Io credo che per valutare o rivalutare la figura autoriale di Brian Jones bisogna indagare 5 aspetti:

1) Il Brian Jones dei Rolling Stones: fondatore del gruppo, primo chitarrista slide inglese, ottimo armonicista, leader del gruppo. Nel secondo periodo le domande da porsi sono: che strumento ha suonato in quale brano, di quale arrangiamento è responsabile, Ruby Tuesday è veramente sua? Per questo punto io mi dichiaro soddisfatto dallo stato delle cose: tutto il catalogo degli Stones con Brian Jones è ristampato in varie edizioni, esistono molti libri che spiegano la storia del gruppo e tutto è abbastanza noto.

2) Il Brian Jones compositore di canzoni inedite: Sure I do, I Want you to Know, Wake up in the morning (Rice Krispie gingle), Hear it, Dust my pyramids, Brian's Blues. Ora siccome Wake up in the morning è uno standard che ha come testo la pubblicità dei cereali, Hear it è un brano orchestrale più alla Oldham che alla Brian Jones, Dust my pyramids è un rifacimento dell'amatissimo Dust my broom di Elmore James e Brian's blues è anche noto come Stewed and Keefed perchè suonato in realtà da Keith e Stu senza Brian restano Sure I do e I Want you to Know che sono due brani commerciali degli esordi scritti con Gene Pitney o con Jagger e Richards nel tentativo di emulare i Glimmer twins. L'importanza storica di questi due ultimi brani rimane alta per il fatto di poter sentire la voce cantata di Brian ma musicalmente sono certamente poca cosa. Come se per voler valutare un George Harrison morto ipoteticamente nel 1969 dopo aver lasciato inedita la colonna sonora di Wonderwall, non essendo riuscito a incidere All things must pass e non avendo mai pubblcato una sua canzone con i Beatles lo si volesse riscoprire pubblicando due suoi brani del 1963. Il fatto quindi che non si lotti per la pubblicazione di questi pezzi non è poi così strano.

3) Il Brian Jones produttore dei Joujukesi: il lavoro di Brian Jones in Marocco è importantissimo e abbastanza valutato, non come dovrebbe comunque. Il disco è ristampato in cd con il titolo sbagliato e la copertina diversa ma perlomeno è stampato. Brian Jones presents the pipes of pan at Joujouka è considerato uno dei primi album di world music e ha, al di fuori del pubblico rock, molti estimatori. Capisco quindi che non ci si sbatta troppo per la sua esaltazione critica.

4) Il Brian Jones solista dopo l'abbandono degli Stones: prima di morire Brian si concentra su un progetto solista, incide del materiale a Cotchford ma poi muore. Il materiale probabilmente molto esiguo scompare trafugato insieme a chitarre e oggetti della casa dopo il 3 luglio del 1969. L'importanza storica di quelle registrazioni è altissima perchè dimostrerebbe quali erano le intenzioni e le direzioni che avrebbe preso. Nella speranza che un giorno saltino fuori i nastri originali comprendo che non si possa parlare del nulla e non ci si occupi di qualcosa che allo stato attuale non si può sentire.

5) Il Brian Jones di A degree of murder: tra il 1966 e il 1967 registra la colonna sonora di A degree of murder. Il lavoro è un'opera finita, riconosciuta ed amata dall'autore, presente probabilmente in più copie (tra studi di registrazione e case di produzione cinematografiche). Il fatto che nessuno si sbatta per una pubblicazione di A degree of murder soundtrack è assurda e inconcepibile.


Tutto il resto è letteratura sentimentale.

bellissime parole....tutti i 5 punti non fanno una piega....e io ti appoggio in tutto e per tutto...la penso come te...un genio...aveva una dote innata...che gli è stata portata via troppo presto...
sai quante cose avrebbe potuto fare???nemmeno ce lo immaginiamo....
ODE A BRIAN.

Allora se Brian ti piace perchè è un genio oltre che bello ti arruolo nell'esercito di ADOM (A degree of Murder). Fai propaganda, fai proseliti, fai qualcosa. Grazie

vorrei poter fare propaganda...ma sono inserita in un mondo di ignoranti apparte un mio amico....e' l unico con cui parlo di musica... Comunque farò qualcosa...