I Rolling Stones a Milano: 6 Luglio - 11 Luglio 2006
Dopo le giornate passate davanti all'Alcatraz
dove la band ha provato per 3 giorni, dopo i vari incontri
all'Hotel Principe di
Savoia con alcuni elementi della band, i vari
sopralluoghi a San Siro per ammirare la costruzione
dell'enorme palco, le conferenze stampa, le interviste, gli speciali
e i servizi, arriva finalmente la data più attesa:
11 Luglio 2006 - a Milano San Siro va in scena la
storia del ROCK
L'Italia e' da due giorni campione del mondo, un fatto che non
puo passare inosservato;
ancor più se si collega al fatto che
gli stones portano fortuna alla nostra nazionale (vedi
1982), e malgrado Mick sbagli il risultato esatto
pronosticando l'1-0, San Siro e' comunque destinato a riempirsi di
tricolori !!
Il
concerto inizia alle 21.15 con il filmato del megaschermo che
espode sul riff di Jumping Jack Flash di Keith
Richards. L'acustica nei primi pezzi e' a dir poco pessima,
non si sente niente, il pubblico canta quando non deve, e la
band fa qualche errorino. Per fortuna tutto questo si risolve
dopo alcuni minuti...
La
scaletta contiene alcuni pezzi mai suonati dal vivo (Streets
Of Love e Con le Mie Lacrime in Italiano), un paio
di chicche (Lets' Spend The Night Together e Under
My Thumb), e ovviamente tutti gli inmancabili classiconi.
Lo
stage che si stacca sulle note di Miss You e atterra
nel mezzo del prato fa impazzire i 60mila, anche se
toglie parte della visuale al pubblico "front of stage".
Nel finale la band fa salire sul palco i neo-campioni del
mondo Materazzi e Del Piero, che fanno cantare San Siro cori
goliardici anti-Francia e il famoso pò-po-pò-po-pò, per seguire poi con
fuochi d'artificio e esplosioni varie dal palco.
Keith, protagonista nel mese scorso del famoso incidente, e'
sembrato abbastanza tranquillo nel svolgere il suo ruolo, ma
ripreso pienamente, passando da corsette in giro per il palco
a momenti in cui si sedeva a fare assoli davanti al pubblico o
sulla pedana della batteria.
Mick Jagger fenomenale. Si conferma (e chi aveva dubbi?) il
più grande animale da palcoscenico mai esistito: corre
d'appertutto, non sta fermo un secondo, canta divinamente,
parla anche in Italiano, insomma tiene in piedi tutto.
Ronnie splendido assolo su Start Me Up e You Can't
Always Get What You Want, e Charlie sempre lui, essenziale
ma grandissimo.
Concludendo - in questi 8 giorni di solo Rolling Stones una
delle cose più belle e' stata condividere la passione con
alcuni grandi amici (Jad, Isy, Andrea, Martina, Sergio, Marco, Fabio)vedi telefonate,
informazioni, sogni, attese di ore davanti a transenne e cancelli
chiusi, costosissimi drink nel bar del Principe di Savoia,
scorribande per i piani dell'hotel, tentativi di corruzzione
ad autisti e sicurezza, e molto moltissimo divertimento
alimentato dall'entusiasmo e dall'adrenalina in corpo nel
seguire senza frontiere i nostri idoli.
Jacopo Ruozzi
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