Appena ordinato su libreriauniversitaria.it a lprezzo di 19euro senza spese di trasporto...non vedo l'ora che arrivi...

Claudio

che bello quando parla dei suoi nonni....

Sto sorridendo dopo aver letto il racconto di Max. Sorrido per il suo intercalare, per il suo scrivere veloce, veloce come i minuti che lui ha vissuto con il nostro Keith. Sorrido perchè mi immagino la situazione e sorrido per non piangere di non essere stata lì con lui

Ho letto qualche pagina di Life.Mi piace il modo in cui è scritto, riesce molto bene a rendere l'idea.
Anche il fatto di partire dal 1975, anno della svolta secondo Keith è singolare.
Non ho mai pensato che il tour delle americhe fosse stato così importante se non perchè era il primo con Ron.
Se proprio devo trovare un difetto, fu tanto bistrattato e sconfessato il libro di Tony Sanchez perchè sembrava irreale irriverente.
Beh, le prime 20 pagine di Life parlano di droga, di intrugli tra avvocati, polizia e politici regionali, non è molto diverso da UP and Down With RS.
Sici

Si, ci stà che si parli di droga avvocati e reati vari, sono i Rollijng Stones...ma farne un libro di SOLO quello aumentando a dismisura le realtà rendendolo pesante e farlocco, in Life finalmente esce anche l'uomo con i suoi sentimenti con le sue difficoltà e addirittura i sogni, avvicinandoti di più al personaggio per quello che realmente è, non marciando su quei falsi ideali creati dal mito delle droghe e dell'alcol.
Leggendo il libro di Sanchez, si dimentica di quanto si soffre ad avere a che fare con quelle sostanze e ci si dimentica o si mitizzano tutti i morti che hanno seguito gli Stones.
Direi che c'è una netta differenza, secondo me.
Forse perchè nel mio piccolo ho avuto a che vedere cosa significa imbarcarsi in tour con gente che non sapevi se reggeva fino alla sera del concerto....

Quando ho letto vent'anni fa "su e giù con i rolling stones" di tony sanchez non potevo credere che fosse tutto vero. Ora l'autobiografia di keith richards mi conferma che invece ciò che raccontava era realtà. Peccato che ora quel libro è introvabile

io l'ho comprato quando è uscito, poi l'ho imprestato ad Antonio Albanese ( gliel'ho spedito a casa ) e sono passati due anni ma del mio libro non so più nulla....
hai ragione worst, è introvabile....

Antonio lo so che ne hai cura, vero? però magari restituiscimelo, va, che ci tengo molto

Carla non preoccuparti il libro è in buone mani , lo tengo con cura.
Te lo spedisco in settimana ok?

ok Antonio, no problem......
se pensi di andare alla festa di gennaio me lo potrai dare lì...

A proposito dell'artrite di Keith, stavo guardando la foto delle sue mani e mi chiedevo come riesca ancora a suonare la chitarra.

Me lo ha appena comperato mia figlia Anita (cuore di mamma) ed io ho preparato un cartello con scritto: Non disturbare: Giancarla in lettura accanita.

Beccato il libro. Ora sto finendo di leggere la storia dietro ogni canzene dei RS poi attacchero' Life. Buona lettura. I Rolling vanno letti oltre che essere visti e ascoltati.

ROSSO57

Mick Jagger risponde a Keith " sei solo un tossico !!! "
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 81325.html

Roma, 6 nov. (Apcom) - I brani della biografia del Rolling Stone Keith Richards dedicati al collega Mick Jagger "hanno qualche passaggio un po' cattivello": la placida reazione iniziale di Sir Mick, di cui "Keef" non tracciava un ritratto troppo lusinghiero, ha ora dato luogo ad una lettera di quindici pagine, finita per sbaglio nelle mani di un giornalista e pubblicata dalla rivista statunitense Slate.

Nelle sua "Life", uscita il 28 ottobre scorso e che spiega i dettagli del suo tumultuoso rapporto con il leader degli Stones, Richards definiva Jagger "insopportabile", rivelava che i suoi collaboratori lo chiamano "Sua maestà" o meno rispettosamente "Brenda", e riferiva - citando fonti terze femminili - che Sir Mick non è affatto dotato.

"Non me ne importa nulla", tuona Jagger nella lettera: "Tutto questo viene da un tizio che ha quasi 70 anni e per il quale i gay sono dei froci e le donne puttane", che "si addormentava nei camerini prima dei concerti e che non si poteva svegliare, dato che tiene una pistola sotto il cuscino ed è capace di puntartela contro se si arrabbia". Riassumendo, "Keef" è "un tossico" dal quale Jagger si è allontanato perché "non si può immaginare cosa sia andare in tour con un alcoolizzato consumatore di crack".

Immaginavo toni simili dalla risposta di Jagger ....pero' che si addormentava nei camerini e' documentato da molte foto ...mi resta comunque l'impressione che sia tutto un grande gioco..