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Indice ~ Generale ~ Mega considerazione sugli Stones delle 04:41 del mattino |
dunhill
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Inviato: 17 settembre 2006, 5:43 |
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Messaggi: 1222Località: GenovaIscritto il: 12 gennaio 2006, 20:43 |
E' tardissimo di sabato sera, fuori piove e ho fumato un pacchetto e mezzo di Dunhill International ascoltando gli Stones tutta la sera e dopo quasi 8 ore mi sono riletto alcuni topic sul forum e mi è venuta un'illuminazione, il desiderio di mettere tutti, gli Stones, io, voi, in gioco e di vedere a che gioco giochiamo.
Prendo spunto dal sondaggio sulla vostra canzone preferita di Tattoo You per porre un quesito.
Noto che la maggioranza di voi ha votato Start Me Up e, se ci fosse stata, Waiting On a Friend, al che mi sorge spontaneo l'interrogativo.
Sono bei pezzi, non ci piove, ma ovvi.
Non voglio essere polemico, ma mi aspettavo gusti più "particolari" da un gruppo di sfegatati come siamo tutti qua dentro.
Nel senso, va bene le hits, ma non c'é qualcosa di loro che vi colpisce di più a livello musicale, più profondamente rispetto a brani che possono piacere anche all'uomo della strada?
Cosa vi piace di più del sound degli Stones? Cosa rappresentano per voi gli Stones musicalmente? E l'esperienza concerto?
Per me gli Stones fondamentalmente sono una delle band con più groove di tutti i tempi, mi fanno letteralmente godere a livello fisico quando li sento, e mi intrippo coi pezzi più sculettanti, più lascivi o coi più drammatici.
Giuro, non voglio fare lo snob, ma come anche per le scalette dei concerti, si direbbe che nessuno possa rinunciare a Honky Tonk o Simpathy for the Devil.
Io forse ho gusti diversi ma la roba che c'é su Sucking in the Seventies mi fa impazzire, tipo Everything's Turning to Gold o If I was a dancer.
Spesso leggo post in cui si trattano gli Stones come semidei, come persone infallibili, a me invece fanno proprio sballare per il loro essere dei tragici cazzoni.
Keith Richards, e sottolineo il fatto di mettere anche il cognome, per me non è Keith, ma Keith Richards.
Non è un amico, non è Robbie o Howard dei Take That, è Keith Richards.
Prima di diventare il simpatico nonnino che oggigiorno vediamo sul palco era un ragazzo come noi, un cazzuto figlio di puttana, che nonostante si facesse chili di eroina quando saliva sul palco ce l'aveva più duro di chiunque altro in sala.
Era il groove in persona, un coltello negli stivali, una siga in bocca e una chitarra incazzata tra le mani.
Ecco per me gli Stones sono questo.
Sono Bill Wyman, uno che non si è mai montato la testa nonsotante suonasse nella più grande rock n' roll band del pianeta, ma che scansionava il pubblico per decidere chi portarsi a letto quella sera e se anche il Signore lo aveva reso sfigato di aspetto, cazzo se aveva delle linee di basso da sballo.
Sono Charlie Watts che per 90 minuti è il più stiloso batterista del mondo e poi si ritira nelle sue stanze, con fare un pò snob e anche stronzo, a fare schizzi del letto in cui dormirà quella sera, fregandosene di tutte le puttanate che probabilmente stanno succedendo nel resto dell'albergo.
Sono Ronnie Wood, una macchietta, la brutta copia di Keith Richards, ancora oggi costretto a farsi cazziare dai Glimmer Twins perché potrebbe fare di più, quando vuole suona come Gesù Bambino, e invece ha Keith Richards che gli para il culo con Mick Jagger.
Sono Mick Taylor, sfigato, paffuto e riccioluto come nessuna rockstar dovrebbe essere (regola nr. 5 del rock secondo Nikki Sixx: "Chi ha i riccioli non può suonare rock n' roll"), ma in grado di dare un senso assoluto a qualunque cosa debba decorare con la sua chitarra.
