Scusa se mi permetto, Sleazy, ma JJF è un pezzo in cui riconoscere quel lessico è facile solo per un orecchio molto allenato. Prova prima con brani più lenti come Love In Vain o You Gotta Move, dove lo stesso maggior respiro delle battute facilita l'individuazione dei ritardi. Questi comunque sono davvero molto leggeri: servono a crear tensione e non ad andare "fuori tempo"
Un abbraccio
Stefano

PS
Bardo, quand'è che vieni a trovarmi? grazie per le parole comunque!

Caro "Papa", ci hai rovinato!!!
ora staremo tutti lì con l'orecchio incollato alle casse e il metronomo in mano a dare la caccia al backbeat in tutti i pezzi, da Ruby Tuesday a Rip This Joint!!!!

...scherzo naturalmente, ci hai aperto un bell'orizzonte nuovo, appena riesco ne voglio discutere con calma (e ascolti) col batterista con cui suono :wink:

Caro Papa,

sono sicuro che tutti i nostri batteristi ti malediranno!!!


Grazie!

Io mi scuso se domani sera suonerò senza avere ancora appreso le vie del backbeat.

Non si può organizzare una clinic stile Yoda con Luke Skywalker ne "L'Impero colpisce ancora"?

Il Papa: Senti il backbeat, Dunhill
Dunhill: Ci provo, Papa, ci provo
Il Papa: Fare o non fare, non c'è provare
:wink:

Andrea, stai per raggiungere l'Illuminazione! :wink: Vedo che hai finalmente capito che io sono sì un Papa, ma un Papa Zen concentrati sul suono di una sola bacchetta di batteria e raggiungerai il Satori


Che il Backbeat sia con te!

stefano, prometto che verrò a romperti le scatole.
non sarà a brevissimo, ma verrò.
lasciami uscire da 'sto periodo incasinato col lavoro, e mi organizzo.
grazie

bardo

bardo,
ci organizziamo e andiamo assieme dal papa ... ho bisogno di legna per il caminetto e possedendo il papa una telly ed una strato del 65 (fra le altre!) fa proprio al caso mio. ok?
ciao
'pizza

Una Telly del '65 e una Strato del '61 please
Ciao 8)

sua papezza,
meglio ancora!
ciao
'pizza

Va be', a questo punto penso che il thread possa ritenersi concluso. Ringrazio sinceramente tutti quelli che vi hanno partecipato e anche quelli che hanno solamente letto perché comunque mi hanno prestato attenzione! Invito cordialmente tutti quelli che desiderano ulteriori approfondimenti o che hanno curiosità sulla cosa a scrivermi in privato: sarà un piacere rispondere!
Un abbraccio sincero
Stefano

Caro Papa,
so che ritieni la discussione conclusa, ma dal momento che l'ho letta soltanto ieri vorrei farti ancora una domanda per cercare di capire meglio, dato che, come hai specificato intelligentemente anche tu parliamo di musica e le parole, in questo caso scritte, non possono loro malgrado delucidare al meglio la materia che traattiamo per ovvie ragioni.
innanzitutto complimenti, per la carriera( alexis corner???!!!) e per la prosa, davvero niente male ed appassionante!
con tutto il rispetto per gli altri, non immaginavo la presenza di personalità del tuo calibro nel forum; comunque mi sono inscritto da poco e sarà che bazzico in forum un po' tristi...davvero una piacevo sorpresa!
veniamo alla mia domanda. Dunque, io non sono un musicista, mi piace molto la musica, gli stones certo, ma anche il jazz ed il blues; orbene, mentre scorrevo il tuoi articoli restavo piuttosto perplesso davanti a parole tecniche di cui ignoro completamente il significato o l'applicazione su qualsivoglia strumento. Allora( sto divagando lo so...) quello che volevo chiederti è questo:
il backbeat di cui avete ed hai parlato, è quella caratteristica del suond degli stones per cui il tempo dei brani è scandito spesso dalla chitarra ritmica di keith richards piuttosto che dalla batteria di watts?insomma è richards che detta il tempo e non la batteria come accade in tantissime altre band?
mi dispiace se ho semplificato e forse anche banalizzato il concetto(ho visto come ti sta a cuore), ma uso la mie parole, appunto quelle di un ascoltatore di musica e non di un riproduttore della stessa, che sono inevitabilmente dirette e scevre di tecnicismi(forse sono quelle che userebbe la maggior parte dei frequentatori del forum).
Aspetto fiducioso una tua risposta(andrà bene anche:Non hai capito un cazzo e non ci sfottere!)ed aggiungo, nel caso in cui avessi individuato il punto, quali altri artisti si comportano in suddetta maniera?

marco, si, invadiamogli la casa!
e relativamente alle chitarre, ho un'idea migliore rispetto al falò! invece di bruciargliele, vista la sua pubblica e ripetuta avversione verso le fender, grattiamogliele (nell'accezione del giambellino del verbo "grattare"). eheh
ciao

totore: ho letto il tuo intervento. anch'io sono dell'idea - previo placet papale - di proseguire la discussione. e secondo me, con la tua domanda, sei molto vicino al senso di tutto il discorso.

bardo

Bene, non sapete quanto mi faccia piacere che evidentemente la cosa susciti ancora l'interesse di qualcuno! Ma andiamo con ordine:

@Bardo: avversione per le Fender e quando mai avrei espresso una simile sciocchezza ??? il fatto che ami anche altre chitarre (ultimamente uso spesso una Firebird reverse) deriva dallo stimolo diverso che esse mi danno, ma è indubbio che non abbandonerei mai le mie due figliocce!

