://zinhof.blog.hr/


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