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vasco
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Inviato: 20 maggio 2015, 15:35 |
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Messaggi: 4314Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29 |
...quindi chi preferisce gli Stones con Taylor sono i fans che guardano alla musica, chi invece preferisce gli Stones con Brian e Ronnie guardano allo spettacolo....permettetemi di dissentire ! Sono tre chitarristi molto diversi, può piacere più uno rispetto ad un'altro, ma ridurre Wood ad una mera questione di look mi sembra poco rispettoso. Ricordo che Wood era il chitarrista dei Faces, ha suonato su uno dei più famosi album live di Clapton rainbow concert, è stato chiamato da Bo Diddley per suonare nel suo tour e potrei andare avanti....non credo sia stato scelto per il suo taglio di capelli !
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leeds71
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Inviato: 20 maggio 2015, 15:50 |
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Messaggi: 2115Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27 |
vasco ha scritto: ...quindi chi preferisce gli Stones con Taylor sono i fans che guardano alla musica, chi invece preferisce gli Stones con Brian e Ronnie guardano allo spettacolo....permettetemi di dissentire ! Sono tre chitarristi molto diversi, può piacere più uno rispetto ad un'altro, ma ridurre Wood ad una mera questione di look mi sembra poco rispettoso. Ricordo che Wood era il chitarrista dei Faces, ha suonato su uno dei più famosi album live di Clapton rainbow concert, è stato chiamato da Bo Diddley per suonare nel suo tour e potrei andare avanti....non credo sia stato scelto per il suo taglio di capelli ! Brian nella mia analisi non è stato toccato e meriterebbe un capitolo tutto suo. Il mio giudizio su Wood ovviamente non era così ''semplificativo'' e poco rispettoso, piuttosto cercavo di fare un discorso abbastanza generale sui periodi musicali associati ai tre chitarristi, non ho analizzato singolarmente la bravura dei musicisti (che è fuori discussione); mi pare, inoltre, di avere postato una gande jam che vedeva Ron Wood in primo piano. Dico semplicemente che per il ruolo che ha avuto, fin dall'inizio, con gli Stones (ed il periodo particolare in cui entrò e ne novità aggiunte alla musica Stones) un fan potrebbe tranquillamente pensarla come me. Ma questo non vuol dire trovare poco interessante ciò che venne dopo l'uscita di Mick Taylor, per carità, così come non è vero che il periodo Taylor è grandioso SOLO per la presenza di Taylor nel gruppo; è un insieme di cose. Sicuramente Wood è una persona più attenta all'immagine, al look, più mediatico e vicino ai grandi dello spettacolo (vedi il concerto del 1973 con Clapton, storico, sì, ma al tempo stesso uno dei peggiori album live di sempre - almeno nella versione uscita su vinile). E' cambiato, ma questo in generale non solo per gli Stones, il modo di fare musica sopra e sotto il palco e probabilmente Wood è la persona migliore per rispondere a tutto ciò, anzi, sicuramente. Del resto sono anche un grande fan dei (sottovalutati) Faces, un gruppo in cui Ronnie Wood faceva Ronnie Wood e non per forza il fratellino di Keith Richards. Questo mi porta a dire che per motivi di ego, di voglia di mettersi in gioco e non solo (di una INTERA band), Wood sia stato il chitarrista in grado di stare un po' alle regole di un gioco molto ma molto collaudato. Stiamo comunque parlando di uno dei più grandi chitarristi inglesi di sempre.