Ascoltatevi I don't know why e 100 Years Ago e capirete di cosa parlo.
Sono Mick Jagger, un insicuro con un problema di pronuncia e il pacco più desiderato del mondo da almeno 40 anni.
Un uomo che come a nessun altro il destino ha regalato la capacità di essere lascivo sul palco e distinto di fronte a principi e capi di industria.
Musicalmente hanno trasceso loro stessi.
Sono un gruppo rhythm and blues, poi fanno i coglioni per qualche anno giocando a fare pop per conquistare le masse senza dimenticare di infilare qualche boccone avvelenato qua e la come Satisfaction.
Improvvisamente scoprono che possono dare molto di più.
Da aspiranti negri diventano autori affermati e inventano il rock bianco a base di cocaina e pompini nei camerini.
Dura qualche anno, poi l'eroina inizia a farsi veramente sentire, i nobili europei che frequantavano da ragazzi sono tutti morti di overdose o hanno cominciato ad occuparsi degli affari di famiglia, e improvvisamente si trovano soli a dover portare anche loro avanti la loro eredità.
Per caso scoprono che ci sono vari modo di far muovere il culo alla gente, non necessariamente bisogna ispirarsi al blues, e qui vengono fuori i primi groove di stampo caraibico, o il dramma di certi pezzi che palesano l'inesorabile solitudine di Keith Richards, l'unico artista che trova l'ispirazione stando seduto sul cesso così può farsi di roba in privato e al tempo stesso scrivere.
Non per niente ama i libri di guerra, la strategia e la logistica sono fondamentali per un tossico a cui è comunque richiesto di essere produttivo.
Esce roba come Goats Head Soup e Black and Blue, dischi fighissimi, bistrattati dalla critica ma cazzo se ti fanno scuotere le chiappe quando li metti sul piatto.
A questo punto gli Stones si rendono conto che fanno più soldi coi concerti che coi dischi e diventa difficile far andare d'accordo Mick Jagger e Keith Richards.
Il primo ha capito tutto, il secondo non ci sta capendo un cazzo, troppa roba, troppi casini in famiglia.
Acceso in tour.
Spento a casa.
Ci penserà un arresto per traffico di eroina e un ragazzo di 17 anni morto nel letto con la sua donna per una roulette russa finita male a fargli capire che porca troia lui è Keith Richards e non una qualunque testa di cazzo.
Pagherà pegno per qualche anno e quanto fosse scoppiato lo si capisce da Tattoo You, manco entra in studio per quel disco o quasi, eppure, cazzo, è un disco della madonna.
E allora mi chiedo, ma com'é possibile che che di tutto quello che è uscito da un'avventura così incasinata, gloriosa, drammatica e distruttiva, per voi la summa siano 15/20 canzoni?
Non posso credere che alla fine per voi quello che c'é su 40 Licks sia il meglio che gli Stones vi riescano a dare.
Non ci riesco, per me quello è il minimo comune denominatore, ma ci sarà qualche canzone che vi ha portato a fare viaggi più avventurosi di Start Me Up o Out of Control.
Com'é possibile che 40 anni di pura libidine si possano riassumere con 20 pezzi che piacciono a voi e anche al fruttivendolo sotto casa che ascolta anche Ligabue e Baglioni?
Ecco, mi chiedo questo, ma cosa è che vi fa amare così tanto gli Stones?
A me la loro musica, la loro storia e il fatto che nessun altro gruppo al mondo mi dia un piacere di natura quasi sessuale quando li ascolto.
Sono come l'amante di una vita, quella con cui siete partiti dalle seghette alle scuole medie e che ora vi fa sembrare il Kamasutra come il Manuale per le giovani marmotte.
Non fermatevi alle seghette, c'é di meglio.
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seatedonafence
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Inviato: 17 settembre 2006, 10:19 |
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Messaggi: 222Iscritto il: 1 agosto 2006, 5:46 |
....dunhill..dunhill...che dire?...rientro a casa dopo aver fatto più di trecento Km sotto un diluvio universale, sfinito controllo il mio MAC e guardo a che punto sono alcuni miei download....trovo FORT WORTH 1978 completato!!...che faccio? gli do' una sbirciatina?..ovvio!!....una meraviglia, non so perchè ma quella Tourneè mi ha sempre affascinato, dai suoni, dal look di Jagger e da quel suo modo di atteggiarsi...tremendamente punk diceva uno di noi su questo forum qualche giorno fa....beh insomma, dopo 22 ore che sei in piedi il letto dovrebbe essere l'unica via di salvezza, invece no!..rimango inebetito davanti allo schermo che manda immagini che da sempre consideravo leggenda, ma purtroppo (fino ad ora) mai appartenute...e così mi ritrovo a seguire le smorfie di Jagger, a godere dei soli di chitarra, ad osservare Richards per tentare di capire cosa cazzo gli passa per il cervello mentre fa stridere quella chitarra ad occhi chiusi.....sono soddisfatto...........questa mia giornata di merda si conclude benissimo...........sbirciatina al forum??...ovvio!!......e leggo quella popò di considerazione sui NOSTRI da parte di Dunhill......che bello, qualcuno che me li riporta sulla Terra, tra i comuni mortali...ne avevo bisogno..............................................ascolto gli STONES da vent'anni, ne avevo undici quando entrarono a far parte della mia vita con STILL LIFE, ero un bambino che sognava di fare la vita di un Jagger o di un Richards, andavo in biblioteca e invece di prendere i libri che mi davano per la scuola prendevo quelli per documentarmi su di loro.....solo....ovviamente....i miei coetanei perdevano tempo con i vari idoli pop anni '80 (Madonna, Jackson ecc..)....insomma, una buona parte di vita passata dietro le loro tracce fino ad arrivare a quel famigerato luglio del '90 a Torino quando finalmente coronai il mio sogno.....sogno che fino ad allora sembrava irrealizzabile visto che quasi tutti li consideravano ormai morti e sepolti dai merdosi anni'80.............insomma, li vidi in carne ed ossa, che si muovevano davanti a me, che suonavano per me...fu quasi uno shock......ho pianto (cosa che si è ripetuta anche in futuro)............................caro dunhill, ho proprio paura (e ne sono contento ed orgoglioso) che tutto questo non ci passerà mai, che questa malattia non si curerà mai e che magari ci ritroveremo ancora tra vent'anni a parlare di STONES sul sito........vado a letto, sono una merda, sono le nove di mattina e faccio fatica a scrivere qualcosa di sensato..........non so perchè amo gli STONES.....semplicemente è che mi fanno stare proprio bene, mi fanno saltare, mi fanno piangere....è un amore perfetto.
P.S.....io FORTY LICKS non ce l'ho.......adoro quei pezzi che non hanno fatto parlare.....mi emoziono con IF YOU LET ME (e chi se la incula oltre a me??!) o SITTIN' ON A FENCE.......vado fuori di testa quando ascolto MY OBSESSION e mi chiedo sempre perchè passo il tempo ad ascoltare pezzi come THE LANTERN o COOL, CALM & COLLECTED....e poi tutto il loro BLUES, quello che ti entra dentro e non ti molla più........
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Isy
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Inviato: 17 settembre 2006, 13:09 |
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Messaggi: 3205Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44 |
Ehi Seatenonafence ME LI INCULO ANCH'IO QUEI PEZZI !!!!!!!
If you let me e' stupenda, per non parlare di I don't Know Why piuttosto che di 2000 Man da Satanic. ma la lista e' infinita.
bravo Dunhill bellissimo il tuo post in questo topic condivido in pieno.
