GLI HIPPY E GLI STONES
1° – PARTE
Ho ricevuto in splendido regalo il libro di Barry Miles dal titolo “Hippy” - Edizioni Logos, che ripercorre in maniera pratica ed esaustiva la loro storia, gli aneddoti più curiosi e gli episodi salienti di questo movimento che ha rappresentato la controcultura degli anni ’60, trasformando il modo di vivere tradizionale dei paesi occidentali, introducendo uno spirito di libertà, speranza, felicità, cambiamento e rivoluzione.
Attingerò a piene mani da questo ottimo scritto e da altri in archivio, cercando di riportare alle nostre memorie quegli anni spettacolari
e irripetibili.
I Rolling Stones centrano parzialmente con gli hippy , è vero , ma hanno contribuito molto alla nascita e allo sviluppo del movimento ,
emanazione della Beat Generation degli anni ’50,
il loro portamento e la loro musica lasciano lo stesso il segno ed
una grande influenza tra i teenager britannici che negli primi anni ’60
si liberano dalle antiche tradizioni conservatrici e fondano organizzazioni contro le armi nucleari, il successo del rock’n’roll nazionale presso le scuole d’arte e , ovviamente, l’uso delle droghe , che distinguevano i giovani dalla generazione dei loro genitori e dalle autorità.
Negli USA la campagna contro le armi nucleari non fu mai un argomento
di primo piano, al contrario dell’opposizione alla guerra in Vietnam.
La Cia , l’FBI e altre istituzioni fecero di tutto per gettare discredito
sul movimento praticando arresti di massa e restrizioni particolari.
Per tutti gli anni ’60 e fino al 1975, quando l’ultimo elicottero americano
si alzò dal tetto dell’ambasciata a Saigon, il movimento contro la guerra
fu una presenza costante con varie forme di protesta, scioperi ,
sit-in e occupazioni.
Vennero coinvolti alcuni hippy, in particolare dopo la rivolta della polizia
a Chicago nel 1968, ma nel complesso gli attivisti del movimento guardavano gli hippy con disprezzo. Non capivano come queste persone potessero passare il proprio tempo assumendo droghe, facendo musica, meditando e contemplando il vuoto mentre altre venivano uccise
dal loro governo in una guerra non dichiarata.
Anche il movimento ecologista nasce all’interno della controcultura degli anni ’60.
La controcultura metteva in discussione la morale sessuale e proponeva una pluralità di modelli: famiglie allargate, sesso di gruppo, terapie sessuali, omosessualità e , soprattutto una celebrazione positiva e gioiosa della sessualità, in contrasto con la rigorosa moralità della generazione precedente.
Dalla messa in discussione dei ruoli sessuali prese le mosse il movimento femminile.
Gli hippy erano noti per il modo di trattare le donne che consideravano delle “pollastrelle” a cui affidare tutti i compiti di una donna di casa dei sobborghi ma l’introduzione della pillola contraccettiva diede alle donne la libertà di scegliere i partner sessuali.
La libera moralità sessuale mise in discussione tutti i ruoli, visto che spettava alla donna occuparsi della casa, cucinare e lavare mentre
il suo compagno, fatto di droga, si beava ascoltando musica in cuffia.
E’ da questo che è nato il movimento femminista.
Sempre dalla controcultura ha avuto origine il movimento per i diritti
dei gay, esploso in seguito alle sommosse del bar Stonewall a New York
nel 1969; non si trattò di una grande rivolta ma il giorno dopo i giornali proclamarono il Gay Power e niente fu come prima.
La controcultura degli anni ’60 era incentrata in realtà sul sesso, la droga
e il rock’n’roll;
gli altri aspetti della rivoluzione si devono in gran parte ad altri membri della società e nonostante la vita sessuale del presidente Kennedy fosse più simile a quella di Mick Jagger i media preferirono stendere un velo
su tutto ciò che minacciava l’American Dream.
Gli hippy non si nascondevano: “sesso e droga e scopate in strada”
era il motto dei MC5 di Detroit, e anche Paul McCartney suggeriva :
”perché non lo facciamo per strada?”.
L’abbigliamento degli hippy risultava oltraggioso per i conservatori.
In Gran Bretagna , dal dopoguerra, gli uomini , lasciata la scuola, dovevano indossare sempre la camicia e la cravatta. Le prime foto
dei Beatles e dei Rolling Stones li ritraggono con indosso completi eleganti e cravatte sottili.
La rivoluzione hippy portò con se la massima libertà nel vestire,
si poteva virtualmente indossare qualsiasi cosa, abiti lunghi o mantelli.
I capelli erano portati lunghi e alla fine degli anni ’60, spesso accompagnati da barba e baffi.
Le ragazze cercavano nei negozi di articoli usati tessuti morbidi e
consunti come i pizzi e il velluto,
abiti spesso fatti a mano con tanti colori e arcobaleni psichedelici.
Un aspetto duraturo della controcultura degli anni ’60, molto popolare ancora oggi, era il movimento della crescita personale, la terapia new age.
Le lezioni di yoga , vegetarianesimo, jogging, meditazione trascendentale, agopuntura , massaggi erano molto praticati e la maggior parte
delle forme di medicina preventiva risale agli anni ’60
o si è diffusa in quel periodo.
- L’impatto del movimento hippy può essere valutato anche in termini politici sia negli USA che nel Regno Unito.
L’establishment non è più intoccabile e la società nel suo complesso richiede un grado di responsabilità e trasparenza maggiore da parte
dei politici e istruzioni pubbliche. -
Fine prima parte…
2
- PARTE – LA MUSICA
Poi fu la volta della musica. Negli anni ’60 passò da pop a rock ,
da forma di intrattenimento ad arte.
La differenza principale fra le due era che i gruppi rock, in linea generale, traevano ispirazione dal blues o dal rhythm and blues. Le prime opere
dei Rolling Stones, come i concerti dal vivo dei Beatles a Liverpool e Amburgo comprendevano versioni cover di molti classici R&B.
Ci volle la British Invasion per risvegliare l’interesse
dei musicisti nordamericani nei confronti degli originali neri.
E la cosa funzionò: pima di diventare Grateful Dead, la band era nota
come Warlocks ed era specializzata in jam session di blues.
Altre bands presero semplicemente nomi come Butterfieeld Blues Band o Blues Project.
I Canned Heat non erano altro che una band di blues e Janis Joplin una cantante blues.
A questo si aggiunga l’intensa consapevolezza del suono data dall’LSD
o dalla marijuana e si avrà la cosiddetta musica psichedelica.
I maggiori catalizzatori del cambiamento furono i Beatles,
in particolare Sgt Pepper, ma la strada era stata preparata
da incisioni quali “Tomorrow Never Knows”. Non era più pop
ma una nuova forma d’arte.
Bob Dylan uscì dalla tradizione folk scandalizzando i suoi fans ben prima della svolta elettrica , attraverso liriche oltraggiose. Per capire che in realtà cantava rock’n’roll ci vollero i Byrds, che costruirono la loro carriera aggiungendo alla sua musica una base psichedelizzata..
Quando il disco uscì nel 1965, l’ipnotico suono stridulo del Rickenbacker a 12 corde di Roger McGuinn per “Mr Tambourine Man” era musica futuristica.
I Byrds suonavano sullo strip a
Los Angeles e tutta la città stava
ad ascoltare.
I Mothers of Invention non assomigliavano a nessuno, sia i testi che la musica rappresentavano un enorme passo avanti.
allo stesso modo i Doors univano testi seri e arrangiamenti musicali ambiziosi innalzando la musica pop ad un nuovo livello.
I gruppi di
San Francisco si basavano molto di più sul blues
e il suono dei Grateful Dead, anche se influenzato dall’acido,
era comunque una jam session di blues.
Allo stesso modo i Jefferson Airplane erano orientati al pop e i loro testi impegnati li distinguevano da altre bands di successo.
Carlos Santana spaziava da qui i suoi assolo.
A
Londra, dove non c’era alcun circuito R&B, Jimi Hendrix poteva unire l’esperienza di lavoro fatta con gli Isley Brothers e Little Richard
ai nuovi suoni originali delle bands londinesi psichedeliche per forgiare
una nuova forma d’arte.
Una band come gli Who poteva cimentarsi con un musical rock,
i Pink Floyd esplorarono aree del rock fino ad allora ignote.
A
New York i Velvet Underground si avventurarono in un territorio totalmente nuovo, adulto, tracciando un netto confine tra la musica generica e le loro sperimentazioni.
I Velvet annoveravano nei loro ranghi John Cale, un musicista dalla formazione classica e che offriva prestazioni d’avanguardia,
al pari di Phil Lesh dei Grateful Dead o di Frank Zappa anch’egli compositore di musica classica.
Tutto questo dimostrava l’enorme differenza fra le offerte commerciali di Brill Building e Denmark Street e le meditazioni psichedeliche
di White Rabbit o Arnold Layne.
Alla fine del tour del ‘65 in America i Rolling Stones non avevano
incluso San Francisco,
ma il 4 dicembre 1965 suonarono al Civic Auditorium di San Jose.
Erano presenti tutti i musicisti e i jazzisti locali; la gente arrivò vestita
nei modi più strani, gli uomini erano truccati, le donne portavano
gli abiti lunghi delle nonne. Alcuni spettatori accesero per la prima volta degli spinelli in pubblico.
Si respirava veramente un’aria di comunità e successivamente
gli spettatori si riunirono nel salone del 1090 Page dove si esibirono
ancora altri personaggi dell’area in una grande jam session.
Il primo Acid Test ebbe luogo il 27 novembre 1965 a casa di Ken Babbs vicino a Santa Cruz, un ranch noto come The Spread.
Jerry Garcia e Phil Lesh dei Warlocks avevano parlato di uno show multimediale.
Allen Ginsberg intonava dei mantra Hindu e buddisti e Neil Cassidy
batteva contro un microfono aperto, e i Warlocks suonavano.
Lo show durò fino all’alba e tutti si divertirono.
Il 4 dicembre si tenne il secondo Acid Test vicino alla San Jose University
e quella sera i Rolling Stones suonavano all’Auditorium di San Jose
e i Pranksters fecero girare la voce al concerto e tutti si ritrovarono lì.
Finchè non arrivarono i poliziotti che mandarono tutti a casa.
fine 2° parte
3° parte – I Personaggi della controcultura.
4° parte – Gli anni ’60 ci hanno regalato i grandi eventi e i festival rock, gioiose esperienze comunitarie che coinvolgevano migliaia di persone e inizialmente sembrò che il rock’n’roll fosse veramente la musica della gente e che dovesse cambiare il mondo.