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Gianpietro
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Inviato: 20 maggio 2015, 16:35 |
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Messaggi: 229Iscritto il: 9 luglio 2013, 20:36 |
Anche a me piace Wood ovvio, es. BLACK LIMOUSINE, facevo solo il confronto con Taylor, lì per me non c'è storia (musicalmente) [ Messaggio inviato da Android ]
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mark77
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Inviato: 20 maggio 2015, 19:41 |
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Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01 |
@ Totore. Nel tuo intervento fai riferimento al 'groove' e dici testualmente: "Loro vengono dal suond di Berry e di Muddy Waters (pochissimi assoli e tanto groove). Sorprende come alcuni fan non se ne rendano conto". Io me ne rendo conto, certo, ma nella scelta del successore di Taylor mi pare che non sia stata minimamente valutata la differenza tra la propensione al 'groove' di un chitarrista e quella all'assolo melodico di un altro. Da 'Life': "Nonostante il fatto che in quel periodo fossimo così intimi, non era scritto che per forza Ronnie dovesse diventare il nostro nuovo chitarrista. Tanto per cominciare faceva parte ancora dei Faces. Prima di lui ne avevamo provati altri - Wayne Perkins e Harvey Mandel. Tutti e due grandi chitarristi, tutti e due presenti in Black and Blue. Ronnie spuntò per ultimo, e davvero avevano tutti le stesse probabilità. A noi Perkins piaceva un sacco. Splendido musicista, stesso stile (di Taylor), non avrebbe creato attrito con le cose che faceva Mick Taylor, era roba molto melodica, suonata assai bene. Poi Ronnie disse di avere qualche problema con i Faces e il cerchio si restrinse a lui e Wayne. Ronnie è versatile, sa suonare un sacco di cose in un sacco di stili diversi, poi erano sei mesi che lui ed io suonavamo insieme. Quindi la scelta cadde su di lui. Tutto sommato, poi, non era tanto il modo di suonare, era il fatto che Ronnie era inglese! Bè, siamo una band inglese, per quanto qualcuno possa pensare di no. (...) Essendo nati a Londra, Ronnie ed io avevamo un'affinità innata, una sorta di codice, e sotto stress insieme riuscivamo ad essere tosti...Ronnie fu un ottimo collante per la band (...)"
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vasco
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Inviato: 21 maggio 2015, 1:32 |
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Messaggi: 4314Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29 |
Gianpietro ha scritto: Anche a me piace Wood ovvio, es. BLACK LIMOUSINE, facevo solo il confronto con Taylor, lì per me non c'è storia (musicalmente) [ Messaggio inviato da Android ]  ...non c'è paragone proprio perché sono due chitarristi completamente diversi ! Se invece la mettiamo sulla tecnica, certo Taylor è di gran lunga migliore. Per farvi capire cosa intendo io quando dico di preferire un suono più corale della band (era Brian e Wood) ad un suono più individuale (era Taylor), utilizzo due brani che si snodano in modo strumentale "can you hear me knocking" dove nella parte finale il brano viene sorretto da un assolo di sax e uno di chitarra e "going home" dove il brano si snoda coralmente con tutta la band, nel primo caso la fa da padrone il virtuosismo di sax e chitarra, nel secondo è la band a mantenere alta la musicalità. Non so se l'esempio è il più appropriato, ma a mio parere lo può essere. Con questo intendiamoci, non dico che uno è meglio dell'altro, ma io preferisco gli Stones di Going home, questione di gusti e di come si intendono gli Stones. [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=bhio4NdiYO0[/youtube] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=3fa4HUiFJ6c[/youtube]
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totore
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Inviato: 21 maggio 2015, 18:51 |
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Messaggi: 1831Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36 |
@Mark Be' certo, da quello che dice keith risulta senz'altro così. Però, e su questo dovremo essere d'accordo, prova a chiedere a keith con chi preferisce lavorare o chi reputa più adatto alla "causa" rolling stones. Preferisce chitarristi - come wood - che suonano poche note e molti licks. Ricordo inoltre che proprio richards prende come riferimento e fonte d'ispirazione heartbreak hotel di elvis - lo racconta in life - sostenendo (ed io qui sono d'accordo con lui tutta la vita!!!) che il rock'n'roll è fatto di silenzi, di pause, e non di un suono che copra tutto (quindi troppe note, quindi come spesso suonava live Mick Taylor). Se ci fate caso, in tutti i pezzi più coinvolgenti degli stones, si sente quel "silenzio di heartbreak hotel, provate con start me up Questo ovviamente - ribadisco a scanso d'equivoci - non vuol dire che l'uno è meglio dell'altro o viceversa. @leeds in parte t'ho già risposto rispondendo a mark. Dici che gli stones non sono una rock'n'roll band con matrice blues e basta. In che senso? Nel senso che hanno suonato anche country e raggae? Che talvolta hanno sperimentato altri generi? E quale band del 20° secolo non l'ha fatto. Ma la loro vocazione prima rimane un'altra. Rimane heartbreak hotel, chuck berry, robert johnson, howlin wolf... se mi dici che non è così menti sapendo di mentire Le canzoni che citavi tu sono delle perle e taylor le ha impreziosite, certo, chi lo mette in dubbio. Ma questo cosa c'entra col ragionamento fatto da me? Se wood è più "giusto" di taylor è per le cose che ho scritto sopra, non per altro. Tra la'ltro, wood è un chitarrista della madonna (probabilmente più dotato e versatile di keith stesso) e sono certo che saprebbe suonare alla "taylor" se volesse. Non lo fa per scelta, perchè si rende conto che non è quella la direzione degli stones. Poi perchè dici che la mia visione è snob, riduttiva e quasi da "fan dei beatles" (come fosse un isulto essere fan dei beatles  ). Io parlo solo di musica, proprio come fanno tutti gli altri qui.
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totore
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Inviato: 21 maggio 2015, 19:04 |
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Messaggi: 1831Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36 |
quello che non mi garba di taylor? minuto 1.18 del vido del marquee postato da gianpietro. quella pioggia di note inutili. Avrei risolta la faccenda con la metà di esse. Non so se mi spiego... https://www.youtube.com/watch?v=4oPInSfh6H4
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giovanni.cerri
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Inviato: 21 maggio 2015, 20:32 |
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Messaggi: 1011Località: PistoiaIscritto il: 27 marzo 2014, 21:02 |
Ora dire che Woody non suona come Taylor per scelta mi sembra un po' forzata. Io apprezzo molto Wood, ma guardiamoci negli occhi, non ha la stessa agilità di Taylor. Si può parlare di stile, può piacere di più uno o l'altro, si può anche dire che uno è stato una scelta azzeccata ma a livello di tecnica Taylor è superiore a mio parere. [ Messaggio inviato da iPhone ]
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leeds71
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Inviato: 21 maggio 2015, 20:53 |
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Messaggi: 2115Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27 |
Partecipando attivamente, con spirito dialettico e amore verso il confronto (non la polemica) mi rendo conto di alcune cose. Mi pare che la discussione (una delle più interessanti ed attive) stia viaggiando su due o più binari diversi (e forse per colpa mia): da una parte il giudizio, le idee sui chitarristi degli Stones ed i relativi periodi musicali e dall'altra l'origine della musica del gruppo, l'approccio degli Stones verso la musica e via di seguito.
Sicuramente nel mio post di qualche pagina fa ho messo molta carne al fuoco mischiando un po' di cose. Ma penso anche che si stia facendo confusione non tanto a causa delle opinioni inconciliabili (perchè fondamentalmente non ci sono, se non sui singoli chitarristi) ma per le sbagliate interpretazioni che abbiamo dato ai nostri post.
Premesso ciò, vado quindi a correggere esprimendo in maniera più chiara quello che ho detto e non detto nei precedenti post.
Che i Rolling Stones nascano come BLUES band, di stampo AMERICANO, con copiosi riferimenti al mondo del rn' blues non ci sono dubbi. Il background musicale dei nostri lo conosciamo ed è questo. Bagna le sue raidici nel fiume sonoro del blues postbellico di Chicago ma non solo (in cui dominano gli elementi che avete citato voi: la semplicità, l'immediatezza e pochissimi se non nulli virtuosismi). Così come è vero che anche con il passare degli anni questa origine squisitamente blues sia emersa nei diversi album (in modo diverso) e nei vari spettacoli live. Mi viene da dire: meno male! Sono anche io qua per questo stesso motivo, altrimenti scriverei sul forum dei Metallica.
Inutile dire che da questo punto di vista i PRIMISSIMI Rolling Stones fossero (e quelli rimasti, con Wood o con Taylor, perchè sono indifferenti da questo punto di vista, siano) i migliori interpreti di questo genere musicale e Watching the River Flow per me ne è una prova.
Diverso è invece dire che gli Stones siano SOLO una blues band (e che per forza secondo tali canoni debba suonare), con forti richiami al mondo rn'blues e non capaci di cimentarsi (attivamente, non solo per convenienza) in altri generi o che adottare formule musicali diverse (dando spazio ai solo o alle jam libere o al country) sia una forma di depersonalizzazione musicale. In questo caso, quella frase, assume realmente un altro significato: riduttivo e superficiale. Ma sicuramente questo non è quello che pensi... qui va la mia provocazione verso i fan dei Beatles (altro gruppo che amo) ed i giudizi che spesso danno ai lavori degli stones, ma questa è un'altra storia.
Riguardo Mick Taylor, continuo a ripetere che la sua mano non abbia snaturato la musica degli Stones ed il loro modo di fare il rock o il blues. Mick Taylor (pur venendo dalla università del blues Inglese di John Mayall che ha dei canoni ben diversi da quelli del blues americano; quindi assolo e più spazio alla bravura dei singoli) ha nobilitato il tutto ma non ha cambiato, da solo, le sonorità degli album che lo vedevano coninvolto o l'appoccio esecutivo degli Stones verso la musica. Non penso che il discorso sui brani eseguiti da Taylor dal vivo vada ridotto alla semplice presenza o assenza di un assolo o di una cascata di note. Penso che non sia questo il punto. Quello che faceva Taylor si sposava perfettamente con la musica ed il modo di far musica degli Stones di quel periodo. E per quel periodo Taylor era l'uomo perfetto. Il suo non era un virtuosismo (?) inutile, freddo e non coniugato con il resto. Tutto qua.
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Gianpietro
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Inviato: 21 maggio 2015, 22:14 |
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Messaggi: 229Iscritto il: 9 luglio 2013, 20:36 |
"Il suo non era un virtuosismo (?) inutile, freddo e non coniugato con il resto" Ecco é proprio quello che stavo pensando io...... Trattasi di un chitarrista di matrice prettamente blues, sì non proprio il blues di Chicago era il british blues di John Mayall, va bene, ma é ancora meglio, meno noioso. Io Taylor lo preferisco a Clapton, e ho detto tutto https://www.youtube.com/watch?v=JTyRRNmpCPo
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Wield
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Inviato: 22 maggio 2015, 20:54 |
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Messaggi: 272Iscritto il: 9 marzo 2015, 18:29 |
Garfield Akers Cottonfield Blues pt.2 (1929) L'antica arte dell'intreccio. Le continue frasi ripetuto lo rendono indubbiamente monotono, ma è tutto un pulsare. Un capolavoro. Per la cronaca: il secondo chitarrista è Joe Callicott. http://www.youtube.com/watch?v=mJqnbw086Aoleeds71 ha scritto: penso anche che si stia facendo confusione non tanto a causa delle opinioni inconciliabili (perchè fondamentalmente non ci sono, se non sui singoli chitarristi) ma per le sbagliate interpretazioni che abbiamo dato ai nostri post. Se ce ne fosse bisogno, preciso che mi sono limitato a prendere atto che su quel dato argomento non ci sono evidentemente punti di contatto. Non è stato un rifiuto, anzi, un discorso fatto con quella partecipazione ha destato solo interesse.
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leeds71
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Inviato: 22 maggio 2015, 21:52 |
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Messaggi: 2115Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27 |
Sono assolutamente d'accordo. È bello leggere anche pareri ed idee diverse. Ah, grazie del video postato molto bello. [ Messaggio inviato da Android ]
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vasco
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Inviato: 15 giugno 2015, 1:47 |
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Messaggi: 4314Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29 |
Non so se è già stato postato, ero indeciso se postarlo qui o in libri sugli stones, ma dal momento che l'argomento è la strumentazione degli stones ho pensato che fosse più inerente postarlo qui, al limite spostate. Ho trovato in rete questo libro http://www.ziomusic.it/2014/03/24/rolling-stones-gear/ che parla ampiamente della strumentazione degli Stones dai primi anni ad oggi, vorrei comprarlo in quanto mi piace conoscere e capire meglio la loro strumentazione, un argomento che mi ha sempre affascinato. Qualcuno lo ha comprato ? Com'è ?
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Wield
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Inviato: 28 ottobre 2015, 15:08 |
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Messaggi: 272Iscritto il: 9 marzo 2015, 18:29 |
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ceWWMfhAvD4[/youtube]
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