Altro che Forty Liks, le gemme nascoste sono tantissime
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sleazy
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Inviato: 17 settembre 2006, 13:27 |
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Messaggi: 2319Località: siciliaIscritto il: 24 maggio 2006, 15:51 |
seatedonafence ha scritto: IF YOU LET ME (e chi se la incula oltre a me??!) IO, e vorrei anche sapere il perchè, quando suono in giro per locali e mi sparo le mie 5-6 cover degli STONES, tutti mi richiedono Angie o Satisfaction.. e allora io la volta successiva che faccio?Ti risuono "Flight 505","Connection","Down In The Hole" e "Play with Fire"!!! dunhill ha scritto: Era il groove in persona, un coltello negli stivali, una siga in bocca e una chitarra incazzata tra le mani.
Che bella immagine...grazie Dunhill!!
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ieri
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Inviato: 17 settembre 2006, 14:16 |
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Messaggi: 208Località: BolognaIscritto il: 21 luglio 2006, 15:26 |
che bel post dubhill!!!!
sintetizzando tutto, non possiedo nessuna raccolta dei RS, sono contrario alle compilation soprattutto forty licks...quest ultimo va bene x chi non possiede nessun album dei RS e non è un fanatico come noi!!!
e quando leggo le scalette dei concerti mi piacerebbe vedere meno pezzi classici..
tra gli album ufficiali e i bootleg ci sono un casino di canzoni che mi piacciono..e le ascolto molto di piu rispetto alle famose
non riesco a dire quali sono le mie preferite, vado a periodi, ascolto tutto il mega repertorio..(un po meno quello dei primi '60 se devo essere onesto, anche se il 1° album -di cover- è troppo tosto)
a proprosito di 100 years ago ho una versione live degli anni '70 che è meravigliosa, non so quante volte l'ho ascoltata soprattutto in questi gg . dance pt 2 è ancora meglio della pt 1.. poi ce ne sarebbero da dire talmente tante che ora non me ne vengono in mente e non mi va di fare liste a quest'ora presto di domenica!!...play with fire..memo from turner ecc..
ciao! :wink:
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IT'S A GAS
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Inviato: 17 settembre 2006, 14:17 |
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Messaggi: 256Località: Montegranaro (Ap)Iscritto il: 10 marzo 2006, 1:19 |
Grazie a Dunhill per il bellissimo intervento!
Sì, gli Stones ci piacciono anche perché sono - come dici tu - dei "cazzoni" (di enorme talento ma dei cazzoni)...
E ci piace proprio quell'ammasso di contraddizioni in cui sono sempre incappati...Personaggi quasi tragicomici nel teatro del rock'n'roll, ma indelebili, di cui non si può fare a meno di innamorarsi...Figure apparentemente "bigger than life" ma anche teneri e fragili...in loro vediamo - o sogniamo di vedere - rispecchiati (mutatis mutandis, ovvio) tutti i nostri destini (esaltazioni e depressioni, spacconate e figuracce, successi e fallimenti...)
E le contraddizioni si riflettono anche nel campo creativo...
E allora ci fanno impazzire gemme nascoste (La mia preferita? Memo From Turner) ma non potremmo mai fare a meno dei brani "mainstream" (anche se sembriamo tutti convinti del contrario)...
Alcuni cavalli di battaglia live sono arrivati al limite della stucchevolezza (penso a Satisfaction) però se non li suonassero ne sentiremmo subito dopo la mancanza...
Perché non sono solo creazioni musicali: quegli oggettini circolari di plastica nera (e non importa quale lato cadesse sul giradischi...) hanno permeato coscienze, cambiato esistenze: le prime note di quei 45, ascoltate magari casualmente da una radio, ci hanno inchiodato, paralizzato, fermi a chiederci di cosa mai si trattasse, a domandarci la spiegazione di un fenomeno quasi soprannaturale...
Sono brani il cui fascino sopravvive anche ai trattamenti più inumani: la riprova la ebbi quando usarono a ripetizione Start Me Up per il lancio pubblicitario di Microsoft.
Pensavo di finire per odiare quel brano e invece me lo hanno fatto amare ancora di più...IL DIAMANTE NON SMETTE MAI DI BRILLARE!!!
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ettore
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Inviato: 17 settembre 2006, 15:36 |
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condivido tutto sopratutto dunhill che un ispirazione letteraria fuori dal comune il fatto che in questo momento sono gli unici rimasti di un grande periodo musicale mi riferisco anni 60 -80 negli ultimi anni i talenti musicali a mio parere personale sono molto scarsi rispetto a quei periodo e gli unici che mi fanno tornare giovane sono ancora loro quei quattro simpatici giovincelli con i loro pregi e difetti
ciao
quando sara la mia ora spero di ritrovarmi i un loro concerto e non rsvergliarmi piu
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Jacopo
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Inviato: 17 settembre 2006, 15:49 |
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Site AdminMessaggi: 3976Località: MilanoIscritto il: 6 gennaio 2006, 23:20 |
un concerto degli stones e' solo la punta dell'iceberg rispetto alle loro composizioni.
loro sono l'essenza e la potenza del rock'n roll, e per questo anche il loro spirito come persone e' questo, il rnr deve essere vissuto cosi!
quando ascolti i dischi in studio ci si puo molto piu soffermare su brani, anche poco conosciuti dal pubblico "medio", che ti trasmettono emozioni enormi, e che data la poca popolarita possono anche diventare personali
e come ha detto Isy: "Altro che Forty Liks, le gemme nascoste sono tantissime"
grande dunhill, c'e' rimasto male xe ha vinto start me up anzichè slave :wink:
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ettore
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Inviato: 17 settembre 2006, 16:12 |
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SE VOGLIAMO PARLARE DELLE INCISIONI DEGLI STONES NON CREDO ESISTANO BAND SULLA TERRA CHE POSSA BATTERE GLI STONES IN FATTO DI SALA DI REGISTRAZIONEDAL 1964 AD OGGI DI OPERE MUSICALE C'è NE SONO PARECCCHIE METTO DUE DISCHI A CASO EXILE-. STICKY FINGERS -TATTOO YOU
E CREDO CHE LA MUSCIA MONDIALE ABBIA ANCORA SOTTOVALUTATO IL FENOMENO STONES
MA QUANDO VEDO QUELL'UOMO SULLA SCENA E KEITH E ROON PER ME NON ESISITE +NULLA
SCUSATE IL MAIUSC
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bluesmax
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Inviato: 17 settembre 2006, 16:34 |
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Messaggi: 455Località: Pomezia (RM)Iscritto il: 14 marzo 2006, 17:44 |
Jacopo ha scritto: grande dunhill, c'e' rimasto male xe ha vinto start me up anzichè slave :wink:
Se il risultato è questo topic spero che nei prossimi sondaggi perda sempre.
Complimenti a dunhill per quello che ha scritto .
Io penso che nel forum siamo quasi tutti " out of our heads " per i Rolling Stones ,
di 40 Licks non ne avevamo bisogno , uniti nella profonda passione per il gruppo
che è la rappresentazione del rock'n'roll e ognuno di noi ha una lista di pezzi,
meno conosciuti dalla massa, da elencare come capolavori .
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seatedonafence
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Inviato: 17 settembre 2006, 16:44 |
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Messaggi: 222Iscritto il: 1 agosto 2006, 5:46 |
isy ha scritto: Ehi Seatenonafence ME LI INCULO ANCH'IO QUEI PEZZI !!!!!!!
..ma certo che sono convinto che la maggior parte di noi del forum amiamo quei pezzi!!!....no, no, parlavo di altra gente.......................
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ettore
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Inviato: 17 settembre 2006, 17:08 |
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ho appena trovato questa recensione A Bigger Bang (Virgin, 2005)
qualcuno di voi la conosceva?
molto pesente secondo me
Avevamo già i fucili puntati, noi giovani irrispettosi delle vecchie glorie solo perché ai tempi di “Exile on Main St.” eravano meno che proto-idee umanoidi. In fondo, ripassando la storia del rock, i Rolling Stones - e questo credo sia assodato - non azzeccano un disco da una manciata di millenni. Più o meno da “Some Girls” e si parla del 1978. Dopo i non esaltanti episodi degli anni ’90, una raccolta tanto ovvia quanto ultravenduta e la solita caterva di inutili live è arrivata l’ora di giudicare Jagger, Richards e Watts (gli unici della formazione originale, 1492 o giù di lì) per quello che sono: un gruppo di simpatici vecchietti che cercano di divertirsi con la musica che hanno sempre fatto. Ovvio che il gioco funziona a metà, perché se è vero che dove gli Stones si limitano a seguire il copione del rock’n’roll fatto di riff, sensualità e sporcizia risultano ancora trascinanti - in fondo, queste cose le hanno inventate loro - non sempre riesce invece la formula della ballata, del mid-tempo e dell’introspezione.