@Totore: grazie intanto per la dimostrazione di stima, ma io sono solo uno che ha avuto la grande fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto, nulla di più! Riguardo però al backbeat credo che tu ti stia avvicinando, ma forse è necessario specificare meglio alcune cose. Il backbeat è un lessico musicale che non appartiene ad un solo strumento ma a tutti: è un modo di suonare. Nella spiegazione ho privilegiato la batteria unicamente perché ritengo che sia lo strumento che più di ogni altro può rendere chiara la cosa, non perché sia l'unico coinvolto. Che cominci prima la chitarra o qualsiasi altro strumento non ha alcuna importanza: è tutto il gruppo a "sentire" in quel modo. A costo di diventare veramente troppo ripetitivo, lo dico ancora: noi italiani in modo particolare tendiamo a concepire le battute musicali come qualcosa di matematico e quindi "sentiamo" la necessità di una assoluta simmetria. I neri invece, e per conseguenza tutto il mondo anglo-americano, privilegiano la danza, lo swing, l'irregolarità intelligente, perché essa genera tensione e la tensione è la porta primaria verso l'emozione. Hai mai provato a ballare con un metronomo? Ti senti stimolato? Ovviamente no, ma per quale motivo? in fondo anch'esso ha un suo ritmo, no? Il metronomo non ti stimola perché è troppo regolare: se lo senti, provi subito il desiderio di fare dei contrattempi con le mani o coi piedi per arricchire di "irregolarità" una cosa che sarebbe troppo noiosa. Se affiniamo questo concetto di base, scopriamo che invece di aggiungere, i più grandi musicisti blues e delle correnti da esso derivate, hanno sempre tolto. Allora, posto che la musica che ci interessa è soprattutto in 4/4, enumeriamoli: 1-2-3-4. La mentalità italiana, e ahimè anche quella americana più moderna e quella di tutti coloro che vogliono o devono usare delle macchine in sincrono, ci porta a voler attribuire ai 4 quarti esattamente la stessa durata. Peccato! perché in questo modo creeremo solo il noioso effetto metronomo. Se invece ritardiamo anche solo di un'inezia l'arrivo della 2 e della 4 (lasciando regolari le altre 2), proprio perché ci sembrano un po' fuori, non sono cioè dove ce le aspettiamo, si crea tensione, ed è magia pura perché è quello che ci fa ballare, che ci colpisce allo stomaco. Prendi per esempio l'inizio di HTW: puoi scegliere se quella in studio col campanaccio o una delle mille versioni live. Se prendi quella in studio, prova a sincronizzarla con un metronomo e osserva dove cade il rullante: sempre un attimo dopo di dove lo metteresti tu! Se invece scegli una live, ascolta cosa fa Keef: quell'accordo ipnotico si appoggia sugli stessi ritardi che abbiamo rilevato prima anche se non si sentono, anche se non c'è alcuna batteria ad indicarli, giusto? La conclusione è una sola: quei musicisti hanno un lessico particolare e comune. E poco importa se più avanti, quando arriva il ritornello, accelerano un po'... il tempo accelera, ma le distanze col ritardo vengono rispettate... Mi chiedi da dove viene tutto questo, la risposta è univoca ed indubbia: DAL BLUES, quel blues che tutti loro conoscono molto bene e che ha fornito loro le basi su cui hanno costruito tutto quello che hanno fatto.
Io però mi sento davvero in imbarazzo: non vorrei che questo discorso, data l'ampiezza che gli abbiamo riservato, finisse per nauseare qualcuno o quantomeno per annoiare... temo che, per quanto scherzosa ed ironica, la reazione di Marco un fondo di verità ce l'avesse... ed è per questo che avevo cercato di chiudere il thread, non certo perché la cosa non mi appassioni. Sappiatemi dire...
Un abbraccio

Stefano, piuttosto che i topic dove si analizzano i vicini di casa di Mick preferisco 1000 volte leggere di BAckbeat, di vita vissuta e di musica fatta con il cuore!!!
Quindi si Stefano suona ma non star zitto, chi non ha voglia di leggere non deve necessariamente farlo, ma mi sembra stupido che gli altri che invece hanno tale voglia non possano farlo solo per "colpa" dei primi!!
Io resto sintonizzato....

Guarda stefano, la verità è che io personalmente non so nulla di musica e gli argomenti tecnici in genere non mi prendono granchè. Però dietro le tue parole si percepisce la passione.
Ma perchè mai devi sentirti in imbarazzo, visto che tante persone hanno bisogno della tua esperienza, dei tuoi insegnamenti?
Questo almeno è un forum democratico, dove trovano spazio sia i pettegolezzi sulla vita privata dei RS sia i topic come il tuo. E poi chi non è interessato è libero di non leggere, no?
PS: Il nick PAPA scoraggia un pò, ma se sei un Papa zen, come hai detto di essere....va bene, và..... :wink: