Noi lo custodiamo in sala prove, ma ne ho anche una copia sgualcitissima a casa

io li avevo, le traduzioni le ricordo molto approssimative...
secondo me, se devi tradurre gli stones o chiunque altro, devi essere un suo ammiratore e conoscere bene tutta la storia della band e non era il caso della ragazza che traduceva - altrimenti rischi di essere fuorviante...

alcune traduzioni - che all'epoca quasi imparai a memoria - le ho ritrovate altrove mooolto ma moooolto meglio tradotte

secondo me non vale la pena prenderli oggi, con internet e tutti i mezzi a disposizione che esistono per tradurre e trovare i testi - a meno che non lo si faccia con mero spirito da collezionista

Confermo. Una cagata mortale.

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Sto leggendo il libro di Stanley Booth e mi sta acchiappando di brutto. Lo ritengo scritto bene e per quel che ho letto finora, lo consiglio.

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mi hanno regalato per natale "Io e gli Stones".
Mi è piaciuto molto. E' stato bello leggere dei loro inizi,del modo in cui vivevano e delle c...ate che facevano. Il libro sembra molto onesto,semplice e devo dire che in alcuni punto anche commovente.
Quello che ne esce meglio è sicuramente keith. E da questo libro emerge ufficialmente la poca stima che keith,mick e brian avessero in Bill anche se il tutto è legato alla sfera privata e non al musicista
Non so se sia reale ciò che afferma su Brian ma è plausibile la sua teoria sul motivo per cui lo stesso si sia autoallontanato dagli altri 2
Lo consiglio a tutti

Bisogna anche tenere presente che sono passati tantissimi anni e la memoria, i ricordi , cambiano con il passare degli anni.

Si erano quelli..ma andrebbero un poco aggiornati..sono pieni di errori di traduzione spaventosi..e se leggete l'introduzione del primo libro si capisce anche che la "traduttrice" non amava molto gli Stones.

Questo lavoro lo dovrebbero fare persone che adorano gli STones

Hai ragione, però sono validi per lo meno per chi mastica inglese e.....Rolling

I Rolling Stones raccontati da Orla della Bandabardò e Luca Polese Remaggi
Autori: Luca Polese Remaggi - Andrea Orlandini -

Pubblicato nel: Febbraio 2013

Pagine: 284

ISBN: 88-230-1733-7

Prezzo: 12.00€


Il volume ripercorre la storia dei Rolling Stones in occasione del cinquantesimo anniversario del la loro nascita. Gli autori prendono le mosse dal ruolo di primo piano che il gruppo di Mick Jagger e Keith Richards ha svolto nella trasformazione dei costumi dei giovani a partire dagli anni sessanta. Dai primi concerti londinesi alla British Invasion negli Stati Uniti, dalla Swinging London fino al Sessantotto, la band incarnò un’immagine irriverente e iconoclasta, costruita in opposizione alla fama di bravi ragazzi attribuita ai Beatles dai media dell’epoca. Nei decenni successivi, l’immagine dei Rolling Stones trovò nella linguaccia riprodotta su ogni oggetto di consumo possibile uno dei marchi di fabbrica più diffusi al mondo.
Grazie alle loro specifiche competenze, i due autori indagano con puntualità sia l’impatto della band sulle società opulente del secondo dopoguerra sia la sua straordinaria rivoluzione musicale, realizzata soprattutto nel periodo aureo che, iniziato nel 1968 con Beggars Banquet, raggiunse il punto più alto nel 1972, con Exile on Main St.

Grande Orla,
in bocca al lupo per il libro!
Sici

Mi passa un'informazione un amico.
Dal 31 sarà disponibile un nuovo libro con i testi tradotti.
Speriamo che non si fermi al 1983 come l'Arcana perchè sono curioso di leggere le traduzioni dei vari voodoo lounge, bridge to babylon, abb
http://www.amazon.it/Rolling-Stones-But ... 24&sr=1-18
Sici

...lo spero anch'io, posseggo i due volumi dell'Arcana ma come già detto sono fermi ad Undercover !

Uscito da pochissimi giorni il libro "Mick Jagger", un tomo di 600 pagine scritto da Philip Norman già biografo dei Rolling, dei Beatles e di Elton John...L'ho visto e "maneggiato" stasera alla Mondadori (è edito proprio da loro...)e a prima vista, così su due piedi mi è sembrato interessante,pensate che 400 delle 600 pagine parlano degli anni '60 il che non può che farmi piacere e poi mi sembra che si parli più di musica e analisi del personaggio che non di mero gossip da Novella 2000, di sicuro lo prenderò!

che bella novella.
tra le varie bio sul personaggio uscite quest'anno, se mal non ricordo proprio questa è quella di cui meglio s'è scritto e parlato.
lo prendo!

l'ho preso! (merda, 24 euri tondi tondi )
pare che l'autore, Philip Norman, sia una specie di Peter Guralnick d'oltre manica e che il lavoro sia incentrato anche e soprattutto sul contributo musicale di Jagger - a suo dire talvolta sottovalutato e trascurato - all'economia del gruppo (richardsiani, tremate! )

aldilà di tutto, pare che sia un buon lavoro; non l'ho iniziato a leggere - se non qualcosina random ma voglio gustarmelo per bene appena finisco un'altra lettura settoriale appena cominciata, ma scommetto che non ci sarà paragone rispetto alle due bio pubblicate nel corso del 2012 ( e mi riferisco soprattutto a quell'ammasso di gossipp e leggende pubblicato da quella giornalista di cui neanche ricordo il nome; come se avesse dovuto venire lei a dirci che Mick s'è fatto una valanga di figa... )

saluti