In fondo Mick è sempre stata una puttana da palco, non è credibile nelle vesti del cantore della malinconia. Almeno non ora, trent’anni dopo “You Can’t Always Get What You Want” (a parere di che scrive, una delle più belle canzoni di sempre dei nostri). Per questo gli episodi meno guasconi rischiano di annoiare per ovvietà e stucchevolezza. È il caso di “Streets of Love” - orribile singolo d’apertura, talmente scontato che avrebbero potuto scriverlo i Keane o i Vega4 - di “Biggest Mistake” - melliflua e un po’ banale - o “This Place is Empty”, che parte bene con una melodia Tin Pan Alley per essere poi rovinata dal gracchio corvino di Keith Richards. Non è questo il ruolo del nostro amico, infatti, quando si limita a fare il suo lavoro (trovare riff ammazza-tutti a cascata) arrivano “Rough Justice”, classico brano degli Stones che si ascolta sempre con immenso piacere; il blues lercio di “Back Of My Hand” e il rock’n’roll negro di “Oh No, Not You Again”.
Certo non è poco, considerando che le previsioni erano tutt’altro che rosee. Ci si aspettava un lavoro decisamente stomachevole, grottesco e caricaturale. Arriva invece un disco che ha il difetto di essere soltanto onesto e il pregio di non essere la merda auspicabile da un gruppo che nel 2005 non ha più significato di esistere se non per riproporre in chiave live, seguendo sempre lo stesso e sacrale copione, i brani immortali scritti tra il ’64 e il ’72. Ma non è sufficente. Non basta un pugno di riff - nonostante vengano dall’uomo del riff - a giustificare l’inutilità insita di un disco che se oggettivamente non ha niente al posto sbagliato, eticamente mostra la faccia da culo con cui certa gente si ostina a ritardare l’età della pensione. Quando l’ispirazione viene a mancare è meglio farsi da parte, nonostante qualche rock’n’roll al vetriolo che, per la legge dei grandi numeri, ti può ancora capitare di scrivere. Forse non è ancora il caso di premere il grilletto. Penseremo ad una punizione più adeguata.
collegamenti su MusiKàl!
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melisenda
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Inviato: 17 settembre 2006, 20:09 |
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Messaggi: 3012Località: TORINOIscritto il: 26 luglio 2006, 0:15 |
mah... tutte queste critiche non le capisco... secondo me per ognuno di noi LORO rappresentano momenti diversi della nostra vita  Chi non è più tanto "giovane" (di età, non di spirito..) sarà legato a brani magari degli anni 70-80, come me, ma per chi li ha conosciuti solo a Torino 90 o giù di lì li accosta a quel periodo..... Diamoci il tempo di apprezzarli in tutte le loro sfaccettature, tanto LORO ci accompagneranno ancora per tanti anni
PS per Dunhill: hai ragione su tutto.... io infatti avevo votato SLAVE
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jampingjack90
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Inviato: 17 settembre 2006, 21:04 |
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Messaggi: 70Località: ManduriaIscritto il: 1 luglio 2006, 17:51 |
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Keef
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Inviato: 17 settembre 2006, 23:11 |
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Messaggi: 212Località: ROMAIscritto il: 20 giugno 2006, 1:56 |
GRAZIE DUNHILL PER AVER SINTETIZZATO QUELLO CHE TUTTI NOI...ALMENO SPERO PROVIAMO PER QUESTI SIMPATICI CAZZONI...
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